Che Kevin Anderson fosse caldo, Murray doveva ben aspettarselo. Il successo nel Pilot Pen Tennis di Winston-Salem giusto una manciata di giorni fa costituiva infatti un campanello d’allarme troppo grosso affinchè il vincitore dell’edizione 2012 del Major newyorkese non prendesse con tutte le cautele del caso questo ottavo di finale. Del resto incrociare la racchetta di uno dei migliori colpitori del seeding, e per giunta nel momento probabilmente migliore della carriera, non è affatto evenienza simpatica nemmeno per il fenomenale scozzese ammirato in questa rovente estate americana. Se le premesse per una lotta senza quartiere c’erano tutte, quel che non era per nulla scontato è che a lasciarci le penne fosse proprio Andy, sballottato in lungo e in largo per il Louis Armstrong Stadium sotto un incessante bombardamento nemico capace di produrre la bellezza di 81 vincenti. Scalpo di lusso, quindi, per il sudafricano che in quasi un decennio di assalti agli Slam mai era riuscito a centrare il prestigioso obiettivo dei quarti e che qui a Flushing Meadows poteva vantare solo un tutt’altro che eccezionale terzo turno. Comprensibilmente entusiasta, su Twitter scrive: “Incredibile esperienza stasera, una partita che non dimenicherò mai. Grazie a tutti gli stupefacenti tifosi! Ai quarti!”. Ad attenderlo al varco, da questa notte forse con un pizzico di preoccupazione in più, è lo svizzero Stan Wawrinka. Spettacolo assicurato in vista, pallate a gogò e un consiglio: fuori gli elmetti!
Incredible experience tonight at @Usopen, a match I will never forget. Thanks to all the amazing fans! On to quarters pic.twitter.com/XcdH02w9qg
— Kevin Anderson (@kevinanderson18) 8 Settembre 2015
Matteo Parini