Non basta uno splendido Gasquet, Murray in semifinale. Ferrer supera Isner
[4] S. Wawrinka b. [7] R. Nadal 7-6 7-6 (da Parigi, Roberto Dell’Olivo)
Ecco servita la rivincita parigina del Roland Garros. E’ l’una di notte ormai passata quando Wawrinka riesce a battere Nadal. Due tie break sono fatali allo spagnolo, come per Berdych contro Djokovic. E così domani sarà di nuovo Nole contro Stan, come a maggio nell’unica finale Slam persa quest’anno dal serbo.
Un match emotivamente molto intenso, tecnicamente ricco di errori. Wawrinka, che solo qualche settimana fa a Shangai aveva vinto appena tre game con Nadal, sbaglia di diritto davvero tanto, subisce subito un break, con Nadal che va sul 5-3 con palla set. Lo svizzero incomincia però d’un tratto a registrare i suoi colpi. Scende a rete, si rivede anche un bel rovescio incrociato. Lo spagnolo non riesce invece a chiudere il set e si arriva al primo tie break con Stanislav di nuovo a condurre (5-3). Ma la continuità non è proprio la caratteristica di questo quarto di finale. Nadal si procura infatti una palla set sul 6-5 ed un’altra sull’ 8-7. Vince però Wawrinka: 10-8 in un ora e dieci minuti. Boris Becker decide che ha visto abbastanza e se ne va, non il pubblico di Bercy, malgrado l’ora ormai tarda , siamo ben oltre la mezzanotte, l’AccorHotels Arena resta gremitissima.
È un doppio fallo di Nadal a regalare il primo break del secondo set. 4-3 per Wawrinka, che sale 5-4. Nadal sembra un po’ stanco, ma lo svizzero non ne approfitta e torna ad andare fuori giri. Un diritto out ed una clamorosa volèe insaccata a rete consegnano due palle al maiorchino per rientrare in partita. Annullate peraltro con due ace. La terza occasione non sfugge però a Nadal. Ed eccoci al secondo tie break. Forse per un attimo Wawrinka pensa troppo alle occasioni mancate o forse anche a Donna Vekic la giovane croata seduta in tribuna accanto a Norman. Nadal va avanti 5-2, si procura due palle set sul 6-4, con tanto di “pugnetto” vecchio stile. E le emozioni continuano a susseguirsi. Si torna infatti in parità (6-6), c’è spazio ancora per un’occasione per lo spagnolo, sul 7-6, prima del match point finale per lo svizzero. Che raggiunge Djokovic in semifinale. La sua prima a Bercy, dopo i quarti ottenuti anche nel 2013 e persi proprio per mano del serbo. Siamo ormai ben oltre l’una di notte. “Voglio ringraziare tutto il pubblico che è rimasto qui ad incitarci fino a quest’ora” ha ancora la forza di parlare Stan a fine match. Oggi tornerà in campo, dopo la semi tra Murray e Ferrer, programmata non prima delle ore 17.
[1] N. Djokovic b. [5] T. Berdych 7-6(3) 7-6(8) (da Parigi, Laura Guidobaldi)
Due tie-break da brividi per Novak Djokovic e Tomas Berdych che hanno dato vita ad un match di alto livello agonistico e di colpi spettacolari. L’ottima prestazione del ceco non basta per accedere alla semifinale. Ci andrà il n. 1 del mondo, come sempre più solido nei punti che contano davvero. Tomas paga invece gli errori clamorosi sul setpoint.
Quello tra Novak Djokovic e Tomas Berdych, primo match della settimana parigina che potrebbe essere, tra due settimane, un incontro delle Finals di Londra, comincia subito all’insegna dell’equilibrio poiché i due arrivano senza break fino al 5-5. Sul 6-5 in suo favore, Berdych si trova a due punti dal set ma spreca malamente. Ma ecco che arrivano due errori del serbo e il n.5 del mondo ha a disposizione un setpoint. Ma, come da copione, nel momento di più grande pericolo, il fuoriclasse di Belgrado mette a segno tre punti di fila e allunga il set al tie-break. Grandissimo tifo all’Accor Hotels Arena, anche da parte dei supporters di We Are Tennis Fan Academy, arrivati allo stadio tutti di verde vestiti (il colore dello sponsor del sito), con tanto di banda e grancassa.
Nole si porta rapidamente in vantaggio 6-2 e, al secondo setpoint, il primo parziale è tutto serbo per 6 punti a 3.
Nel secondo parziale lo scenario appare praticamente identico. I due non cedono mai il servizio e si arriva nuovamente al tie-break. Ma, se il primo ha dato un esito immediato, il secondo è da brividi e lascia con il fiato sospeso pubblico e giocatori.
Il serbo, imponendo un ritmo infernale a Tomas, sale 3-2. Il ceco non è da meno e fulmina spesso l’avversario con fendenti micidiali. Il serbo avanza ancora fino al 5-3. Ma Berdych non demorde e fa partire dalle corde fucilate sempre più furiose, tant’è che si procura un setpoint salendo 6-5. Ma… incredibile ma vero, Berdych sbaglia clamorosamente un dritto con il campo aperto. Tuttavia, se ne procura un altro. Ma non basta. Tomas scaraventa un dritto anomalo in corridoio. Ora è il festival degli errori per il ceco, che “regala” un matchpoint a Novak. Però il serbo sbaglia di un soffio e si arriva sull’8-8.
Ma Berdych persiste negli errori scellerati e RoboNole sale 9-8. Dopo una correzione da parte dell’arbitro Bernardes su una palla di Djokovic decretata fuori dal giudice di linea, si ripete il punto. Berdych non resiste più e, scaraventando il rovescio a rete, dice addio al torneo di singolare. Novak Djokovic è per la quarta volta in semifinale a Bercy.
Per Tomas però la serata di tennis non finisce qui, dato che è sceso nuovamente in campo insieme al compagno di squadra Radek Stepanek per disputare il quarto di finale contro Rojer-Tecau.
Se Berdych deve immediatamente riscendere in campo, Novak, invece, ora in campo balla. E già, perché il n. 1 del mondo, fedele alla sua natura di showman, dopo aver incrociato la racchetta con un giovane tifoso, si è esibito in una macarena.
Con Novak Djokovic lo spettacolo non finisce mai!