Un’incredula e felice Annika Beck sconfigge 6-2 2-6 6-4 la croata Lucic-Baroni, che aveva vinto il torneo canadese lo scorso anno contro Venus Williams e raggiunge l’atto conclusivo del WTA di Quebec City. Dopo una parte di stagione molto negativa, fatta di poche vittorie e tante sconfitte, arriva finalmente un risultato importante, che permette alla tedesca di centrare la seconda finale in carriera nel circuito maggiore (l’altra è datata 18 ottobre 2014 nel WTA del Lussemburgo, in cui ha sconfitto Strycova 6-2 6-1). È stato un match molto combattuto, dove è venuta fuori la maggior freschezza atletica della teutonica, che, anche nei momenti di difficoltà, non si è mai fatta sovrastare dall’emotività ed ha sempre tenuto il “pallino” del gioco. Il primo set è stato un monologo della Beck, che in appena 30 minuti si è ritrovata 6-2. In questo parziale la croata ha giocato male ed il punteggio finale poteva anche essere più severo, perché Annika è stata precisa, costante e non ha mai permesso alla Lucic di trovare il bandolo della matassa. Poi, come spesso accade nel tennis femminile, il secondo set vede un ribaltamento delle posizioni, perché è ora la testa di serie n.2 a giocare meglio, a ritrovare profondità dei colpi e soprattutto pazienza e lucidità. La tedesca cade in un vortice di errori e di imprecisioni che permettono alla Lucic di fare il suo gioco e di pareggiare il conto dei set.
Quando ormai sembra che la croata potesse far sua la partita, la tedesca riprende vigore ed entusiasmo e costringe la sua avversaria alla difensiva. La Lucic perde tre volte di fila il servizio e scivola sotto 5-2, nell’ottavo gioco la tedesca ha 3 match point, che non riesce a trasformare ed addirittura subisce il break. Questa volta Annika è attenta a non compromettere le sorti del match e chiude i conti sul 6-4, vincendo, così. la partita.Nell’altra semifinale di giornata la lettone Ostapenko elimina in due set, 6-4 6-2 il punteggio, la britannica Broady e conquista così la prima finale in carriera. È stata una vittoria netta, in cui la giocatrice dell’Europa dell’Est ha sempre fatto corsa di testa e non ha mai permesso alla sua avversaria di ritornare in partita. La britannica, dal canto suo, è stata fallosa e, per lunghi tratti, è apparsa stanca e spaesata. Il servizio è stato il vero problema della lucky loser, infatti non è riuscita a fare la differenza con questo fondamentale, cosa che aveva, invece, fatto nei turni precedenti.
Ostapenko ha avuto qualche difficoltà ad inizio set, ma è stata brava a resistere ed a vincere buona parte dei game che sono arrivati ai “vantaggi”. Un dato interessante, a favore della giocatrice lettone, è il 100% delle palle break salvate (saranno 11 in totale) che ha certamente fatto pendere la bilancia dell’incontro a vantaggio della giocatrice dell’Est. In tutta la partita Jelena ha controllato lo scambio da fondo campo e non ha subito il gioco della sua avversaria, decisamente in difficoltà quando non prendeva l’iniziativa. È stata una vittoria ottenuta con pieno merito e che permetterà alla giocatrice lettone di affrontare la finale a mente libera ed a braccio “sciolto” anche perché la pressione ricadrà tutta sulla tedesca Beck.
Risultati:
[5] A. Beck b. [2] M. Lucic-Baroni 6-2 2-6 6-4
J. Ostapenko b. [LL] N. Broady 6-4 6-2