Lo abbiamo rifatto, e ci è piaciuto un sacco. A distanza di qualche anno siamo tornati a colpire in maniera agile e silenziosa, sorta di “UbiLeaks”, entrando furtivamente in possesso delle letterine inviate dai giocatori del circuito ATP a Santa Claus, alias Babbo Natale.
Una missione (quasi) impossibile per un manipolo di spauriti giornalisti, che ha richiesto arte dello spionaggio, dedizione e sprezzo del pericolo. E soprattutto il noleggio di un costoso Stealth, l’aereo invisibile, per intercettare in giro per il mondo i palloncini con attaccate le letterine. Ci siamo giocati l’intero budget 2016 e adesso Ubaldo dovrà fare i salti mortali per organizzare la trasferta in Australia…
E allora ve ne rendiamo conto, specificando che – giurin giurello! – una volta lette, abbiamo richiuso le missive per far sì che giungessero al Polo Nord (o a Los Angeles: secondo alcuni cospirazionisti Santa Claus vivrebbe lì, da sua cugina, a Santa Monica) in tempo per essere evase.
Cominciamo, riportando – da cronisti integerrimi quali siamo – il testo integrale di ogni singola letterina. Buona lettura.
“Caro Santa, per il 2016 faccio un copia-incolla della lettera dello scorso anno. Ma ti devo tirare le orecchie: non mi hai portato tutto ciò che avevo chiesto, anzi hai dimenticato la cosa cui tenevo di più. Sei proprio uno svizzero. E visto che non mi accontento mai, rilancio: non Slam ma Golden Slam. Fai il bravo o nel giro di due anni il tuo posto lo prendo io”.
firmato Novak Djokovic
“Egregio dott. Santa Claus, non so come ringraziarla. Mi ha fatto arrivare ancora in finale a Wimbledon, è stato fantastico. Peccato per il virus intestinale che le avevo chiesto di fare avere a quell’altro giusto per il 12 luglio. Pazienza. Per Natale vorrei una medaglia, possibilmente la più preziosa. E le prometto che non farò più crescere la barba, lo so, alle Finals in tanti mi hanno scambiato per lei. Non era mia intenzione offenderla, anche se l’età è più o meno la stessa. Ps: con i gemelli ho finito, no? Cordiali saluti”.
firmato Roger “The King” Federer
“Well done, dear Santa. Te l’avevo chiesto per gioco, perché siccome non ho mai creduto alla tua esistenza volevo metterti alla prova. Invece l’hai fatto, complimenti. Una Davis alla Gran Bretagna: ora so davvero che esisti! Immaginando l’enorme sforzo che hai fatto, quest’anno mi accontento: porta una Xbox One per il mio piccolo, così intanto che cresce ci gioco io… Tanto alla domenica di solito sono libero”.
firmato Andy Murray
“Hola Babbo, come stai? L’altra volta non ci siamo proprio capiti, forse mi hai equivocato. Scrivendo «non vorrei più fare tutta quella fatica durante i miei match» intendevo che avrei voluto avere incontri un po’ più agevoli per arrivare in fondo ai tornei. Invece mi hai tolto la “garra” e ho perso tante partite che prima vincevo. Zio Toni è incazzato di bestia, se ti trova ti gonfia come un cotechino… Facciamo così: quest’anno per NaDale vorrei quel paio di bicipiti vecchio stile, tipo 2008… ne hai ancora? Sarebbe bello. Vamos!”.
firmato Rafael Nadal
“Salve. Per Natale quest’anno vorrei poter continuare a mangiare i miei amati snack e merendine senza mettere su quei chili di troppo… che poi per smaltirli sono obbligato per forza ad arrivare in fondo ai tornei, e alcuni colleghi tipo Nole si incazzano”.
firmato Stan Wawrinka
“Per il decimo anno consecutivo, con immutata stima e fiducia, vorrei questo: nella seconda settimana di uno Slam a tua scelta, convoca a sorpresa Nole, Roger, Rafa, Andy e Stan e di’ loro che devono volare subito a Stoccolma per ritirare il Nobel per la pace. Magari, già che ci sei, anche Marin, Kei e Milos. Al resto ci penso io. Forse”.
firmato Thomas Berdych
“Illustrissimo señor Santa, vada pure per la solita vagonata di scarpe da tennis. Ne consumo talmente tante che il mio sponsor non me le fornisce più. E un tapis roulant nuovo per allenarmi anche mentre dormo, ma silenzioso: mia moglie lo trova insopportabile”.
firmato David Ferrer
“Bella zzzio, come ti butta? Quest’anno la lista è un po’ lunga: un Master 1000, una finale Slam, un biglietto per il concerto degli AC/DC, una Bugatti EB110 nero cromato, una Playstation 5 se ce l’hai già, una serata con Donna Vekic ma non dirlo a Kok, un ruolo nel prossimo Star Wars 8 che non sia Chewbecca. Ci si becca”.
firmato Nick Kyrgios
“Ciao Nat, grazie mille ma c’era un errore nella lettera dello scorso anno. «Felicità con Flavia e uno Slam» voleva dire che avrei dovuto vincerlo io… comunque fa niente, colpa mia. Va bene lo stesso. Io guardo sempre avanti con orgoglio. Te la riscrivo uguale, tanto Flavia non gioca più!”
firmato Fabio Fognini
“Caro Babbo Natale, ti avevo chiesto di eliminare tutti i miei difetti e hai portato via Masha e l’Orso Rasheed… se ti chiedo di portarmi qualcosa di “pesante” cosa fai? Mi recapiti Serena e Lendl??? Vada per il campo un po’ più corto, se riesci. Con simpatia”.
firmato Grigor Dimitrov
“CaXXo, quest’anno proprio no. Non mi è andato giù quello che hai fatto. Guarda dove sono in classifica! Facciamo così: prendi pure tutte le tue cose dall’ufficio e lascia il resto alla segretaria. Il 26 passo io a firmare, ti faremo avere a breve il TFR”.
firmato Ernests Gulbis
“Pim pum pam, trallallero trallallà. Se un manuale di tattica mi porterai, qualcosa vincere tu mi farai”.
firmato Alex Dolgopolov
“Incredibile come io non sia ancora nei primi dieci al mondo. Pazzesco. E visto quanto ti ho scritto da bambino, credo che tu abbia delle grosse responsabilità. O rimedi nel 2016 o ti metto le mani addosso”.
firmato Bernard Tomic
“Caro Babbo, ce l’ha detto l’ATP e noi prendiamo sempre sul serio quello che dicono. Abbiamo sperimentato questa lettera collettiva e te la inviamo fiduciosi: come regalo vorremmo che tu facessi magicamente sparire tutti i trentenni dal circuito, stile “The Leftovers”. Così anche noi potremmo passare gli ottavi di finale nei tornei che contano. Grazie”.
firmato I nati dal 1995 al 1998
“Dear Mr. Claus, we wish to have Pete and André again, better when they were at twenty… But not long hair, thank you”.
firmato USTA