V. Azarenka b. [5] C. Wozniacki 6-0 6-4 (Raffaello Esposito)
È sorpresa solo apparente l’eliminazione della quinta favorita del torneo Caroline Wozniacki perché la bielorussa Azarenka sta tornando al livello che le compete dopo un 2014 che è stato il suo annus horribilis, caratterizzato da infortuni al piede sinistro e al ginocchio destro. A parità di condizione infatti il tennis della ex n°2 WTA possiede maggiore potenza e aggressività di quello di Caroline “the wall”, sempre troppo podistica e difensiva. Vika ora ci crede e i risultati cominciano ad arrivare, anche in termini di prestazione.
Si inizia in ritardo per un temporale che si è abbattuto su Cincinnati ma è un vero e proprio uragano quello che si abbatte sulla giocatrice danese. Azarenka gioca con la coscia sinistra fasciata ma colpisce la palla in maniera divina con uno swing fluido e pieno, spesso in anticipo e con poca rotazione. Vince così sedici dei primi ventuno punti e vola sul quattro a zero. Potrebbe fermarsi ma non lo fa, strappa ancora il servizio a Caroline in un quinto game con almeno due scambi stratosferici e chiude il sei zero alla battuta con uno schiaffo al volo. Un ritmo tale è disumano e così Vika tira il fiato e cede subito il servizio nel secondo set consentendo a Wozniacki di portarsi sul tre zero leggero. Il punteggio non impensierisce minimamente l’Azarenka di oggi che ricomincia a picchiare con regolarità e pareggia con l’avversaria che non riesce a contenere la sua velocità di palla. Wozniacki manca la sua possibilità di rientrare nel match subito dopo, quando nell’ottavo game manca ben sei palle break che l’avrebbero condotta a servire per il set. Il coraggio e la lucidità di Vika nell’annullare tutte le occasioni andrebbe portato ad esempio e sul quattro pari è lei a brekkare l’avversaria ormai sfiduciata e a chiudere il match subito dopo al decimo game.
[15] A. Petkovic b. C. Giorgi 5-7 6-3 6-3 (S.Tarantino)
Finisce l’avventura di Camila Giorgi al torneo di Cincinnati. Finisce dopo un match estenuante, durato oltre due ore, sospeso due volte per la pioggia (la seconda per più di 2 ore), duramente lottato dalla nostra tennista e dalla sua avversaria, la tedesca Andrea Petkovic, che la spunta in tre set grazie ad un minor numero di gratuiti e ad un servizio più efficace che da metà secondo set in poi le da una grossa mano nel portare a casa la partita. Peccato per la Giorgi che ha combattuto strenuamente dall’inizio alla fine ma che ha pagato a caro prezzo gli 11 doppi falli commessi ed una scarsa percentuale di prime palle (47%).
La Giorgi inizia a servire, commette un doppio fallo, arriva qualche goccia di pioggia. Gioco sospeso per 8 minuti, poi si riprende. Break a zero della Petkovic, ma Camila opera subito il controbreak, tutto da rifare. Camila rischia anche nel terzo game quando va sotto 0-30, ma poi mette 4 punti di fila e finalmente si porta in vantaggio, 2-1. L’azzurra non sfrutta una palla break per il 3-1, ma poi tiene con autorità la battuta ed allunga strappando nuovamente il servizio all’avversaria. Le trame e le accelerazioni della nostra tennista mettono alle corde la Petkovic che comunque non molla una palla. Nel settimo game altra palla break salvata da Camila che alla fine allunga sul 5-2. Il set sembra a portata di mano ed invece la Petkovic mette a segno un parziale di 12 punti ad 1 e si riporta in parità sul 5 pari. La Giorgi è costretta a salvare altre due palle break che manderebbero la sua avversaria a servire per il set ed invece è lei che riesce a spuntarla 7-5 breakkando a zero la tennista tedesca nel dodicesimo gioco. Camila riesce a vincere il set nonostante abbia servito il 36% di prime palle (ed abbia commesso 4 doppi falli).
