Oggi la tua prima non è stata molto buona; non eri tu in buona condizione o Novak stava trasmettendo troppa pressione al tuo gioco?
Un po’ di entrambi. Oggi non ho messo neanche una prima e questo ovviamente è anche dovuto alla pressione di ricevere una buona risposta. Non credo di aver giocato male, ho fatto buoni punti ma il mio servizio è stata la chiave. In entrambi i set ho perso il mio primo game e questo mi ha messo pressione nel rientrare in corsa. Anche lui ha giocato un tennis incredibile, mi vergogno del punteggio ma ho ancora due match da giocare.
Hai sentito in qualche momento di avere possibilità di vittoria? Seconda domanda, hai battuto Djokovic in passato, sta giocando ad un livello diverso rispetto allo scorso anno o a pochi mesi fa?
Sì, oggi non ho potuto fare niente, è stata anche colpa mia perché non mettevo la prima e lui attaccava sulla seconda, io mi difendevo tutto il tempo. Anche lui aveva una grande difesa e mi faceva correre da un lato all’altro. Non credo di aver avuto chance oggi. Ma considerando i colpi ho giocato un buon tennis.
Dopo due anni di lavoro con Michael Chang, cosa ha portato al tuo gioco?
Credo di essere migliorato in tutto, ho più fiducia e il mio tennis è più aggressivo, uso più il dritto e mi faccio avanti. Anche mentalmente mi sento più forte e sono felice di lavorare con lui.
Fisicamente sei al 100%? La superficie è la stessa dello stesso anno e di Parigi di due settimane fa?
Non mi sono allenato molto in questi giorni. Credo che la superficie sia la stessa, a Parigi forse era un po’ più lenta ma è molto difficile chiudere un punto qui, soprattutto contro dei grandi difensori come Novak.
Una domanda sulle Olimpiadi, come ti stai preparando per Rio e poi per Tokyo nel 2020?
Sì, è eccitante, soprattutto in Giappone dove sarà tra 5 anni e io ne avrò 30 dunque avrò più esperienza. Se farò del mio meglio, fisicamente diventerò più forte; non vedo l’ora di giocare le Olimpiadi a Tokyo.
Traduzione di Paolo Di Lorito