[1] S. Williams b [14] E. Svitolina 6-4 6-3 (Raffaello Esposito)
Con gli US Open e il possible Grande Slam alle porte Serena non scherza più e supera la ventenne di Odessa Elina Svitolina, tennista in costante miglioramento che prima di questo torneo occupava la ventesima posizione WTA. Dopo i bagel rifilati nei turni precedenti a Riske, Garcia e Safarova l’impresa odierna era improba per la giovane ucraina che però ha giocato senza alcun tipo di timore reverenziale mettendo spesso alla frusta la campionessa statunitense.
L’inizio è tutto per lei, strappa a zero il servizio a Serena nel primo game e gioca con autorità alla battuta guidando il punteggio nella prima parte del set. Elina si muove benissimo, rimanda tutto e usa traiettorie al corpo dell’avversaria per limitare le sue tremende sbracciate ma nel sesto game deve subire il rientro di Williams che manda di là dei “frigoriferi” in risposta e restituisce il break a zero subìto in avvio. Un turno di battuta difeso con i denti la porta poi avanti per la prima volta nel set.
Serena, forse scottata nel turno precedente dalla battaglia con Ivanovic, non si distrae più e diventa feroce, potrebbe brekkare ancora ma spreca due opportunità nell’ottavo game. Non così poco dopo quando nel decimo gioco strappa una seconda volta la battuta alla giovane avversaria per il sei quattro che sigilla il primo parziale.
Svitolina continua a giocare al meglio, lotta su ogni palla, perde il servizio nel terzo game ma recupera immediatamente mettendo in mostra una tempra che potrà portarla lontano.
Ma l’esperienza non si compra e Serena conserva la cattiveria necessaria per brekkare ancora con un dritto vincente seguito da un urlo liberatorio che le dà il quattro due decisivo perché la statunitense non fallisce alla battuta e con due turni tenuti a zero chiude il match raggiungendo la finale dove troverà Simona Halep
La sfida tra i due rovesci si trasforma in una gara tra chi per prima riesce ad uscire dalla diagonale e cambiare in lungo linea, e a provarci con scarso successo è spesso la serba, imprecisa nel tentativo di essere sempre aggressiva. La Halep interrompe la mini-serie di break e sale 3-1, poi riprende da dove aveva lasciato e toglie nuovamente il servizio ad una Jankovic che insiste nello snaturare il suo gioco d’attesa per un tennis offensivo. La serba soffre il servizio in slice da destra, complice una serata grigia col dritto che gioca sovente in affanno, alzando le traiettorie sulle quali la Halep si avventa salendo perfettamente sulla palla.
Il primo set si conclude 6-1 con JJ incapace di tenere il servizio. Nel secondo parziale la Jankovic abbozza una reazione difendendo il servizio per la prima volta e rispondendo al break della Halep, ma l’inevitabile ritorno della serba è strozzato dalle linee che Simona traccia costruendo senza fretta ogni punto. Il dritto si rivela efficace come non mai e macina traiettorie che fanno male alla Jankovic. Due rovesci in rete offrono una nuova opportunità di break, che la Halep coglie salendo 4-2. Poi, quando il nastro interrompe il volo della pallina colpita dalla rumena e spegne la sua corsa dall’altra parte del rettangolo blu, la Jankovic alza bandiera bianca e molla il match.