Finisce l’avventura londinese della coppia azzurra formata da Fabio Fognini e Simone Bolelli, che nonostante la sconfitta entrano nella storia vincendo un match alle ATP World Tour Finals.
Alcune dichiarazioni e l’audio dell’intervista:
Bolelli: Ci sono sia la soddisfazione di essersi qualificati per il Masters, sia il rammarico per aver mancato le qualificazioni alla semifinale per via di quel SuperTiebreak e di quella palla steccata (di Peers) sul 7-6 per noi che ci sogneremo per chissà quanto.
Fognini: L’anno prossimo ci dedicheremo al singolo, poi se vincessimo di nuovo in Australia aggiusteremo i programmi. Teniamo molto alle Olimpiadi. Io per come avevo cominciato sono contento di essermi ripreso e di aver chiuso a ridosso della ventesima posizione per il terzo anno.
Bolelli: I migliori ricordi di quest’annata come doppista non sono legtai ad aver battuto qualche coppia in particolare…ma sono il giorno della vittoria a Melbourne e le due partite vinte in Davis ad Astana e in Russia. Forse la coppia più forte che abbiamo battuto è stata Dodig/Melo ad Indian Wells.
Fognini: Non ci sta che i Bryan perdessero a quel modo il primo giorno. Loro sono i più forti, e si sono trovati a gicare il match decisivo contro noi. Se mi chiedono di giocare il misto a Rio lo gioco, in Davis ho giocato sempre, tre giorni di fila.
Bolelli: Punto a migliroare il mio best ranking, n. 36, sono molto più forte di 6/7 anni fa. Il traguardo dei top 10 è lontano, quello dei top 30 è accessibilissimo.
Fognini: Ho visto Nadal molto migliorato. Qui risultati strani, in alcuni match qualcuno ha un po’ mollato, Wawrinka con Nadal nel secondo set, Nishikori con Djokovic, Djokovic nel secondo con Federer…
Ho visto Djokovic, con il quale sono più amico, e gli ho detto: “Tanto lo so che lo ribecchi…la finale è Djokovic-Federer!”