[3] K. Pliskova b. [6] S. Errani 6-0 6-3 (Ciro Battifarano)
Un incontro che aveva senso soltanto soltanto per una giocatrice, Karolina Pliskova. Pochi i motivi di Sara Errani, già matematicamente eliminata, solo i punti in palio per la vittoria. E non che Sara sia stata rinunciataria in campo ma di fronte ha trovato una giocatrice estremamente in palla che ha giocato una partita quasi perfetta, tirando a tutta, come suo solito, ma mettendo praticamente tutto dentro, una marea di vincenti di dritto, di rovescio, 9 ace. Primo set senza storia, con Sara letteralmente in balia della ceca ed un 6-0 in 23 minuti che non ammette repliche. Sara riesce a cancellare lo zero dei giochi vinti nel suo primo turno di battuta del secondo set, approfittando di qualche errore della sua avversaria che però allunga sùbito di nuovo il passo e vola sul 5-1. Al servizio per il match Pliskova trova un’orgogliosa Errani, più aggressiva in risposta, che riesce a strapparle finalmente il servizio e, grazie ancora a qualche errore della ceca, a tenere il successivo turno di battuta. Tutto rimandato di poco, il tempo di far scoccare l’ora esatta di gioco e Karolina Pliskova accede imbattuta alle semifinali del torneo di Zhuhai.
[1] V. Williams b. [12/WC] S. Zheng 4-6 6-1 6-1 (Diego Serra)
Primo set complicato per Venus Williams, che inizialmente è nervosa e si muove male sulla riga di fondo. Perde immediatamente il servizio nel primo game, alla prima palla break. La cinese sospinta dal pubblico gioca bene e in scioltezza. Zheng conquista anche un altro break nel quinto game, e poi ha un passaggio a vuoto nell’ottavo, dove Venus si risveglia e le strappa il servizio a zero. Risveglio parziale perché Venus non riesce a rimediare al break di svantaggio, e Zheng chiude per 6 a 4 al terzo set point.
Secondo set e tutta un’altra musica, Williams in campo finalmente e break nel secondo game per l’americana. Sulla battuta Williams non si gioca più. Break di nuovo nel quarto game ai danni della cinese e set chiuso per 6 a 1, con l’ultimo game tenuto a zero. Venus è tornata a tirare pallate. Con la Zheng che passa da 31 punti conquistati a 15 tra i due set.
Terzo set sulla falsa riga del secondo, break subito nel primo game dell’americana e di nuovo nel quinto game, con tre palle break per Venus, che sfrutta l’ultima. Nel game successivo Zheng ottiene una palla break che però si gioca male. Si arriva al settimo game con tre match point di Venus su servizio Zheng, con il terzo Venus chiude l’incontro. Appuntamento con Williams sabato per le semifinali. E dopo 5 anni il rientro tra le top ten potrebbe essere realtà.
[11] S. Kuznetsova b. [5] C. Wozniacki 7-5 2-2 rit. (Tommaso Voto)
Nel gruppo D, che vede la presenza anche dell’italiana Vinci, arriva la vittoria della russa Kuznetsova sulla Wozniacki, che è stata costretta al ritiro quando era sotto di un set. Questo forfait potrebbe incidere sulla prossima sfida contro l’azzurra Vinci, che guida il raggruppamento D dopo aver sconfitto Svetlana con un duplice 6-4.
Caroline, scivolata al n.17 della classifica WTA, cercava nel “masterino” di Zhuhai un risultato importante per riscattare un’annata decisamente al di sotto delle aspettative. Nella seconda parte di stagione l’unico risultato degno di nota è la semifinale raggiunta a New Haven, torneo in passato sua roccaforte. Certamente su questo andamento ha inciso una condizione fisica non perfetta ed una programmazione troppo intensa – la tennista danese ha chiesto, insieme alla “maestra” Radwanska, una revisione del calendario WTA per tutelare l’integrità delle giocatrici, ma nel contempo ha, comunque, giocato tornei di secondo piano che poteva evitare. Ma questo ritiro certifica in modo netto il suo precario stato di salute e l’infelice scelta di giocare troppo negli ultimi mesi.
Dal canto suo la russa Kuznetsova è reduce dall’exploit di Mosca ed ormai è in una fase della sua carriera, in cui alterna vittorie sorprendenti a cadute rovinose. In questo match, pur se vinto per ritiro, ha mostrato lampi del suo gioco, che quando in giornata può veramente mettere in crisi qualunque avversaria.
Ora passiamo alla cronaca della partita, che ha comunque mostrato un primo set molto spettacolare che si è acceso dal 5-3 per la danese, che subisce il controbreak a zero e perde man mano la spinta nei colpi. La russa sistema il “mirino” e compie un vero e proprio capolavoro, perché conquista 4 giochi di fila ed il set con il punteggio di 7-5.
Pur con qualche patema, Caroline vince il primo game al servizio del secondo set, ma è la russa a fare la partita, in quanto tiene il pallino del gioco e affonda con il diritto. La danese fa fatica a sfondare, il punto arriva solo su errore della russa, che, dal nono gioco del primo parziale è “in trance agonistica”. Sul 2-2 Caroline chiama un medical time out per un problema alla gamba che praticamente certifica il suo ritiro dall’incontro.