[9] J.W. Tsonga b. R. Bautista Agut 6-2 6-2 (da Parigi, Laura Guidobaldi)
Anche Tsonga stasera ha una gran fretta. Come Murray, Nadal e Federer, il francese liquida l’avversario in un battibaleno, in 1 ora e 2 minuti. Solido e centrato, Jo gioca il primo match dalla sconfitta subita a Vienna da Rosol. E pare che la pausa gli abbia recato un certo giovamento; un buon match per lui che vince il 79% di punti al servizio, il 48% in risposta e un totale del 62%.
Si prospetta un finale di stagione positivo per il tennista di Le Mans che si è issato in finale al Masters 1000 di Shanghai opposto a Novak Djokovic e che qui a Bercy si impone in modo perentorio su un avversario potenzialmente molto ostico. Ora se la vedrà con Tomas Berdych, che oggi ha rischiato grosso contro il tennista di casa Edouard Roger-Vasselin.
“Volevo fare un buon match oggi” ha detto un sorridente e rilassato Tsonga davanti ai giornalisti, “non volevo complicare la situazione con una partita troppo lunga“. E com’è l’atmosfera qui a Bercy? “Il pubblico qui è davvero sempre fantastico con me!”.
[2] R. Federer b. A. Seppi 6-1 6-1 (da Parigi, Roberto Dell’Olivo)
Non c’è di fatto partita. Questa sera Roger Federer non è proprio in vena di fare regali. L’unica concessione è di far battere Seppi per primo, perché lo svizzero aveva vinto anche il sorteggio. In meno di venti minuti Roger vince il primo set. “Siamo sotto la media” – dirà Andreas rivolgendosi al coach Massimo Sartori, prima di iniziare il secondo set, buttandola sul ridere. “E cosa vuoi fare, quando poi non stai nemmeno tanto bene!” I problemi all’anca limitano i movimenti dell’italiano, ma questa sera siamo certi ci sarebbe stato comunque ben poco da fare.
Federer è partito troppo forte, aggressivo in risposta come non mai ed i punti di Seppi si contano sulle dita di una mano. Nel dubbio poi ci si mette anche Federer a chiamare l’occhio di falco. E così anche un bel passante di Andreas, già copiosamente applaudito dal pubblico, diventa un quindici a favore dello svizzero. Anche le quattro palle break per l’altoatesino, all’esordio del secondo set, vanno presto in fumo.
Seppi allora ci prova anche con un tweener, che passa pure con l’aiuto del nastro, ma a Roger non sfugge niente. Ad Halle si era già preso la rivincita della sconfitta subita a Melbourne, ma lì Seppi era rimasto in partita per tutto il match. A Bercy si è consumata la vera rivincita per il 13-1 a favore dello svizzero negli scontri diretti. Che non intacca la buona stagione del nostro portacolori tornato tra i primi trenta al mondo. Ora per lui il meritato riposo, giusto per recuperare i continui dolori all’anca, che non gli permetteranno di giocare gli ultimi due challenger della stagione ad Ortisei e Brescia.
Federer intanto tornerà in campo domani contro il gigante buono, l’americano Isner. Pronto a riservargli lo stesso trattamento regalato oggi ad Andreas.