[3] V. Troicki b. [2] G. Dimitrov 2-6 6-1 7-6(7)
Dopo una lotta estenuante, Troicki batte 2-6 6-1 7-6(7) il bulgaro Dimitrov e si conferma campione a Sidney. Un match dai due volti per il serbo, che dopo un primo parziale molto negativo, è salito di livello ed ha approfittato del calo del suo avversario. Nel tie break Victor ha chiuso con un passante di rovescio in spaccata che ha lasciato fermo il “povero” Dimitrov, che ha molto da recriminare sulle occasioni mancate. Il precedente di pochi giorni fa a Brisbane era stato molto combattuto (con il bulgaro sotto di un set e di un break) e questa finale non è stata da meno, ma stavolta Troicki ha tenuto meglio nei momenti decisivi e non si è demoralizzato una volta che ha fallito la chance di servire per il match.
Grigor ha un inizio folgorante che gli procura immediatamente il 2-0, già dai primi punti l’ex n.8 del mondo si dimostra in “palla”, infatti è subito propositivo e mette alle corde il serbo, che da fondo campo è decisamente falloso. Dopo aver conquistato il vantaggio, Dimitrov non rallenta, anzi tiene sempre il pallino del gioco e costringe all’errore il suo avversario, che perde nuovamente il servizio nel sesto gioco (drop shot comodo che invece si insacca in rete). Il primo parziale scivola velocemente sul 6-2, con Dimitrov sempre più padrone della scena.
Ciò che ancora manca a Grigor è la costanza di rendimento, infatti commette tre doppi falli nel suo primo gioco del secondo set e permette al suo avversario di fare corsa di testa. Un “down” mentale che riporta in partita un Troicki, che, fino a quel momento, era spaesato e senza un piano di gioco convincente. Il bulgaro ha immediatamente la chance di controbreak, Troicki annulla, con la partecipazione determinante del suo avversario, le prime due occasioni, ma alla terza capitola in seguito ad un errore (l’ennesimo di diritto). Ma tutta la precisione e la concentrazione che il bulgaro aveva messo in campo nel primo parziale, vinto nettamente, sembrano svanite di colpo, perché Dimitrov sbaglia troppo e perde nuovamente il servizio in seguito a qualche svarione. Il secondo set è un monologo del tennista serbo, che capisce che il suo avversario è in difficoltà e spinge alla prima occasione utile. La confusione ed il calo fisico di Dimitrov sono evidenti, infatti il bulgaro scompare dal campo e perde il set con un netto 6-1.
La pausa mette chiarezza nella testa dell’ex top ten, che torna centrato ed anche due chance di break, ma il serbo respinge gli assalti e riesce ad evitare la minaccia. Ora è tutto molto in bilico, gli errori da entrambe le parti arrivano copiosi, Dimitrov “spancia” molto con il rovescio, perché arriva in ritardo sulla palla e la coordinazione ne risente. Sul 1-1 30-30 arriva il colpo del match, perché Dimitrov spinge con il diritto e cerca la rete, Troicki esegue un passante lungolinea di rovescio praticamente perfetto, ma il bulgaro in spaccata trova una volèe in allungo difficilissima, che “muore” dall’altra parte della rete nell’incredulità di tutti. Questo colpo ridà spinta a Grigor, che ha 3 opportunità di passare in vantaggio nel set decisivo, ma Troicki risolve la questione con il servizio. L’equilibrio regna sovrano, ora tocca al serbo avere palla break, ma anche stavolta Dimitrov si salva con il rotto della cuffia. Lo sprint finale sembra premiare il campione uscente di Sydney che strappa il servizio a Dimitrov sul 4-4, ma il bulgaro mette insieme un turno di risposta perfetto e riporta la situazione sul 5 a 5.
Il match volge al naturale tiebreak, in cui Dimitrov parte male e si trova sotto 3 a 1, ma ancora una volta ha la giusta reazione e va sul 4 a 4. Ora si gioca punto a punto, nessuno dei due arretra e si arriva al primo match point per il serbo, che l’ex top ten neutralizza. Anche il bulgaro si conquista il match point, ma Victor ha la freddezza di servire bene ed agguanta il 7 a 7. Troicki chiude i conti al sedicesimo punto, infatti trova un passante in allungo e da posizione defilata che diventa letale. Dimitrov mastica amaro perché perde un incontro alla sua portata, ma il serbo ha avuto il merito di resistere nel momento migliore del suo avversario e di mettere la giusta grinta nella fase finale.