Con i quarti di finale siamo ormai giunti alle fasi finali degli Australian Open, il primo appuntamento della stagione con i tornei del Grande Slam. Nella parte alta del tabellone femminile tutto o quasi è andato secondo previsione, con tre delle prime quattro teste di serie ancora in corsa e con la quinta (Suarez-Navarro) che ha preso il posto della quarta (Kvitova). Nella parte bassa invece non sono mancate le sorprese. Azarenka-Kerber sarà il quarto di finale di lusso, ma l’ultimo posto disponibile per la semifinale se lo contenderanno due autentiche outsider: Johanna Konta e Shuai Zhang. Conosciamole meglio.
Johanna Konta, nasce il 17 maggio 1991 a Sydney, in Australia, da una famiglia di origine ungherese. Per inseguire il suo sogno di diventare tennista professionista si trasferisce in Europa insieme alla famiglia, stabilendosi a Eastbourne, Inghilterra. La sua non è una carriera fulminante. Gioca principalmente nei tornei ITF fino a tutto il 2014, partecipando solo occasionalmente a quelli WTA. Nel frattempo, nel 2012, prende la cittadinanza britannica. Esordisce nel main draw di un torneo WTA a Copenaghen nel 2011, quando, dopo aver superato le qualificazioni, viene sconfitta al primo turno da Lucie Safarova. Ci riprova, sempre a Copenaghen, l’anno successivo, e ottiene la prima vittoria in un torneo WTA. Sconfigge nelle qualificazioni una giovanissima Gavrilova e nel main draw supera l’allora numero 38 al mondo Ksenia Pervak, grazie ad un ritiro dell’avversaria. Ottiene una wild card per Wimbledon ma non supera il primo turno, sconfitta da Christina McHale. Si mette in evidenza all’US Open dove, nell’ultimo turno di qualificazione, sconfigge Shuai Zhang e avanza fino al terzo turno del main draw superando prima Timea Babos, poi Olga Govortsova, entrambe in classifica tra le prime 70 al mondo. Nel 2013 non supera le qualificazioni né agli Australian Open né al Roland Garros. Non va molto meglio a Eastbourne e Wimbledon dove non supera il primo turno. Dopo aver vinto in estate due tornei ITF in Canada, torna a mettersi in mostra in un torneo WTA a Guangzhou (Canton), Cina, dove arriva fino ai quarti di finale venendo sconfitta da… Shuai Zhang! Nel 2014 si qualifica per Stoccarda, passa un turno sia a Nottingham che a Eastbourne, e a Wimbledon esce ancora una volta al primo turno per mano di Shuai Peng. Non ha maggior fortuna a Istanbul, allo US Open e a Quebec City. Il 2015 non inizia bene, ma dopo essersi qualificata per il Roland Garros (fuori però al primo turno), la sua stagione svolta con i tornei sull’erba. Raggiunge i quarti a Nottingham e poi a Eastbourne, dove sconfigge in sequenza Makarova e Muguruza, ma non è fortunata a Wimbledon dove pesca al primo turno Maria Sharapova. Il grande pubblico fa la sua conoscenza agli US Open, dove sconfigge Muguruza e arriva fino agli ottavi soccombendo a Petra Kvitova. Si fa notare anche nel Premier di Wuhan, dove sconfigge Azarenka e Halep prima di uscire sconfitta nei quarti contro Venus Williams. Dovesse sconfiggere nel prossimo incontro Shuai Zhang, raggiungerebbe per la prima volta in carriera la semifinale di un torneo del circuito maggiore WTA! Anche dovesse perdere, raggiungerebbe il suo best ranking, le proiezioni la danno prossima alle prime 30 (attualmente è numero 47).
E veniamo alla cinese Shuai Zhang. Nativa di Tianjin, ha compiuto 27 anni il 21 gennaio. Ha un passato più illustre di quello di Johanna Konta, avendo raggiunto nel 2014 la 30° posizione nella classifica WTA. Prima di questo Australian Open non aveva però mai vinto un incontro in un torneo del Grande Slam! Anche con un pizzico di fortuna, ne ha vinti quattro di fila. Fa il suo esordio nel main draw di tornei WTA nel 2006, ma perde al primo turno sia a Pechino che a Guangzhou. Nonostante si qualifichi varie volte tra il 2007 e il 2009 per il main draw di vari tornei WTA, anche del Grande Slam, deve aspettare Pechino 2009 per vincere il primo incontro, sconfiggendo Iveta Melzer. Ma al turno successivo batte addirittura l’allora numero 1 al mondo Dinara Safina, prima di venire sconfitta da Marion Bartoli. Nel 2010 deve aspettare un altro torneo cinese, Guangzhou, per vincere un’altro incontro del tabellone principale di un torneo WTA. E quando Shuai Zhang vince un incontro, poi ne vince facilmente altri. Così a Guangzhou raggiunge la semifinale e conquista i punti per entrare tra le prime 100 al mondo. Dal 2011 le sue vittorie nei tornei WTA si fanno più frequenti e nel 2013 approfitta dell’aria di casa e vince due tornei in Cina: l’International di Guangzhou e il 125K di Nanjing. Nel 2014 ottiene il primo grande risultato al di fuori della Cina, raggiungendo la semifinale prima ad Acapulco e poi a Kuala Lumpur. Grazie ad una terza semifinale, a Birmingham, si porta al 30° posto della classifica WTA. Da lì in poi inizierà però una rapida discesa che la porterà, dopo Roma, fuori dalle prime 100. Shuai Zhang rientrerà in ogni caso tra le prime 100 giocatrici al mondo dopo gli Australian Open e se dovesse vincere il prossimo incontro la rivedremo attorno al 40° posto, vicina al suo best ranking.
La possibilità di giocare una semifinale in un torneo del Grande Slam sembra per entrambe l’occasione della vita. Probabilmente lo è più per la cinese che per la britannica, perché Johanna Konta, giunta non più giovanissima a risultati importanti, pare avere il gioco e la convinzione per mantenersi ad alti livelli. Ma anche per lei un’altra semifinale in un torneo del Grande Slam non sarà facile raggiungerla. Nei testa a testa sono uno pari: Konta ha sconfitto Zhang nel 2012 nell’ultimo turno di qualificazione degli US Open; Zhang si è presa la rivincita a Guangzhou nel 2013. In bocca al lupo a entrambe.
Massimo Aceti