https://soundcloud.com/ubitennis/ubaldo-commenta-il-doppio-dello-spareggio-russia-italia
COPPA DAVIS, Play-off
Russia-Italia 1-2
Diciamoci la verità, non è stato il miglior doppio giocato da Fabio Fognini e Simone Bolelli. Ma gli azzurri sono stati attenti e concentrati nei momenti decisivi, bravi soprattutto a recuperare un break di svantaggio nel quarto set(annullando poi anche un set point sul 4-5) ed evitando così la lotteria del quinto, dove sarebbe potuto succedere di tutto (chiedere a Lopez e Marrero, battuti a Mosca proprio al quinto set dalla coppia russa nel raggruppamento europeo a luglio). La coppia azzurra ha mostrato qualche passaggio a vuoto di troppo, come nel secondo set, quando improvvisamente è calata la concentrazione ed i nostri tennisti si sono trovati in un niente sotto 5-1. O come nel terzo, quando dopo aver centrato un fondamentale break che li aveva portati sul 5-3 a servire per il set con Simone Bolelli (quindi con chi al servizio ha una maggiore efficacia), hanno sprecato tutto con una voleé abbastanza agevole steccata da Fognini ed un inopportuno doppio fallo dello stesso Bolelli. La capacità però della coppia italiana è stata quella di saper pigiare sull’acceleratore nei frangenti più importanti e la vittoria di entrambi i tie break (giocato davvero bene quello del quarto set) è lì a testimoniarlo. Ora siamo in vantaggio 2-1 e con Fognini (che sarà opposto come da sorteggio a Gabashvili) domani nel primo singolare cercheremo subito di conquistare il punto decisivo , quello che ci consentirebbe di partecipare al World Group 2016 della Coppa Davis. Ma attenzione ai russi, non li sottovalutiamo e chiudiamo subito la contesa, un Bolelli (o Seppi) contro Rublev nel quinto incontro sarebbe davvero sconsigliato ai deboli di cuore. Cerchiamo allora di evitare un “ribaltone” tipo Astana.
Bolelli/Fognini b. Donskoy/Kravchuk 7-5 2-6 7-6(5) 7-6(2)
A Irkutsk è il giorno del doppio, come sempre di importanza fondamentale in Davis soprattutto quando la prima giornata è terminata 1-1. Barazzutti si affida a Bolelli e Fognini, campioni quest’anno a Melbourne e ormai punto fermo della nostra squadra (5 su 6 i doppi vinti insieme, unica sconfitta l’anno scorso a Napoli contro la Gran Bretagna), mentre Tarpischev sceglie Donskoy e Kravhcuk, alla loro seconda interpretazione consecutiva dopo l’importante vittoria a Mosca contro Lopez e Marrero che diede poi il là alla “remuntada” russa contro la Spagna a luglio.
Iniziano a servire gli italiani con Bolelli, i russi alla risposta schierano Donskoy a sinistra e Kravchuk a destra. Simone tiene con autorità la battuta nonostante un doppio fallo (che sarà una costante negativa della giornata, la coppia azzurra chiuderà in questa statistica a quota 9 e la maggior parte saranno di Simone). I russi partono al servizio con Kravchuk, il quale dal 40-15 si fa rimontare e concede una palla break, vanificata da una voleé in rete di Bolelli. Alla risposta gli azzurri come sempre schierano Fognini a sinistra e Bolelli a destra. Kravhcuk tiene la battuta, poi si seguono senza particolari sussulti i servizi. Fognini gioca con molta tranquillità e sicurezza, una ideale continuazione della prova convincente fornita ieri contro Rublev. Bolelli invece appare talvolta un po’ lento nei movimenti e un po’ distratto sotto rete. Come detto, si seguono i servizi sino al 6-5 Italia, poi Donskoy va al servizio per portare il set al tie break. I russi partono male e vanno sotto 0-30, poi salgono 40-30, ma lo stesso Donskoy sbaglia due rovesci consecutivi e ci regala un set point. Fognini indovina una gran risposta di rovescio, il primo set è nostro, 7-5.
