Il weekend tennistico appena concluso e dedicato alle fatiche di Coppa Davis ha sancito che per questo 2015 a giocarsi l’insalatiera d’argento più famosa del mondo saranno la Gran Bretagna ed il Belgio in virtù delle vittorie, rispettivamente, su Australia (3-1) e Argentina (3-2). Appuntamento dunque fissato per il prossimo 27 novembre dove a fare gli onori di casa saranno per l’appunto i belgi Goffin e Darcis, a cui va il merito di aver riportato la nazione laddove mancava ormai dal lontano 1904.
Ad ospitare la manifestazione con tutta probabilità sarà la Flanders Expo Arena di Gand, primo impianto per capienza di tutte le Fiandre capace di ospitare fino a 13.000 posti a sedere. La domanda d’obbligo, a questo punto, è quale potrà essere la superficie di gioco. La Federazione belga ha ora due settimane di tempo per fare la propria valutazione definitiva, tuttavia ci sono almeno tre indizi che fanno pensare che i protagonisti dell’atto conclusivo finiranno per sporcarsi di rosso scarpe e calzini. Intanto ne è convinto Filip Dewulf – ex tennista belga degli anni ’90 con un bilancio di 16-26 in Davis – che senz’altro avrà le sue buone ragioni per attribuire sulle pagine di Twitter “quasi il 100%” di probabilità alla scelta della terra battuta.
Poi c’è la statistica. Quattro degli ultimi sei match casalinghi, infatti, il Belgio ha scelto di disputarli proprio sul rosso. Da ultimo, ma non per importanza, ci sono gli aspetti squisitamente tecnici. Nonostante i progressi esibiti in quest’ultima primavera, agli occhi dei padroni di casa la terra battuta continua ad apparire la superficie meno amica di Andy Murray, alla cui genialità dipendono in larga misura le sorti dell’incontro. E se come dice Sherlock Holmes tre indizi fanno una prova, i dubbi – con buona pace dell’ufficialità che ancora non c’è – potrebbero essere già stati fugati.
A proposito di Murray, ne apprendiamo una riflessione piuttosto interessante: in ottica Coppa Davis potrebbe appunto decidere di sacrificare nientepopodimeno che l’ATP World Tour Finals, prestigioso appuntamento di fine stagione che ancora manca al ricco palmares dello scozzese la cui finale è fissata per il 22 novembre, ad una manciata di giorni, quindi, dal via dell’attesissima campagna belga. Alla base della possibile decisione, che potrebbe privare quello che una volta era il Masters di uno dei protagonisti più illustri, oltre alla quasi concomitanza degli eventi, la sempre più probabile incompatibilità tra le superfici. Ai microfoni della BBC Radio 5 Live Murray, a riguardo, ha dichiarato che le finali ATP – che ricordiamo si disputano sui campi veloci dell’O2 Arena di Londra – sarebbero per lui un punto interrogativo qualora il Belgio scegliesse la terra e che pertanto vorrebbe potersi preparare al meglio per essere pronto per la Davis. Vorrebbe dire rinunciare anche a 1 milione e 300.000 sterline! Un proposito, questo, che per certo rallegrerà Sua Maestà la Regina alla quale non dispiacerà affatto l’idea di fare spazio nella stanza dei trofei ad un nuovo pregiatissimo pezzo di argenteria.
Matteo Parini