B. Bencic b. [11] A. Kerber 7-5 6-3 (Stefano Tarantino)
Non si ferma più Belinda Bencic. La svizzera dopo la vittoria nel torneo di Toronto e l’approdo al suo best ranking, continua la sua marcia trionfale e supera in due set la tedesca Angelique Kerber, in un sorteggio davvero terribile che contrapponeva la nr.11 del mondo (la tedesca) alla nr. 12 (la svizzera, ricordiamo che le teste di serie vengono definite due settimane prima dell’inizio del torneo).
Se qualcuno avesse avuto dei dubbi sulla tenuta mentale della giovane svizzera dopo gli exploit della scorsa settimana dopo 19 minuti erano già stati fugati. Dopo il turno di battuta iniziale tenuto dalla Kerber ai vantaggi partiva lo show di Belinda Bencic che con una serie incredibile di vincenti tra lo stupore e l’ammirazione del pubblico sugli spalti si portava velocemente sul 5-1 annichilendo la sua avversaria. Qui però forse la tennista svizzera tirava un po’ il freno a mano e facilitava un incredibile recupero della sua avversaria, che quasi incredula ma con tanta rabbia vinceva la frustrazione iniziale e senza mai concedere set point si portava addirittura in parità sul 5 pari. Gli scambi erano durissimi e di un’intensità spaventosa, anche se entrambe le tenniste mostravano in parte di pagare le fatiche di Toronto incappando talvolta in opportuni gratuiti. Una volta raggiunta sul 5 pari la Bencic non si scoraggiava, ricominciava a giocare con la dovuta profondità, a trovare soprattutto di rovescio i suoi soliti angoli impossibili e con gran decisione riallungava di nuovo aggiudicandosi il set con il punteggio di 7-5.
La Kerber pensava bene di parlarci un po’ su con il suo coach, ma la musica non cambiava, anzi la tedesca non solo subiva subito un break in apertura di secondo set (sprecando dal 40-15 e commettendo due doppi falli) ma oltretutto assumeva un linguaggio del corpo dal quale traspariva poca fiducia in se stessa. La Bencic nonostante avesse perso lo smalto iniziale teneva tranquillamente il vantaggio sino al 3-1, poi finalmente arrivava una reazione della Kerber che riagguantava di nuovo la parità sul 3 pari. La sfida sembrava riaprirsi ed invece come nel primo set la tedesca sprecava di nuovo tutto. Avanti 40-15 nel settimo game, la Kerber pur di uscire dai soliti scambi estenuanti tentava inopinatamente due palle corte prontamente fallite. L’ennesimo doppio fallo del match (il sesto) spalancava le porte ad un nuovo break della Bencic. Stavolta per la tedesca non c’era più speranza, la svizzera chiudeva 6-3 il set e si guadagnava l’accesso al 2° turno del torneo di Cincinnati dove affronterà la nostra Flavia Pennetta.
F. Pennetta b. D. Cibulkova 7-5 6-2 (Marco Lauria)
Flavia Pennetta supera Dominika Cibulkova per la sesta volta consecutiva, configurandosi come la nemesi della slovacca, che con l’italiana soccombe ininterrottamente dal primo turno degli Australian Open del 2008. Eppure un anno prima, sulla terra di Bad Gastein, l’allora diciottenne in rampa di lancio riuscì in tre set ad eliminare la brindisina, complice una stagione difficile per Flavia, che subì la prima delle due delicatissime operazioni al polso destro che la fecero scivolare così’ in basso nel ranking fino a sfiorare la centesima posizione. Per ragioni diametricalmente opposte hanno entrambe faticato a ripetere i risultati del 2014, la slovacca a causa dell’operazione al tallone ha interrotto ad Anversa la stagione sul duro, saltando i tornei sul rosso e tornando solo ad Eastburne, mentre Flavia dopo una buona partenza tra Florida e California ha deluso in primavera, incapace di aggiudicarsi un solo match sui prati inglesi.
Il match prende immediatamente una strana piega, game infiniti, due palle break annullate da Pennetta nel secondo gioco, una da Cibulkova nel terzo. Il break però non tarda ad arrivare, Flavia dopo aver annullato l’ennesima palla break nel quarto strappa il servizio alla slovacca, che non si lascia intimidire e risponde con un nuovo break. Entrambe non servono con percentuali altissime, ma l’azzurra compie l’ennesimo strappo e sale 5-3. Nonostante sia una delle giocatrici più basse del circuito (un metro e 61 secondo la generossisima scheda WTA), Dominika riesce a tenere quando entra la prima di servizio, così rientra nuovamente in partita, ma nell’undicesimo game, sul cinque pari, fatica e non poco a contenere Pennetta, aggressiva in risposta sulla seconda palla, ed è costretta a concedere il quinto break del primo parziale. Flavia allora scappa via, chiude il set e sale rapidamente 2-0 nel secondo salvando cinque palle break. La reazione di nervi della slovacca dura due game, prima di sciogliersi come neve al sole e lasciare a Flavia la passerella. Ottima la prova della brindisina, cinica nel salvare nove palle break su nove nel secondo set, scoraggiando la rimonta della ex finalista a Melbourne. Al secondo turno ad attenderla ancora un incontro proibitivo dopo quello della scorsa settimana a Toronto, sulla sua strada Belinda Bencic o Angelique Kerber.
