Con oggi sono 600 vittorie in carriera. È un traguardo difficile da realizzare?
Non molto (ride). Ho dovuto affrontare cose più difficili, ma credo che sia un traguardo di cui andare fiera. Gioco da molti anni e quando sono in campo non faccio caso a questi “numeri”, fino a quando il match non è finito e qualcuno me li ricorda. Insomma, sapere quante partite ho vinto nella mia carriera non è un chiodo fisso, ma sono felice di averlo fatto.
Dovresti ricordare bene la tua prima vittoria, suppongo.
È stato a Palm Springs?
Sì, è stato molto tempo fa.
Bene (ride). Contro Samantha Reeves? Me lo ricordo bene perché dopo ero stata letteralmente annientata da Monica Seles.
Ti sei mai detta “Oddio, sono davvero tanti anni che faccio questo mestiere”?
Sì, certo. Sono tanti anni, è un dato di fatto. Ma in questo momento non c’è nient’altro che vorrei fare più di questo. Credo che se pensassi che sono ormai troppi anni che sono nel circuito, potrebbe sembrarmi tutto un po’ pesante, come se non avessi più motivazioni. Invece, devi sempre trovare nuove inspirazioni, prefissarti nuovi obiettivi, trovare nuovi scopi che ti carichino la mattina.
Con la vittoria di oggi approdi alla seconda settimana. Come pensi sia andata questa settimana in generale?
Non mi piace giudicare l’andamento di ogni settimana. Penso ad un match alla volta. Per come ho gestito l’incontro di oggi, penso di aver fatto un buon lavoro fino ad adesso. Anche se oggi in alcuni tratti del secondo set mi sono lasciata andare, credo di aver avuto l’atteggiamento giusto nel terzo parziale per portare a casa la partita. Se continuo così, credo di avere buone possibilità di avanzare nel torneo.
La tua prossima avversaria sarà Belinda Bencic. Cosa ne pensi?
È una tennista incredibile. È la “nuova generazione” che ha già fatto sentire la propria presenza l’anno scorso, battendo tante top players. Sarà un quarto turno difficile. Non ci siamo mai incontrate prima, ma sono sicura che giocheremo una contro l’altra per molto tempo. È bello iniziare a farlo proprio qui.
Una domanda difficile. 600 vittorie. Se potessi cambiare uno o due match della tua carriera, quale o quali sarebbero?
Non mi piace cambiare le cose. Credo che ogni match, ogni situazione in generale vada come deve andare. Fa tutto parte del viaggio della vita di ognuno di noi.
Come lavori per trovare il giusto equilibrio nella tua carriera? Come ti hanno influenzata o guidata nel tuo “viaggio” il tuo team e le persone a te vicine nella vita di tutti i giorni?
Mio padre ha aperto le porte del mio sogno. Mia mamma mi ha guidata dal punto di vista culturale ed educativo. Ho ricevuto diversi insegnamenti da entrambi i miei genitori. Per quanto riguarda le persone che sono entrate ed uscite dalla mia vita ho imparato molto da tutti loro. Devo il mio successo a diversi team e allenatori. In questo momento nel mio team siamo molto legati l’uno all’altro. C’è un leader, ma ognuno contribuisce a suo modo.
Considerando da quanto tempo sei nel circuito, come fai a mantenerti inspirata ogni giorno?
Amo quello che faccio. Anche se adoro sedermi su una spiaggia a leggere un libro bevendo margaritas, dopo un po’ mi annoio. Mi rendo conto di quanto amo il tennis quando, dopo un paio di settimane fuori dal tour, a causa di qualche infortunio, torno in campo. È una bella sensazione. All’inizio mi sento un po’ arrugginita, ma colpire la palla e sentirla è meraviglioso. Questo è quello che mi piace fare e non esiste sensazione migliore.
C’è un video della reazione di Roger Federer al tiebreak del tuo match di oggi. Era nello spogliatoio aspettando che finisse il tuo match per scendere in campo a disputare il suo. Una reazione “animata” rispetto al fatto che l’incontro stesse andando per le lunghe. Come ci si sente quando aspetti di scendere in campo e il match precedente dura più del previsto?
Io sono piuttosto tranquilla a riguardo. Non guardo molto il match che precede il mio perché di solito mi alleno. È il mio coach a dirmi i punteggi. È ovvio che se l’incontro dura più del previsto devi iniziare e fermare il riscaldamento più di una volta. È l’unico inconveniente del tennis. Il più delle volte non hai una scaletta precisa, non sai mai precisamente a che ora scenderai in campo.
Traduzione di Yelena Apebe