Andreas Seppi batte Roger Federer all’undicesimo tentativo approdando al quarto turno degli Australian Open. È stata una partita vibrante e piena di emozioni che Andreas ha vinto con merito.
A. Seppi b. [2] R. Federer 6-4 7-6 4-6 7-6 (da Melbourne, Giulio Gasparin)
È stato un Roger Federer partito sicuramente con il piede sbagliato quello che è sceso in campo contro un eroico Andreas Seppi, che ha giocato la miglior partita in carriera per interrompere una striscia lunga 10 anni in cui il campione elvetico non aveva mai perso in Australia prima delle semifinali. I segnali di una possibile sorpresa erano arrivati già ad inizio di primo set, quando dopo i primi otto giochi, con il punteggio in parità, l’altoatesino non aveva ancora concesso alcuna palla break, dettando costantemente il proprio ritmo da fondo sia di dritto che di rovescio. Al contrario, il numero 2 del mondo aveva già annullato un break point, spesso costretto sulla difensiva, soprattutto con un rovescio lontano dai giorni migliori. Con un game che ha lasciato di stucco il numeroso pubblico di questo fresco pomeriggio australiano sulla Rod Laver Arena, Seppi ha trovato il primo break dell’incontro senza lasciare alcun punto al 17-volte vincitore slam. Chiamato a chiudere il primo parziale, all’azzurro non è tremato il braccio e, pur soffrendo l’ovvia reazione dello svizzero, ha chiuso il set salvando tre quanto mai delicate palle break.
Il secondo set è stato un rollercoaster di emozioni: l’azzurro ha strappato per primo il servizio al proprio avversario nel terzo gioco, ma poi ha subito il ritorno di fiamma del campione ferito. Federer ha conquistato il contro break immediatamente. Come successo nel primo parziale, il bolzanino ha trovato un break nel nono gioco, questa volta complice una scelta scriteriata dell’elvetico, che sul vantaggio azzurro ha lasciato sfilare un pallonetto di dritto in corsa di Seppi atterrato sulla riga. Questa volta, però, l’altoatesino ha esitato nel momento di chiudere, risultando troppo passivo in un game così importante, dopo una dimostrazione di gioco a tutto campo fenomenale fino a quel momento. Così, con l’aiuto di un nastro rossocrociato, che ha trasformato in vincente un dritto di Federer, questi ha trovato un break inaspettato per riportare il set in parità sul 5-5. I due hanno poi tenuto i propri turni di battuta, arrivando ad un inevitabile tiebreak. Questa volta è stato il numero due del mondo a portarsi in vantaggio, complice un dritto in rete di Seppi. Dal 4-1 in proprio favore però, l’elvetico si è visto pericolosamente riavvicinare e, con l’ennesimo dritto sbagliato (saranno 28 a fine match gli errori con questo fondamentale) ha restituito il minibreak preso ad inizio del tiebreak. A quel punto l’azzurro ha trovato il coraggio di prendere l’iniziativa e dopo aver pareggiato i conti sul 5-5 con una pregevole volée di dritto, ha passato il campione svizzero per andare 6-5 e poi forzato il suo errore sulla palla set, sulla quale Federer aveva provato un’altra discesa a rete. Così Seppi, che nei 10 precedenti non solo non aveva mai vinto con Federer, ma aveva conquistato solamente un set dei 21 disputati, si è trovato avanti di due set, ironicamente con lo stesso punteggio, 6-4 7-6(5), con cui si era trovato avanti contro Novak Djokovic quando vi perse al quinto set al Roland Garros del 2012.
Un inevitabile calo dell’azzurro, sicuramente dovuto anche alla situazione difficile da gestire mentalmente, è costato il terzo set, in cui per la prima volta dall’inizio dell’incontro il tennista di Bolzano ha chiuso il parziale con più errori che vincenti. Dopo aver salvato una palla break nel game di apertura, Seppi ha ceduto il servizio due game più tardi, decidendo le sorti di quel terzo set, in cui, da lì in avanti, nessuno dei due tennisti ha più concesso chance sul proprio servizio.
Perso il parziale per 6 giochi a 4, l’altoatesino ha anche dovuto annullare una delicatissima palla break nel game di apertura del quarto parziale, ma da lì in avanti, è stato nuovamente il servizio a dettare l’andamento del set. Con nessuna palla break concessa da ambo le parti, Seppi ha mostrato tutto il suo coraggio nell’11° gioco, sul punteggio di 5-5, dopo aver perso un estenuante scambio di 24 colpi, il più lungo del match. In molti si sarebbero potuti aspettare il crollo mentale dell’italiano, che in carriera aveva battuto solamente un altro top 3, Rafael Nadal a Rotterdam nel lontano 2008, e invece così non è stato. Con due ace nel game, dopo averne messo a segno solamente uno fino a quel momento, ha quantomeno forzato il parziale ad un altro tiebreak, puntualmente arrivato poco più tardi.
