Non è vero che ha perso Roberta Vinci, ha vinto Venus Williams (Ubaldo Scanagatta)
Dopo aver visto in quali condizioni siano scese in campo Venus Williams e Roberta Vinci, sono davvero aumentati i rimpianti per la grande occasione persa da Roberta Vinci. Se avesse battuto ieri Venus, Roberta avrebbe vinto al 90 per cento il suo primo torneo Premier e oggi sarebbe davanti a Flavia Pennetta nella Race, oltre che davanti a Venus Williams, e le sue chances di qualificarsi per le finali Wta di Singapore, sarebbero state davvero enormi.
Sia Venus Williams che Garbine Muguruza erano uscite dalla rispettiva semifinale abbastanza malconce: dolori alla gamba sinistra per Venus, problemi alla caviglia sinistra per Garbine. Le due finaliste tardano l’ingresso in campo di una decina di minuti, forse bisogna convincere una delle due a scendere in campo, probabilmente Venus che entra in campo con gli adduttori fasciati e muovendosi a fatica? Anche nel warm-up la maggiore delle sorelle Williams sembra faticare nel servizio. Ad ogni modo la partita ha inizio e Venus perde il servizio in apertura con Muguruza che, aggressiva in risposta ed alla ricerca dello spostamento dell’avversaria, sembra avere tutte le intenzioni di chiudere il match, soprattutto mentalmente. Un fuoco di paglia. Sarà la tensione di una finale così importante (Garbine, oltre alla finale di Wimbledon 2015, ha all’attivo un solo titolo, il WTA international di Hobart, e la finale a Florianopolis, entrambi nel 2014) o saranno le condizioni fisiche non ottimali neanche per lei, la spagnola inizia a commettere tanti errori, soprattutto col dritto, colpo sul quale dà l’impressione di aver difficoltà nel trovare gli appoggi arretrando spesso. Immediata la restituzione del break e tutto da rifare, ma la spagnola non riesce a concretizzare nei turni di battuta tutt’altro che irresistibili di Venus, che manca di spinta con le gambe al servizio, e nel sesto gioco, ancora fallosa con il dritto, è lei ad andare sotto di un break. Il break subìto sembra però accendere la lampadina di Garbine che d’improvviso torna a giocare come ha fatto per tutta la settimana a Wuhan, aggressiva e precisa: controbreak a zero e avanti 30-0 nel suo successivo turno di battuta. Ma il meccanismo si inceppa nuovamente e questa volta definitivamente, cede il turno di battuta e Venus, al servizio per il set, ritrova il fondamentale che tanto le è caro e con 3 prime vincenti ed un ace (e otto punti consecutivi) chiude il primo parziale. Muguruza perde il servizio in apertura anche nel secondo set, va avanti 0-30 nel gioco successivo (ma è merito di un doppio fallo e di un errore di dritto di Venus) e dopo di ciò il buio, altri otto punti consecutivi per l’americana che convincono Muguruza a ritirarsi dalla contesa.
47° titolo in carriera e primo Premier 5 da Dubai 2010 per una grintosa e volitiva Venus Williams che raggiunge il temporaneo nono posto nella race che, considerato lo stop di Serena, varrebbe l’accesso al Master di Singapore.
Risultato:
V. Williams b. [5] G. Muguruza 6-3 3-0 rit.