Come valuti questo match e in particolare puoi dirci come ti sentivi durante la partita?
All’inizio mi sentivo un po’ arrugginita visto che non ho giocato molte partite ultimamente. Poi sono riuscita a migliorare il mio gioco, soprattutto dopo quel primo set. Sono soddisfatta della mia prestazione. Sicuramente è un passo nella direzione giusta.
Avevi ancora fastidio agli addominali o ti sentivi bene fisicamente?
Ho giocato tutto il match senza dolore, questo era l’obiettivo principale e da questo punto di vista sono contenta.
Eri preoccupata di come avrebbe reagito il tuo fisico nel tuo primo match dopo Wimbledon?
No. Mi sono allenata molto nelle ultime settimane ed era qualcosa a cui non volevo pensare mentre ero in campo. Sono contenta di come ha risposto il fisico e ora sento che ho solo bisogno di giocare per ritornare quella di prima.
Puoi confrontare la tua sconfitta a Montreal dello scorso anno con quella di stasera?
Sono completamente diverse. Lo scorso anno ero in una situazione molto diversa rispetto a oggi. Sento di aver gestito la partita molto meglio stasera, sicuramente più di quanto avessi fatto lo scorso anno a Montreal, e di questo sono orgogliosa. Ho lottato su ogni punto fino alla fine.
Tra il primo e il secondo set sembrava che ci fossero due giocatrici diverse in campo. Quali sono state le differenze tra i primi due set?
Nel primo set sono riuscita a mantenere la calma, e credo che questo mi sia servito a riprendermi nel secondo set. Anche se ho perso 6-0 non mi sono innervosita e continuavo a ripetermi che dovevo stare tranquilla e che dovevo solo togliere via un po’ di ruggine. Questa credo che sia stata la chiave per riuscire ad alzare il mio livello di gioco. Ho pensato solo a restare concentrata sulla tattica e a quel punto ho cominciato a sentirmi meglio.
Quali sono le tue aspettative per il resto della stagione?
Sicuramente l’obiettivo è di terminare la stagione meglio di com’è iniziata. Voglio solo tornare in campo, ho voglia di giocare tornei e di sentirmi bene. Non ho molte aspettative, solo stare bene e cercare di giocare partite a un buon livello.
Quali cambiamenti hai dovuto fare dal punto di vista mentale quando gli infortuni e le sconfitte hanno cominciato a prendere il sopravvento?
Sicuramente ho cercato di restare positiva, perché è molto facile buttarsi giù quando cominci a perdere diverse partite di fila e senti che il tuo fisico non risponde. È stato un percorso difficile ma ora sento di essere sulla strada giusta e sono vicina a un buon livello di gioco; è stata una battaglia lunga ma sono vicina a una svolta.
Puoi dirci cosa è successo con Sam (Sumyk, ndr) e perché hai sentito che non andava più bene?
Semplicemente non ha funzionato. Ci sono stati alcuni problemi e sentivo che dovevo cambiare qualcosa. Penso che fosse necessario.
Marco, l’allenatore che sta lavorando con te in questi giorni qui a Toronto, ti seguirà anche per il resto della stagione?
Per ora non è una collaborazione definitiva, non ho ancora preso una decisione. Per ora lavorerà con me per la stagione sul cemento.
Com’è nata questa collaborazione?
È un allenatore con cui ho lavorato in passato, per circa tre anni. Ci siamo incontrati dopo Wimbledon e gli sono grata per avermi aiutato quando ne avevo bisogno.