Annuncio inaspettato, quello apparso sulla pagina Facebook di Roger Federer: il campione di Basilea ha infatti comunicato l’interruzione della collaborazione con Stefan Edberg, iniziata nel 2014. Contestualmente, Federer ha introdotto nel suo team Ivan Ljubicic, che affiancherà Severin Luthi, capitano di Davis della Svizzera e grande amico di Federer.
Questo il testo del post: “Dopo due anni ricchi di successi, desidero ringraziare Stefan Edberg, idolo della mia infanzia, per essere stato parte della mia squadra. È stato un sogno che si è avverato. Sebbene avessimo pensato ad una collaborazione limitata al 2014, Stefan è stato grande ed ha accettato di estendere il nostro rapporto fino alla fine di quest’anno, ed io l’ho apprezzato molto. Mi ha insegnato molto, e la sua influenza sul mio gioco resterà viva; sarà sempre parte del mio team. Severin Luthi, con cui lavoro dal 2008, continuerà ad essere il mio coach, e a lui si unirà Ivan Ljubicic. Sia Daniel Troxler, il mio fisioterapista, che Pierre Paganini, il mio storico preparatore atletico, rimarranno parte del mio staff tecnico”.
Così Edberg ha motivato la decisone: “Roger e io abbiamo passato due anni splendidi insieme. Quando mi ha contattato alla fine del 2013, mi sono impegnato a lavorare con lui per solo un anno. Fin dall’inizio è stato chiaro che sarebbe stata un collaborazione speciale, fianco a fianco del miglior ambasciatore del tennis della storia. Inoltre era eccitante per me essere di nuovo sul tour e vedere come questo sport abbia fatto così tanti progressi. La qualità del tennis non è mai stata così alta come oggi. Dopo un incredibile 2014, ho deciso di continuare per un altro anno, ma con la precisa intenzione che sarebbe stato l’ultimo, dato il dispendio di tempo. Penso che Roger abbia ancora molto da dare al tennis e che si ancora capace di vincere dei grandi tornei. Spero di riuscire a vedere Roger giocare in alcuni tornei nel 2016″
Nota di UBS: E’ vero che Stefan e Roger avevano preso accordi soltanto per il 2014, poi rinnovati nel 2015. Però è questa comunque una notizia abbastanza inattesa, perchè Stefan aveva dato gran serenità a Roger, lo aveva stimolato ad attaccare di più, forse l’ormai celeberrimo SABR “inventato” nell’estate americana aveva avuto nello svedese un discreto ispiratore. Non avendo notiziedi prima mano, sospetto che Stefan ne avesse abbastanza di viaggiare. Penso che sia stato più lui, Stefan, a stufarsi piuttosto che Roger, tipo abitudinario come pochi e poco propenso ai cambiamenti. Nè, conoscendo il buon carattere di Stefan, e quello di Roger, posso immaginare che ci siano stati motivi di contrasto, o tantomeno liti. Questioni di soldi credo nemmeno. Roger ha guadagnato talmente tanto che, a meno che abbia messo bocca Mirka, non farebbe mai una questione di stipendio. Nè Stefan mi pare tipo da chiedere aumenti spropositati. Anche lui non ha certo bisogno (come magari invece poteva avere Boris Becker) di finanziamenti eccessivi.
Adesso Ljubicic cosa potrà inventarsi di nuovo? Come potrà aiutare Roger Federer a restare sugli straordinari livelli di questo 2015? Sicuramente, anche se Riccardo Piatti resterà al fianco di Raonic, Ljubo chiederà qualche consiglio a chi è più coach di lui, anche se non ha avuto le stesse esperienze di lui, ex n.3 del mondo e vincitore di una Coppa Davis nel 2005 quando aveva vinto tutti gli incontri salvo uno, proprio nella finale di Bratislava in cui fu sorpreso da Hrbaty. Per Ljubicic è certo un incarico di grandissimo prestigio. Se ne gioverà anche Sky che avrà informazioni di prima mano dal suo prestigioso collaboratore. Chissà se quando Ivan ha annunciato di lasciare Milos Raonic lo ha fatto perchè sapeva già di questa ipotesi. In bocca al lupo a Ivan e naturalmente a Roger. il 2016 è un anno importante per Roger che aveva fissato a dopo le Olimpiadi di Rio 2016 il suo primo immancabile traguardo. Può anche essere che Stefan abbia fatto i suoi calcoli e pensato che molto più di quello che aveva ottenuto collaborando con questo stupefacente trentaquattrenne sulla via dei 35, forse non fosse possibile fare. E magari ha preferito chiudere quando Roger era certamente ancora sulla cresat dell’onda, da n.3 del mondo anche se negli occhi e nella mente di molti è il n.2, e per alcuni – cioè quelli che comprano i biglietti degli spettacoli tennistici – addirittura il n.1