C. Giorgi b. [Q] C. Mchale 5-7 6-3 6-2 (Francesco Gizzi)
Camila Giorgi fatica non poco ma alla fine riesce ad aver la meglio sulla Mchale dopo quasi due ore e mezza di partita ed approda al secondo turno di Cincinnati. Il primo set è un disastro per entrambe. Errori gratuiti e girandola di break infinita; è l’americana a realizzare il primo strappo dell’incontro nel quinto game grazie a due doppi falli dell’italiana, ma la fuga viene stroncata sul nascere con il contro break immediato. Dopo due game di relativa tranquillità al servizio si ricomincia con i break nel nono game: Mchale strappa il servizio e può servire per il set ma ancora una volta restituisce il break immediatamente. Non finisce qui perché Giorgi, non contenta, decide di dare una seconda chance all’avversaria che stavolta, pur concedendo una palla dell’ennesimo contro-break, riesce a portare a casa un rocambolesco primo set. La tennista italiana ha percentuali imbarazzanti al servizio: 50 % di prime in campo e appena il 21 % di realizzazione con la seconda, ovviamente non possono mancare i doppi falli che con la Giorgi sono una garanzia. Saranno 8 nel primo set e 17 in tutto il match.
Nel secondo set Camila sembra finalmente riuscire a comandare l’inerzia dello scambio, è solida e concede poco e niente. Sale anche la percentuale delle prime in campo ma i doppi falli restano purtroppo una costante. Il break decisivo Giorgi lo conquista nel quarto game, è l’allungo decisivo che riuscirà senza problemi a conservare fino al 6-3. Il terzo parziale è una pura formalità. Giorgi spinge e l’americana incassa senza riuscire mai a reagire. 6-2 e secondo turno più che sudato per l’italiana.
D. Gavrilova b [16] S. Errani 6-1 4-6 6-2 (Raffello Esposito)
Esordio nel torneo per Sarita, giunta nella seconda metà di una stagione solida e consistente nei risultati, che la piazzano saldamente al sedicesimo posto mondiale. Contro di lei scende in campo la russa Daria Gavrilova, la quale si è aggiudicata l’unico precedente un mese e mezzo fa sull’erba di Eastbourne, superficie mai troppo amica della tennista bolognese. Purtroppo per Sara le problematiche contro questa avversaria si ripresentano anche sul cemento dell’Ohio, la bolognese serve per prima e salva l’onore perché sarà il suo unico game. Gavrilova approfitta delle vetuste debolezze in battuta di Errani e la brekka a ripetizione sorvolando il set col punteggio di sei giochi a uno. Sara però non avrebbe fatto quello che ha fatto nel tennis senza una testa calma e solida. Piano piano quindi comincia a trovare le sue traiettorie, sbaglia meno e come d’incanto le cose cominciano ad andare meglio anche alla battuta, dove concede ed annulla solo una palla break. È invece chirurgica nel trasformare l’unica occasione concessa dalla ventunenne russa e mantenere il vantaggio fino al sei quattro che le dà il pareggio. È al terzo che tutto si decide, come accaduto in terra inglese a inizio estate. E così come allora è la moscovita a prendere subito un vantaggio strappando il servizio a Sara per tre volte e chiudendo la contesa col punteggio di sei uno. Al prossimo turno Daria incontrerà Karin Knapp. Speriamo in una vendetta postuma.
A. Pavlyuchenkova b. R. Vinci 6-3 0-6 6-2 (Diego Serra)
Anastasia Pavlyuchenkova si prende la sua rivincita in tre set sulla nostra Roberta Vinci, che l’aveva battuta a Istanbul, in due set, confezionando la sua 500esima vittoria in carriera. Stavolta è andata male, del resto la russa, finalista sul cemento di Washington pochi giorni fa, ha dimostrato di essere in forma. Match che inizia con tre break, il primo e il terzo lo subisce Vinci, che cede sempre alla seconda palla break. Dura battaglia anche nel secondo game dove invece è Roberta a strappare la battuta all’avversaria alla quarta palla break. Vinci non riesce però a recuperare il break mancante, e nel nono game c’è di nuovo break e set per la tennista russa. Secondo set di gran ritmo dell’azzurra che annichilisce Pavlyuchenkova, tre break nel primo, terzo e quinto game e set portato a casa a zero. Nel terzo e decisivo set Pavlyuchenkova mette in difficoltà Roberta già nel secondo game, dove però l’italiana riesce a ribattere tre palle break. Nel terzo game è invece la russa a difendersi bene col servizio, contro quattro palle break azzurre, la grande occasione per Vinci, purtroppo mancata. Parità che viene infatti interrotta nel quarto game con il break della russa sulla quarta palla break. Dopo le tenniste tengono facilmente il servizio, ma nell’ottavo game c’è ancora il break di Pavlyuchenkova che elimina dal torneo americano Roberta Vinci al primo match point.
(in aggiornamento)
Risultati:
Primo Turno
S. Stephens b. [10] C. Suarez Navarro 6-1 6-2
B. Bencic b. [11] A. Kerber 7-5 6-3
V. Azarenka b. [Q] L. Davis 6-1 6-2
[Q] A.K. Schmiedlova b.[13] A. Radwanska 4-6 6-3 6-1
E. Bouchard b. [Q] K. Bondarenko 7-6(2) 7-6(5)
F. Pennetta b. D. Cibulkova 7-5 6-2
C. Garcia b. S. Lisicki 3-6 6-3 6-4
D. Gavrilova b. [16] S. Errani 6-1 4-6 6-2
C. Giorgi b. [Q] C. Mchale 5-7 6-3 6-2
[Q] M. Barthel b. [Q] C. Dellacqua 2-6 6-3 7-6(4)
K. Mladenovic b. [WC] D. Hantuchova 6-2 6-1
A. Pavlyuchenkova b. R. Vinci 6-3 0-6 6-2
Secondo Turno
[6] A. Ivanovic b. V. Williams W/O