[1] T. Berdych b. [4] G. Garcia-Lopez 6-3 7-6(7)
Finalmente Berdych! Il ceco supera Guillermo Garcia-Lopez in una finale piacevole sopratutto nel secondo set, e conquista il titolo di Shenzen, il primo del 2015, l’undicesimo complessivo in carriera.
Il primo parziale è dominato da Berdych, che allunga 4-1 senza praticamente sudare, complice una straordinaria brillantezza al servizio (saranno 14 gli ace a fine gara, a fronte di 4 doppi falli); Garcia-Lopez fa quello che può, lasciando andare il braccio ad ogni occasione, ma le ulteriori tre palle break salvate nel sesto gioco non gli danno la spinta necessaria per rientrare nel set, che si chiude in cinquanta minuti. Molto più equilibrata la seconda frazione, con lo spagnolo che punge in risposta e sorprende un Berdych improvvisamente poco lucido in uscita dal servizio: il rovescio di Garcia-Lopez è preceduto dalla sua fama, e con tre fendenti in fila il castigliano vola sul 3-0. L’entusiasmo si spegne in un amen, Berdych è lì a tallonare ogni tentativo di accelerazione dell’avversario, e riesce a strappare a sua volta il servizio per issarsi al tiebreak: fondamentale una ritrovata tenuta sul lato sinistro per il ceco, che tiene meglio gli scambi sulla diagonale ed è spesso il primo a cambiare in lungolinea, per poi chiudere a rete. Nel tiebreak succede di tutto, Berdych scappa sfruttando il suo maggior preso di palla, ma Garcia-Lopez indovina due risposte vincenti e impatta sul 5-5. Il ceco gonfia la rete con un rovescio orrendo e regala un set point all’avversario, annullandolo in pressione da fondo poi seguita dallo smash conclusivo. Sul 6-6 Garcia-Lopez commette un doppio fallo sanguinoso, che Berdych non capitalizza a causa di un grossolano errore di dritto, ma è con la stessa arma che Tomas va a prendersi i due punti successivi prima di stringere il pugno in celebrazione.
Primo titolo stagionale per Berdych, che spezza l’incantesimo di questo 2015: era infatti uscito sconfitto dalle tre finali colte in quest’annata, una per ciascuna categoria di torneo (Doha da Ferrer, Rotterdam da Wawrinka, Montecarlo da Djokovic). Garcia-Lopez può consolarsi con la consapevolezza di un’ottima condizione, certificata dai due titoli già conquistati in stagione (Zagabria e Bucharest).