IL TENNISTA di Zagabria Ivo Karlovic, dall’alto dei suoi due metri e undici centimetri, ha superato battendo Raonic il decimillesimo servizio vincente, per la precisione 10.004. II record appartiene ad un altro croato, Goran Ivanisevic, con 10.183 aces, un primato iniziato nel 1968, e cioè dal giorno in cui il computer rese contemporanea una storia che era stata, sin lì, una leggenda (…)
La storia si è via via sviluppata, soprattutto sui campi in erba, sui quali la palla incontra meno attrito che sulla terra rossa. Ma ha raggiunto ora i suoi massimi livelli, con l’aumentata propulsività delle racchette, e col prevalere del numero dei campi cosiddetti duri su quelli in mattone tritato. La soverchiante importanza dell’Asso – se cosi posso chiamarlo – non è stata tale sinché il gioco è rimasto nella fase delle racchette di legno. Si ricordano record improbabili, causa i sistemi di misurazione, che vengono attribuiti a Bill Tilden (vincitore di Wimbledon nel 1920, ’21, ’30 e di sette titoli USA ), piuttosto che, nel dopoguerra, a Jack Kramer (Wimbledon ’46, ’47 e USA ’47 ) e Gonzalez ( USA ’48 e’49 ). Un momento in cui l’eccessiva importanza della battuta ha trovato un suo interprete capace di creare dubbi al pubblico e ai dirigenti, è stato quello di Ivanisevic, guarda caso, un altro croato, di Spalato, che rimane primo davanti a Karlovic. Nel torneo di Parigi Bercy 1993 precedente il Masters, Ivanisevic aveva battuto un così gran numero di aces che il pubblico aveva preso a rumoreggiare, fischiando addirittura lo spettacolo.
L’allora Presidente della Federazione Internazionale, il francese Philippe Chatrier, aveva sollevato ufficialmente l’argomento, chiedendosi se fosse il caso di rimpicciolire il rettangolo di servizio, o addirittura di limitare ad una sola palla la battuta. Ora il nome di lvanisevic ritorna ad essere noto, non come quello del suo assistito Cilic, ma come il Battitore superabile da Karlovic con i suoi 10.004 aces contro i 10.183 dello spalatino, vincitore di Wimbledon 2001. Rimane la domanda che già si rivolsero gli appassionati di baseball quando si tentò di sostituire il bastone di legno con quello di plastica. É divertente un gioco con tanti fuori campo? La risposta, nel baseball, fu negativa. Nel tennis non sappiamo.