L’inizio del secondo set ricalca quello del primo, subito break Petkovic, immediato controbreak Giorgi. La tedesca cerca di prendere di più l’iniziativa, sta iniziando ad entrare in ritmo, scende invece un po’ il ritmo di Camila che oltretutto ogni volta che serve commette almeno un doppio fallo. Sul 2 pari la Giorgi subisce il break a zero, ma ancora una volta rientra immediatamente in parita trovando il controbreak. Ma l’ennesimo doppio fallo spiana la strada ad un nuovo break della Petkovic che stavolta non si volta più indietro e chiude 6-3 il parziale.
Si va al set decisivo, ma arriva di nuovo la pioggia e stavolta le giocatrici rientrano negli spogliatoi. Si riprende dopo più di due ore, la Petkovic sembra più in palla, la Giorgi continua a soffrire al servizio. L’azzurra salva 4 palle break nei primi due turni di battuta, ma fino al 4-3 Petkovic tutto fila regolare. La svolta arriva nell’ottavo game, la Petkovic (che aveva a sua volta salvato due palle break sul 2 pari) centra un fondamentale break che la porta sul 5-3 consentendole di andare a servire per il match. Game a zero della tedesca e 3° turno conquistato a Cincinnati dove affronterà Simona Halep.
C. Garcia b. [4] P. Kvitova 7-5 4-6 6-2 (Roberto Dell’Olivo)
Al terzo tentativo Caroline Garcia, numero 39 Wta, è riuscita a sconfiggere la numero 4 al mondo Petra Kvitova. Vendicata la sconfitta di quest’anno in Fed Cup. Un match equlibrato nei primi due set. Nel primo si segue la regola del servizio fino al 5-5. Qualche sussulto sul 2-2 con Garcia a salvare ben tre palle break. È poi Kvitova a salvarne tre, di cui due sul 4-4, capitolando ai vantaggi sul cinque pari. Nel secondo c’è il ritorno di Kvitova che va avanti addirittura 4-0, per poi chiudere di misura 6-4. Poi nel terzo ecco subito il break decisivo (saranno alla fine 11 i doppi falli della ceca contro i soli 2 della francese) all’inizio a favore della francese che va poi addirittura avanti 4-1, imprendibile per il 6-2 finale. Due ore e venti minuti il tempo necessario per la francese per raggiungere Elina Svitolina agli ottavi di finale.
K. Knapp b. D. Gavrilova 6-4 6-1 (Paolo Valente)
Bella vittoria dell’azzurra Karin Knapp, che vendica la sconfitta subita dalla connazionale Sara Errani al primo turno e supera in due set la russa-australiana Daria Gavrilova. Una vittoria dal valore doppio per l’altoatesina, perché le permette non solo di regalarsi il primo ottavo di finale in un Premier nel 2015, ma di guadagnare anche punti importanti per raggiungere la 32esima posizione mondiale (al momento è n°35, dopo che con la finale di Bad Gastein e la semifinale di Baku aveva ritoccato il suo best ranking al n°34), che le garantirebbe una testa di serie al sorteggio degli US Open di settimana prossima. Per la Gavrilova il disco rosso nel torneo arriva ancora una volta da un’italiana, dopo che Roberta Vinci l’aveva battuta la settimana scorsa a Montreal. Una partita dominata dalla Knapp, che ha faticato solo in chiusura di primo set. Dopo aver fatto il break nel quarto game, l’italiana ha infatti avuto bisogno di ben sette set point (quattro sul 5-2, due sul 5-3), prima di chiudere il parziale 6-4. La Gavrilova, partita a inizio anno dal n°233 del mondo e salita fino al n°36, è uscita a quel punto dal match, vincendo appena 4 punti sul proprio servizio nel secondo parziale e lasciando via libera a Karin per un facile 6-1.
