[7] R. Nadal b. [11] K. Anderson 4-6 7-6 6-2 (da Parigi, Laura Guidobaldi)
Mai dire mai con Rafa Nadal. L’ex n. 1 del mondo per l’ennesima volta ha dato prova della sua tenacia e combattività rimontando un match che si era alquanto complicato pe lui. Dall’altra parte della rete il “gigante” sudafricano Kevin Anderson dal servizio dirompente che, ieri, a un passo dalla sconfitta con Dominic Thiem, salva un matchpoint, ribalta l’esito dell’incontro e supera l’austriaco al terzo. Ma, lo sappiamo, chi di spada ferisce, di spada perisce. E così, oggi, è Kevin a non trasformare la palla del match, per poi essere travolto dalla rimonta di Rafa.
Nel primo parziale sembra scorrere tutto liscio per il tennista sudafricano che, in 38 minuti, supera il maiorchino per 6-4. La seconda frazione è all’insegna dell’equilibrio con un Nadal estremamente aggressivo e propositivo, con i piedi dentro il campo per rubare il più possibile il tempo all’avversario. Ma anche Anderson cerca soluzioni diverse, dando prova di tocco e variazione. Si arriva così al tie-break. Rafa si porta rapidamente in vantaggio 4-2, raggiunto poi da Kevin sul 4-4 e sul 5-5. Ma ecco che Anderson ottiene il suo primo e unico matchpoint dell’incontro sul 6-5. Ma Nadal è ancora lì, fa muovere a tergicristallo l’avversario fino ad indurlo in errore. Il pubblico incita all’impazzata lo spagnolo con interminabili “Rafa! Rafa!”. Ora è lui ad avere la possibilità di allungare la partita con un setpoint. Ed è terzo set.
Sul 2-1 in favore di Rafa, questi salva ben 6 palle break pur avendo commesso due doppi falli. Sale 3-1 mentre Anderson subisce un rapido e inevitabile calo della tensione, forse anche vittima della stanchezza. L’iberico alla fine si aggiudica l’incontro con lo score di 4-6 7-6 6-2 dopo 2 ore e 26 minuti di gioco. Ai quarti di finale lo attende Stan Wawrinka.
[13] J. Isner b. [3] R. Federer 7-6(3) 3-6 7-6(5) (da Parigi, Roberto Dell’Olivo)
John Isner fa il colpaccio ed elimina Roger Federer. “L’americano non è certo il miglior giocatore da incontrare” – aveva dichiarato alla vigilia l’elvetico, che comunque conduceva 5-2 nei precedenti, con cinque tie break vinti contro i due del suo avversario. “Per me è più importante Basilea, senza nulla togliere a Bercy” questo il pensiero di Roger Federer all’arrivo nella capitale francese, dopo aver vinto il “suo” torneo in Svizzera.
E questa sera, dopo due ore e sedici di battaglia, è arrivata la resa del numero due al mondo, già agli ottavi di finale. Ma non si può dire certo che lo svizzero non abbia cercato di vincere. Isner ha meritato, giocando una partita quasi perfetta in battuta, bloccando delle volèe a rete da manuale. “John ha giocato come sa, abbiamo avuto entrambi le nostre occasioni, lui è riuscito ad approfittarne”, riconosce Federer a fine match.
Nel primo set sul 3-2 le prime due palle break per Isner non realizzate, poi lo stesso americano né annulla una, subito dopo, con un ace a 232 Km/h. Alla fine i due tie break sono risultati decisivi. Isner ha giocato sicuramente meglio il primo e nel set decisivo non ha dato scampo in battuta. In mezzo un set in cui Federer sembrava aver ripreso il pallino in mano, dopo l’interruzione thriller con fisioterapista in campo. Ma nel terzo parziale Isner stava già vincendo ai punti, prima di arrivare al tie break. Due volte a due punti dal match, sul 5-4 e poi sul 6-5, momento in cui Federer ha fatto vedere di che stoffa è fatto. Chiusura al volo a rete e il punto successivo concluso con un diagonale strettissimo di diritto.
Il pubblico tira un fiato di sospiro, ma dura poco. Ad inizio tie break (1-1) c’è infatti il mini break, una “veronica” di Federer si ferma in rete, da qui Isner macina ace, va 6-2 e conclude battendo senza tremare sul 6-5. L’americano vola ai quarti (nel 2011 il suo risultato migliore con semifinali perse da Tsonga). Roger ha invece pronto il biglietto aereo per Londra, o quasi: “Devo parlare prima con mia moglie ed il mio staff e poi decideremo quando partire per affrontare al meglio il Masters finale”.
[4] S. Wawrinka b. V. Troicki 6-4 7-5 (da Parigi, Laura guidobaldi)
Se a Roger è andata male con Isner, il suo connazioanle Stan Wawrinka non fallisce contro Vicktor Troicki e sale 4-0. Già perché lo svizzero di Losanna conduceva 3-0 nei precedenti con il serbo e, anche stasera, il suo tennis più efficace e incisivo nei momenti chiave ha fatto la differenza.
Dopo essersi aggiudicato il primo parziale per 6-4, nel secondo Stan, molto più falloso e distratto, rischia di soccombere all’aggressività del tennista di Belgrado. Ed ecco che, grazie al break sul 2-2, Troicki si porta sul 3-2 per poi allungare ulteriormente le distanze sul 4-2. L’elvetico però non si fa sorprendere e lo raggiunge sul 4-4. Ora è il serbo a commettere troppi errori tant’è che è costretto a pareggiare i conti sul 5-5. Alla fine, sul 6-5 in suo favore, nonostante le due palle break procuratesi da Troicki, Stan si salva riuscendo a chiudere il match con lo score di 6-4 7-5. Ora il vincitore del Roland Garros 2015 attende il vincentre tra Kevin Anderson e Rafa Nadal.
[5] T. Berdych b. [9] J.W. Tsonga 6-3 6-4 (da Parigi, Roberto Dell’Olivo)
Berdych si prende la rivincita del Roland Garros, dove perse in quattro set ai sedicesimi di finale e approda così ai quarti del Master 1000 di Parigi, il torneo che lo ha consacrato fin da giovanissimo, dove vinse ormai ben dieci anni fa, nel 2005 e che continua a restare l’unico 1000 nel palmares del ceco. Che oggi ha giocato un partita attenta, senza sbavature fino al 6-3, 4-0, palla del 5-0. Poi si è un pò disunito, ha commesso qualche errore, rischiando di rimettere in partita Tsonga che, trascinato dal pubblico, ha cercato una disperata rimonta. Nell’ultimo turno di battuta Berdych ha però messo quattro prime, chiudendo 6-4. Tutt’altra storia rispetto la prestazione di ieri contro l’altro francese, Roger-Vasselin, che l’ha visto a soli due quindici dall’eliminazione.
“Oggi ho trovato di fronte un giocatore di qualità – ammetterà rassegnato Jo Wilfried in sala stampa – Berdych ha giocato molto bene, non posso che fargli i complimenti. Ora aspetto di sapere se sarò uno dei due sostituti per il Masters, nel qual caso ritarderò volentieri le vacanze ed andrò a Londra”.
Risultati:
[13] J. Isner b. [3] R. Federer 7-6(3) 3-6 7-6(5)
[5] T. Berdych b. [9] J.W. Tsonga 6-3 6-4
[7] R. Nadal b. [11] K. Anderson 4-6 7-6 6-2
[4] S. Wawrinka b. V. Troicki 6-4 7-5