Rispetto a un anno fa la situazione è sempre la stessa: Novak Djokovic, reduce da una campagna asiatica che l’ha visto imporsi sia a Pechino che a Shanghai, non sembra ancora sazio, anzi il serbo è sempre più affamato di successi come se non tenesse conto di un 2015 che l’ha visto spadroneggiare in lungo e in largo.
Così l’allievo di Boris Becker presenta il finale di stagione: “A fine stagione possiamo sempre aspettarci che vengano a mancare le motivazioni. Aspetti le vacanze e cominci a impostare la prossima stagione. Io mentalmente cerco di trovare nuove motivazioni e per quanto mi riguarda ciò mi fa giocare molto bene a prescindere dalle circostanze. Mi piace la competizione, mi piace vincere. Vincere o meno sia qui che al Masters di certo non rovinerà il mio anno, il mio miglior anno, ma sia qui che a Londra sono il detentore del titolo e quindi avverto una maggiore pressione a far bene. Le persone vogliono vedermi al meglio e questo lo voglio anch’io. Giocherò con tutte le forze che mi sono rimaste“.
Il campione di Belgrado confronta le stagioni 2011 e 2015, dove in entrambe si è aggiudicato tre Slam: “Nel 2011 ho vinto 43 partite di fila, ma quest’anno ho disputato 13 finali su 14 tornei. Quindi dico che è la mia miglior stagione, migliore di quella del 2011, perché mi sento più equilibrato, più completo e affronto le difficoltà sempre meglio col passare degli anni“.
La Accorhotels Arena de Paris è stata completamente messa a lucido e domani verrà inaugurata nonostante la ristrutturazione abbia creato qualche grattacapo. Queste le parole di Djokovic sul nuovo impianto: “E’ un po’ come muoversi all’interno di un labirinto ma ora Bercy è molto più bello e prima ho fatto i miei complimenti a Guy Forget (direttore del torneo, ndr). Anche il campo è perfetto: né troppo lento né troppo veloce, il rimbalzo è alto e il contrasto dei colori è piacevole. Infine per noi tennisti ci sono anche delle aree private molto confortevoli”.
Infine Djokovic si è espresso su un Rafael Nadal che piano piano sta ritrovando il suo gioco: “Ha fatto delle grandi rimonte contro Rosol, Dimitrov e Cilic, dopo che si era ritrovato a un passo dalla sconfitta. Ciò lo aiuterà moltissimo a livello di convinzione mentale“.
Benedetto Napoli