B. Bencic b. F. Pennetta 6-1 6-4 (Diego Serra)
Vince Belinda Bencic in due set sulla nostra Flavia Pennetta. Belinda del resto aveva dimostrato di essere in gran forma vincendo a ferragosto sul cemento di Toronto. Oggi a Cincinnati, nel primo set, davvero sono sembrati un’enormità i quindici anni che separano le due atlete. Primo set senza storia si diceva, due break nel secondo e quarto game, dominati dalla svizzera. Ma è soprattutto al servizio che Bencic lascia solo le briciole a Flavia. La numero 12 della WTA sembra davvero inarrestabile. Nel secondo set c’è più partita apparentemente ma Pennetta deve fronteggiare sulla propria battuta nel terzo e quinto game già tre palle break, riuscendo nell’impresa. Nel settimo game però la capitolazione, alla seconda palla break per Bencic. Nell’ottavo game, su servizio svizzero, Flavia concede un po’ di lotta e spettacolo senza però riuscire a strappare il servizio all’avversaria. Bencic chiude nel decimo game con il servizio, al primo match point.
[1] S. Williams b. T. Pironkova 7-5 6-3 (Francesco Gizzi)
Serena Williams pur non brillando accede agli ottavi di finale battendo la bulgara Pironkova, numero 42 del mondo. C’era molta attesa per rivedere in campo Serena dopo l’inattesa sconfitta in semifinale a Toronto contro la Bencic. La sensazione è che, a livello psicologico, qualche cattivo pensiero quella sconfitta nella testa dell’americana l’abbia lasciato senz’altro. Una partita non facile in cui Serena ha dovuto più volte chiedere gli straordinari a un servizio parso l’unico vero colpo in grande spolvero quest’oggi. Nel primo set sorprendentemente, è la bulgara a comandare lo scambio e ad avere ben tre palle break che la Wlliams riesce ad annullare con tre sassate. Serena sembra aver fretta. Ogni scambio tenta il vincente ma trova molto più spesso un gratuito fuori di metri. Fa molta fatica ad accorciare sui colpi liftati e corti dell’avversaria e le gambe sembrano pesanti e scariche. Anche il body language non è dei migliori, trapela infatti una certa svogliatezza e un inusuale nervosismo. Quando il set sembra avviato al tie-break con la Willliams aggrappata ogni suo turno di battuta al servizio, la Pironkova, che non aveva praticamente mai sofferto al servizio, si scioglie come neve al sole. Serve due seconde leggere che l’americana attacca senza pietà. Prime tre palle break per Serena che a questo punto vogliono dire palle set. Ne basta una.
Nonostante un primo set giocato male, Serena sfrutta da campionessa l’unica occasione e si porta avanti nel punteggio. Il secondo set è molto simile per dinamica al primo. La Pironkova non intimorita, continua intelligentemente a cercare di far muovere l’avversaria e a concedere le briciole al servizio. Serena trova maggiori punti in risposta ma spesso vanifica con errori grossolani, è però di certo più centrata e man mano sembra anche ritrovare un po’ di feeling con la pallina. La bulgara ha un improvviso passaggio a vuoto e concede nell’ottavo game il servizio che le costa carissimo. La Williams va a servire per il match e chiude senza tremare con un ace , lasciandosi andare a un ruggito da vera leonessa. Negli ottavi di finale ad attenderla c’è la nostra Karin Knapp.
Risultati:
[1] S. Williams b. T. Pironkova 7-5 6-3
V. Azarenka b. [5] C. Wozniacki 6-0 6-4
[3] S. Halep b. K. Mladenovic 7-5 5-7 6-4
S. Stephens b. [Q] M. Barthel 3-6 7-6(1) 6-2
C. Garcia b. [4] P. Kvitova 7-5 4-6 6-2
E. Bouchard vs [14] E. Svitolina
J. Jankovic b. M. Keys 7-6(4) 6-4
[7] L. Safarova b. [WC] C. Vandeweghe 6-4 7-5
[15] A. Petkovic b. C. Giorgi 5-7 6-3 6-3
B. Bencic b. F. Pennetta 6-1 6-4
K. Knapp b. D. Gavrilova 6-4 6-1
[8] K. Pliskova b. [Q] T. Babos 6-4 7-5
V. Lepchenko b. [LL] M. Lucic-Baroni 7-5 6-4
A. Pavlyuchenkova b. [Q] Y. Shvedova 2-6 6-3 6-2
[Q] A.K. Schmiedlova b. I.C. Begu 6-1 6-3