Ed è stato sul quel terreno che l’azzurro ha compiuto il miracolo, quello riuscito solamente a Filippo Volandri sulla terra di Roma prima d’ora, quello di battere il tennista più titolato in attività. Dopo aver aperto il tiebreak con uno scambio di minibreak, Federer si è portato avanti nel punteggio, salvo commettere un doppio fallo, il nono dell’incontro, per cambiare campo sul 3-3. Quattro punti più tardi, sul 5-5 Seppi si è inventato due prodezze da campione per cogliere la vittoria più prestigiosa della sua carriera e, forse, la più bella di un italiano al maschile in uno Slam da tanti anni a questa parte. Con un sorprendente dritto a sventaglio ha trovato il minibreak che gli ha dato la possibilità di servire sul primo, ed eventualmente unico, match point, su cui ha trovato un passante in corsa di dritto che ha pietrificato Federer e fatto esplodere la Rod Laver Arena in un boato di approvazione per un’impresa fenomenale da parte del tennista azzurro. Questa sera si deciderà l’avversario che Seppi dovrà affrontare per provare a raggiungere il primo quarto di finale slam della sua carriera, si tratterà del vincente del match tra Malek Jaziri e l’idolo di casa Nick Kyrgios.
L’intervista a Massimo Sartori, coach di Seppi, al termine della partita:
Seppi in inglese dopo la vittoria:
Seppi: “Non penso di aver giocato mai così bene per tutto un match”:
Federer in inglese:
Il secondo miracolo di Andreas Seppi Federer dopo 11 semifinali il ko (da Melbourne, il commento di Ubaldo Scanagatta)
Quante volte abbiamo detto “Mai una gioia” dopo che un tennista italiano aveva sfiorato la grande impresa e poi gli era sfumata fra le corde della sua racchetta. Anche quella volte che Andreas Seppi era stato avanti due set, e proprio per 64 76 contro Djokovic al Roland Garros. Ma stavolta la grande gioia è arrivata. Una prestazione straordinaria di Andreas, ed una sottotono di Roger Federer, che peraltro Simone Bolelli l’altro giorno aveva segnalato non essergli parso irresistibile fino a quando lo aveva messo sotto nel primo set e fino a metà del secondo, ci danno al tennis italiano uno dei più grossi exploit di sempre. Seppi batte il n.2 del mondo, che aveva vinto il torneo di Brisbane ed era annunciato in grande forma dopo un ottimo finale d’anno. Ed è la sua seocnda vittoria in assoluto su un top-10, dopo quella su Rafa Nadal a Rotterdam anni addietro.
Roger Federer non perdeva al terzo turno dell’Australian dal 2001. E aveva raggiunto 11 semifinali consecutive.
Si dirà, da parte dei soliti “cercatori del pelo nell’uovo” che Federer non ha giocato come sapeva e poteva, e può anche essere anche se a 33 anni e mezzo le giornate storte possono esserci, ma io non avevo mai visto Andreas Seppi giocare così bene di dritto. Ché poi un passante di dritto sia quello che alla fine ha deciso il match è quasi il sigillo a questa partita che Andreas e i suoi fans non dimenticheranno mai. Né lui, di certo. Di solito Andreas ha bisogno di 15 breakpoint per concretizzarne 2 o 3. Oggi ne ha conquistati 5 e ne ha fatti 3, l’80 per cento.E un numero di vincenti vicino a quelli di Federer, 50 contro 57 dello svizzero anche testimonia il coraggio con cui ha giocato Andreas oggi. Due volte si è concesso perfino il serve&volley! Insomma è stato un altro Seppi. E Dio voglia che lo si riveda anche al prossimo turno, negli ottavi, contro l’austtaliano Kyrgios o il tunisino Jaziri. “Giocare di nuovo sul centrale e contro tutti voi mi piacerebbe“ ha detto Andreas con un sorriso al microfono di Jim Courier, dopo che tutto il pubblico naturalmente aveva tifato per Roger Federer. E probabilmente non più di come tiferebbe per Nikki Kyrgios.
Contro Kyrgios Seppi ha perso all’ultimo US Open, ma contro Chardy aveva perso qui, e contro Federer aveva perso 10 volte di fila vincendo un solo set contro 21. Insomma, mai vendere la pelle del Seppi, prima di averlo abbattuto.
Devo dire la verità: questo exploit di Seppi contro Federer all’Australian Open nemmeno il mago Ubaldo lo aveva previsto. Anzi, se stamattina mi avessero detto che un italiano avrebbe vinto oggi dei due in programma, avrei pensato a Sara Errani contro la Wickmayer e davvero non a Andreas Seppi. Beh Andreas negli Slam ha avuto una buona annata due anni fa quando centrò 3 ottavi di finale, ma poi non è mai riuscito ad arrivare ai quarti. A questo punto perchè non potrebbe succedere questa volta? In fondo sia Kyrgios che Jaziri sono battibilissimi.