Quali sono le tue emozioni Mardy? Cosa provi?
È difficile da dire perché non mi sono sentito alla grande dopo il match. Ho bisogno di tornarci su tra un po’ quando mi sentirò meglio.
Puoi descrivere le tue emozioni sul 5-4 nel quarto? È sembrato che tu non credessi molto di poter vincere.
Alla fine del quarto ho iniziato a sentirmi stanco e avevo dei dolori alle gambe, quindi ho pensato che quella fosse la mia opportunità. Non ho scelto un buon momento per giocare il peggior game del giorno. Non mi sono trovato in quella posizione per molto tempo, ma succede.
Hai giocato molto bene, non hai mai avuto il pensiero di non ritirarti, di continuare?
No, mai.
Che messaggio vorresti che la gente traesse dalla tua carriera e da come hai affrontato le sfide?
Ho tanti bei ricordi. Tante belle vittorie. Ho stretto tante amicizie. Mi mancherà tutto questo. Sulla carriera ti deve rispondere qualcun altro. Per quanto riguarda la salute, cerco solo di aiutare gli altri come posso condividendo la mia storia. Se ci riesco, è fantastico.
Quale pensi che sia l’aspetto più importante della tua storia di problemi di salute a cui vorresti che la gente si ispirasse?
Semplicemente che puoi sconfiggerlo. Puoi gettarti nel fuoco e uscirne illeso. Penso di averlo mostrato in questo torneo.
Cosa farai ora? Cosa c’è nel tuo futuro?
Mi faro un bagno di ghiaccio per stare meglio (ride). Giocherò a golf a Bel Air.
Hai avuto un’ottima carriera ma tutto è cambiato nel 2012 con la tua vittoria su Roddick, un ranking migliore. Ma pare che tutto questo abbia dato il via ai problemi di ansia, puoi parlarcene?
Cambiarono le aspettative su di me e le pressioni erano molto più alte. Sono cambiate le aspettative, ecco cos’è successo. Ero dove volevo essere, il miglior americano, un top10, ma tutto questo era troppo per me.
Cosa ti ha dato più soddisfazione per quello che hai raggiunto come persona e come tennista?
Buona domanda. Dormo sereno la sera, perché so di aver lavorato sodo nell’ultima parte della mia carriera. Sono molto felice di come sia andata l’estate, sono in pace con me stesso.
Oltre al golf ci sono altre possibilità per i tennisti, come l’IPTL, potrebbe interessarti?
Sì, il tennis sarà sempre parte della mia vita. Ma non andrò così lontano. Magari aiuterò la USTA con i giovani, ormai sono 27 anni che sono in questo ambiente.
Come descriveresti la storia della tua vita? Su quali parti vorresti che ci focalizzassimo?
Solo che sono stato d’aiuto ad altra gente, che sono stato aperto e onesto con le persone. Come tennisti siamo allenati fin da piccoli a non mostrare debolezze. Sono stato bravo in questo nella mia carriera. Non mi sono mai lamentato se non ero in forma. Mi aiuta molto parlare dei miei problemi. Mi fa stare meglio. Voglio essere un esempio per tutti coloro che hanno momenti difficili perché io ci sono passato. Anche loro possono farcela. (appalusi)
Traduzione di Paolo Valente