Per quanto davvero non possiamo più chiedere nulla alle nostre ragazze, capaci di farci vivere le emozioni della vittoria di uno slam, di sconfiggere la numero 1 forse di sempre, di accedere alla Finals di Singapore e tanto, davvero tanto, altro c’è qualcosa che non sono riuscite a fare. Ma non crediate sia una cosa semplice, perché pochi ci sono riusciti. Pensate che l’ultimo degli uomini fu Rod Laver e che neanche il magnifico Djokovic si è avvicinato all’agognata meta. Ormai avrete capito che stiamo parlando del Grande Slam, vero graal di tutti quelli che prendono in mano una racchetta. Eppure c’era un italiano, anzi: un’italiana che da qualche anno aveva messo nel mirino l’obiettivo del grande Slam. Era anche riuscita ad avvicinarsi alla meta agognata, e a New York aveva accompagnato le imprese di Pennetta e Vinci con italico orgoglio.
In questi tempi di crisi non possiamo dunque che essere lieti del fatto che, pur tra mille difficoltà, l’imprenditoria italiana riesca a piazzare qualche ottimo colpo. La Lavazza ha annunciato oggi a Melbourne che per 3 anni sarà il caffè ufficiale dell’Australian Open. L’azienda italiana diventa così l’unico brand di food and beverage al mondo a essere partner di tutti e quattro i tornei del Grande Slam: Wimbledon, Roland Garros e US Open, oltre al torneo australiano. E come il miglior Djokovic non tralascia certo i Master 1000 come Indian Wells o Rogers Cup. Negli ultimi cinque anni la pausa caffè si è affermata addirittura a Wimbledon, nella patria del tè, diventando un “rito”, un momento di socialità al pari delle tradizionali fragole con panna.
Grande, naturalmente, la soddisfazione di Giuseppe Lavazza, Vice Presidente del gruppo che ha spiegato come tutto questo faccia parte di una strategia più ampia che mira all’allargamento del mercato ad aree chiave. Non solo l’ATP prova ad espandersi nel mercato asiatico, insomma, anche se si parla di un marchio che ha 120 anni e che in Australia è presente da almeno 30.
Durante gli Australian Open – che si svolgeranno dal 18 al 31 gennaio 2016 sui campi della Rod Laver Arena a Melbourne – spettatori, atleti, addetti ai lavori, stampa internazionale familiarizzeranno con il marchio italiano. E non è impossibile che si replichino simpatici siparietti, come quello di Wimbledon 2014 con Toni Nadal e Judy Murray. E chissà che qualcuno non segua l’esempio di Caroline Wozniacki.
Photogallery US Open (stand Lavazza)