Sembra un match abbondantemente alla nostra portata, Kravhcuk si muove bene sotto rete e serve con grande efficacia (sarà l’unico a non perdere mai il servizio tra i 4 in campo), Donskoy invece sta fornendo una prova anonima, si limita al compitino ma non incide più di tanto.
Il secondo set sembra incamminarsi sulla stessa direzione del primo, Fognini soprattutto giganteggia da fondo campo dove praticamente non sbaglia mai. Ma all’improvviso, forse in un eccesso di supponenza, gli azzurri escono mentalmente dal match. Fognini perde il servizio nel terzo game, i russi ne approfittano alla grande, anche perché arriva pure un altro break su Bolelli e la coppia di casa sale 5-1 per poi chiudere senza problemi 6-2.
Tutto da rifare, ma soprattutto c’è da tornare in partita al più presto possibile, con i russi non si può scherzare. Barazzutti si contorce sulla sedia, Donskoy e Kravchuk non sbagliano più niente. Fortunatamente gli azzurri si rianimano, il terzo set fila via regolare, si ha l’impressione che i nostri abbiano qualcosa in più rispetto ai loro avversari, ma non riescono a farlo emergere. Sul 3 pari Fogini si fa riprendere dal 40-15 ma senza concedere palle break alla fine tiene la battuta ai vantaggi. Nel game successivo serve Donskoy, stavolta sono i russi che accusano un passaggio a vuoto e gli azzurri ne approfittano, arriva il break su una voleé in rete di Kravhcuk, Bolelli va a servire per il set sul 5-3. Ma sul più bello la coppia italiana si distrae. Fognini sbaglia una comoda voleé sulla rete, Bolelli commette un doppio fallo, 15-40. Kravhchuk indovina un gran passante di rovescio, controbreak Russia. Bravi comunque Bolelli e Fognini a non distrarsi, si approda al tie break, anche se l’occasione buttata al vento pesa. Gli azzurri volano 3-0 con due minibreak di vantaggio, ma li restituiscono subito. Sembra proprio che questo doppio non lo vogliamo vincere. Vengono però fuori tutti i limiti della coppia russa, l’Italia allunga di nuovo sul 5-2 e poi sul 6-3, ci sono 3 set point. Kravhcuk ne annulla due con la battuta, ma sul terzo Bolelli piazza un bel servizio vincente e finalmente saliamo 2 set a 1, nonostante qualche incertezza di troppo e poche prime nei momenti cruciali.
Neanche il tempo di gioire che gli azzurri iniziano nella peggiore maniera possibile il quarto set e rimettono in partita gli avversari. Fognini nel secondo game commette tre gratuiti di fila sul suo servizio, è bravo ad annullare le tre palle break, ma poi ne concede una quarta (dopo aver mancato una palla dell’1-1) che Kravhcuk trasforma entrando sulla rete. Ora sono i russi che scappano, prima 3-0 e poi 4-1. Il quinto set sembra profilarsi all’orizzonte, anche perché mentre Bolelli è salito di tono, Fognini sembra in fase discendente ed oltretutto serve con meno potenza, facilitando le risposte degli avversari. Ma nel momento più difficile sono bravi gli azzurri a rientrare in partita. Donskoy cede il servizio nel settimo gioco e Bolelli nel game successivo sancisce l’aggancio, 4-4. Il momento è topico, si soffre, non poco. Kravhcuk tiene la battuta, va al servizio Fognini per rimanere nel set. La coppia di casa sale 0-30, rimontiamo sul 30 pari, ma arriva il set point per i nostri avversari sul 30-40. Voleé di Bolelli quanto mai profonda, set point annullato. La coppia azzurra tiene alla fine la battuta, possiamo tirare un sospiro di sollievo. Arriva alla fine un nuovo tie break, ma questo lo giochiamo alla grande. Bolelli e Fognini scappano 3-1, poi salgono 5-2 e chiudono al primo match point 7-2 grazie ad una voleé in rete di Donskoy. Siamo 2-1, la A è più vicina