Tutte le edizioni “open” del torneo di Cincinnati – la cui prima edizione amateur risale addirittura al 1899 – sono state disputate al meglio dei 3 sets.
In 13 occasioni la finale ha richiesto la disputa del terzo set; in 31 sono bastati 2 sets mentre solo nel 2011 la vittoria è stata attribuita per ritiro (nel caso specifico Andy Murray ha approfittato dell’abbandono di Djokovic al secondo set).
In 7 edizioni la vittoria è avvenuta in rimonta , dopo che il vincitore finale aveva perduto il primo set: un caso verificatosi per l’ultima volta nel 2003 con Roddick che ha avuto la meglio su Mardy Fish.
Nelle 45 edizioni prese in esame in 22 (48,9%) il vincitore ha vinto anche in almeno uno dei 5 grandi eventi della stagione.
Gli Slam che presentano una maggior correlazione con il torneo di Cincy sono Wimbledon e lo Us Open: per entrambi abbiamo 9 vincitori “comuni”; non stupisce che il meno correlato sia il Roland Garros (4).
Il vincitore di Cincinnati ha poi trionfato al Masters/Atp Finals in 6 occasioni .
Passando ai singoli giocatori Federer in 5 occasioni si è ripetuto nei big events: in particolare per lo svizzero abbiamo il pokerissimo del 2007 (manca solo Parigi).
Mats Wilander nel suo anno anno d’oro – il 1988 – aggiunge anche Cincinnati ai suoi tre slam.
Tris degni di nota per Nastase (1973), McEnroe (1981), Sampras (1997,1999), ancora Federer (2005,2009,2010) e Nadal (2011)
Nella tabella sopra sono riportati il numero delle edizioni giocate ed i piazzamenti conseguiti da ciascun giocatore nelle varie edizioni del torneo. Abbiamo stabilito di assegnare ad ogni tennista 8 punti per ogni torneo conquistato, 4 punti per ciascuna finale perduta, 2 punti per ogni semifinale raggiunta ed un punto per ciascun quarto di finale giocato. Per le eliminazioni subite nei turni che precedono i quarti di finali abbiamo assegnato un punteggio pari a zero.
In termini assoluti (valori riportati nella seconda colonna a partire da destra) e cioè sommando semplicemente i punteggi assegnati come sopra, vediamo trionfare Federer, che totalizza 50 punti, grazie a 6 finali vinte. Dopo di lui, troviamo Edberg a quota 39 ed a seguire Wilander a 38.
I dati più significativi però si evincono dalla media punti (vedere prima colonna a partire da destra), ottenuta in questo modo : per ogni giocatore si divide il numero punti conquistati per il numero di edizioni disputate, ottenendo una cifra che è tanto più elevata quante più volte il soggetto ha raggiunto le fasi finali del torneo.
Federer, con 6 trionfi su 14 partecipazioni al torneo, ha una media pari a 3,57. Seguono, (ci riferiamo solo a coloro che hanno disputato un buon numero di edizioni) Wilander, con 3,45 (4 trofei in 11 partecipazioni) ed Edberg con 3,00.
Sono in dieci a non avere perso neppure un set in tutto il torneo, ma Sampras è l’unico ad esserci riuscito in 2 edizioni (1997 e 1999)! In quanto a percentuale di games vinti, si posiziona al primo posto Solomon, con il 69,2% ottenuto nell’edizione del 1977; troviamo poi Edberg, con il 66,7% (anno 1987)
Gilbert, (1989) ed Agassi (2004), vinsero il torneo pur perdendo ben 4 sets.
Il tedesco Boris Becker è il più giovane vincitore del torneo di Cincinnati.
Vince nel 1985 a meno di diciotto anni; con lui altri due giocatori si sono imposti da teen ager: si tratta di Mats Wilander e di Jimmy Connors. Il grande Jimbo coglie infatti uno dei primi successi di rilievo proprio in questo torneo nel 1972.
Passando ai vincitori più anziani, Roger Federer è l’unico ad aver vinto due volte da over 30 ma è Ken Rosewall a detenere il record assoluto: vince nel 1970 – prima edizione open – a 35 anni e 9 mesi
Guido Tirone, Michele Gasperini e Marco Zara