da Valencia, Andrea Lavagnini
Ha voluto aspettare fino all’ultimo David Ferrer, testa di serie numero 1 del Valencia Open e numero 7 del mondo, prima di ritirarsi dal suo torneo, anche se la notizia era nell’aria. “Sono state quattro settimane molto intense per me e il gomito mi fa ancora molto male, alla fine di ogni partita ho molto dolore ed è per questo che, insieme al mio team, abbiamo deciso che è meglio non giocare. Dopo il Roland Garros ho voluto forzare e poi sono stato fermo tre mesi. Ora, anche se non sono ancora qualificato per Londra, ho buone possilità di andarci. Al momento, però, non sono nemmeno sicuro se giocherò a Parigi”.
Che non sia facile per lui ammetterlo gli si legge in faccia, ma ci tiene comunque a precisare: “Non è per niente una decisione facile perché gioco in casa e qui ho sempre dato tutto per poter giocare, ma questa volta davvero non ce la faccio. Sono molto dispiaciuto per il pubblico, per gli organizzatori e per tutto il torneo in generale”.
Ferrer interviene poi anche sui problemi di questa edizione del torneo che, come è ormai risaputo, sta vivendo una grave mancanza di fondi. “Sarebbe davvero un peccato perdere il torneo, ma purtroppo non sappiamo se verrà organizzato anche il prossimo anno. Spero davvero di avere un’altra possibilità sul campo, invece che lasciare per sempre il torneo qui in conferenza stampa.
Al suo fianco, per sostenerlo di fronte anche ad eventuali domande sull’organizzazione del torneo c’era anche David Serramina, direttore esecutivo del torneo: “È vero, stiamo avendo grossi problemi quest’anno anche per colpa della Comunità Valenciana, che nonostante abbia firmato un contratto, si rifiuta di fare la sua parte a livello economico, tanto che dobbiamo ancora ricevere una parte della sponsorizzazione della scorsa edizione e tutta quella di quest’anno”.
Insomma un’edizione maledetta. Chissà se almeno il campo ci regalerà qualche gioia in più.