[7] A. Kerber b. J. Konta 7-5 6-2
Nella seconda semifinale Angelique Kerber batte in due set Johanna Konta e diventa la prima tennista tedesca a qualificarsi per l’atto conclusivo degli Australian Open dal 1996, quando a riuscirci fu Anke Huber. Una vittoria convincente, in cui la teutonica ha mostrato di essere, ormai, una giocatrice matura e più convinta dei propri mezzi. Kerber, dopo un inizio di torneo contratto (con la giapponese Doi, al primo turno, ha dovuto salvare match point) ha alzato il suo livello di gioco e la vittoria nei quarti contro Azarenka è stata la dimostrazione plastica della sua evoluzione tecnica. Sì perché la tedesca ora cerca di più il vincente con il diritto e non si limita ad un ruolo di difesa. Questo nuovo atteggiamento tattico ha praticamente dato una svolta alla carriera della n.7 del seeding, che dal torneo di Charleston dello scorso anno, è diventata più aggressiva e cerca di chiudere lo scambio con più rapidità. Da quella vittoria nel torneo americano Kerber é riuscita a vincere 5 tornei ( su tutte le superfici) ed a raggiungere nuovamente la qualificazione nel Master di fine anno.
Il match é stato a senso unico, anche perché la britannica Konta ha avuto un inizio contratto, perdendo il servizio in apertura e commettendo molti errori gratuiti. L’emozione della semifinale si è fatta sentire su entrambe, ma Kerber é più esperta e più abituata a giocare partite di questo livello, infatti per Angelique questa di Melbourne era la terza semifinale Slam, dopo Us Open del 2011 ( contro Stosur) e di Wimbledon 2012 (contro Radwanska).
Kerber ha avuto un momento di difficoltà nella parte centrale del primo set, quando avanti di due break, si é fatta prendere dal panico (praticamente quello che é successo contro Azarenka) ed ha permesso alla britannica di ritornare in partita e di mettere la testa avanti nel punteggio. Konta ora comanda gli scambi e sembra sul punto di poter essere lei a prendersi la scena. La pressione blocca, invece, le gambe della favorita tedesca che é consapevole di giocare il match che può cambiare la sua carriera e che in caso di sconfitta sarebbe piombata in un incubo che l’avrebbe tormentata per mesi.
Sul 5-5 arriva il game della svolta, perché Johanna si scompone e “regala” praticamente il game che porta la tedesca a servire per il primo set. Angelique fa un lungo respiro prima di lanciare la palla in aria ed eseguire il primo servizio, la tensione emotiva si scioglie ed inizia a giocare a braccio libero. Chiuso il primo parziale sul 7-5 la n.7 del seeding trova fiducia e controlla le operazioni anche nel secondo set, che diventa un esercizio di stile per lei.
Konta, che ha un gioco piatto e convincente, non può nulla contro la solidità e la maggior freschezza atletica della tedesca che con un urlo liberatorio vince sul definitivo 6-2 e con questo risultato da lunedì sarà la n.4 del mondo (best ranking).
La favola della britannica Konta, che ha giocato comunque un torneo fantastico, cozza contro il muro di gomma della tedesca, che ha saputo tenere a bada gli spettri ed a tenere sotto controllo l’emotività che spesso condiziona le sue partita. Johanna con questa semifinale raggiunge il suo best ranking ( entrerà nella top 30) ma ha soprattutto dimostrato di poter giocare a livelli molto alti. Angelique contro la “regina” Williams, che é avanti 5-1 nei precedenti, non avrà nulla da perdere ma non potrà in alcun modo avere cali e soprattutto dovrà resistere alle accelerazioni dell’americana, che contro Radwanska ha tenuto un ritmo altissimo