[1] M.Hingis/S.Mirza b. [11] S.Errani/F.Pennetta 6-4 6-1 (da New York, Ruggero Canevazzi)
Si ferma a un passo dalla finale la corsa della coppia azzurra nel doppio femminile. Flavia Pennetta e Sara Errani hanno lottato con grande intensità nel primo set, perso 6-4 con un break finale decisivo mentre batteva la brindisina, mentre nel secondo parziale Martina Hingis e Sania Mirza si sono mostrate superiori, salendo 4-0 dopo aver strappato due volte il servizio alla coppia italiana, per poi chiudere 6-1 al secondo match-point dopo 1 ora e 17 minuti di partita.
Non sono bastate due ore e mezza di riposo in più a causa della pioggia a Flavia Pennetta, non tanto sul piano fisico quanto su quello mentale: la fresca semifinalista del singolare, che sfiderà giovedì Simona Halep per uno storico posto nella finale di sabato, ha commesso parecchi gratuiti, alcuni dei quali pesanti, come i due colpi a rete consecutivi (una volèe e uno smash) che hanno consegnato il break alle avversarie nel secondo gioco del secondo set, permettendo così alle tds n.1 di piazzare l’allungo decisivo.
La Pennetta ha mostrato per tutto il match la grinta e la determinazione necessarie, ma dopo lo sforzo in singolare contro la Kvitova non ha ritrovato quella lucidità imprescindibile per dar man forte a una generosa e solida Sara Errani. Del resto Flavia va applaudita una volta di più per come ha saputo onorare il torneo di doppio giocando due match nello stesso giorno (come ha sottolineato con classe Martina Hingis al termine del match, nell’intervista in campo per il pubblico presente) ma non è bastato per superare l’ex n.1 del mondo e l’indiana Sania Mirza, che si sono mosse benissimo nel secondo set trovando molti vincenti, dopo che nel primo hanno centrato il break decisivo a zero quando le italiane, sul 5-3 e servizio Mirza, erano appena riuscite a strappare la battuta alle avversarie, raddrizzando un set lottatissimo. Il primo parziale è stato infatti caratterizzato da 5 break e un game, l’ottavo, intensissimo e spettacolare, sul 4-3 e servizio Errani, lungo ben 22 punti, nel quale Flavia e Sara hanno annullato 5 break-point prima di cedere il servizio. Il set è stato gradevole perchè spesso le due coppie hanno interrotto lo schema classico sulla diagonale tra chi serve e chi risponde, con volèe e recuperi che hanno entusiasmato lo sparuto pubblico (meno di un centinaio di persone), che hanno assistito al match.
Abbandonando il mio posto in tribuna, alla fine del match appena dopo che la Pennetta e la Errani erano uscite dal campo, mi sono ritrovato, lungo il percorso che porta dal campo 17 – teatro del match – all’Arthur Ashe Stadium dove è collocata anche la sala stampa, fianco a fianco alle due azzurre. Istintivamente, facendo prevalere l’animo del tifoso a quello del giornalista, ho rivolto un incorraggiamento a Sara: “Grazie lo stesso, ragazze“. L’ex. n.4 del mondo mi ha lanciato un’occhiata che lasciava trasparire tutta la sua delusione, a riprova di quanto la coppia azzurra tenesse a raggiungere la finale.