Il prossimo week, Sabato 6 e Domenica 7 Febbraio, scatterà il primo turno della Federation Cup 2016. La Russia, finalista sconfitta lo scorso anno contro la Repubblica Ceca, è chiamata a un agevole turno casalingo contro l’Olanda, che annovera tra le prime cento giocatrici del mondo la sola Kiki Bertens, n.95 del ranking. Maria Sharapova ha assoluto bisogno di prendere parte alla sfida, dato che le manca un turno di presenza nella selezione del suo paese per avere diritto a partecipare alle Olimpiadi di Rio de Janeiro ad Agosto. In settimana, appena prima delle convocazioni, il presidente della Federazione russa Shamil Tarpischev non ha usato mezzi termini per mettere in chiaro le cose, affermando quanto segue all’agenzia russa R-Sport: “Se perderemo la sfida con l’Olanda e Maria non sarà scesa in campo, non potrà disputare le Olimpiadi”. Prima dell’inizio dell’Australian Open, il capitano Anastasia Myskina aveva confermato che la Sharapova avrebbe giocato contro l’Olanda, unendosi a Svetlana Kuznetsova, Ekaterina Makarova e Darya Kasatkina.
Le cose hanno però preso una brutta piega dopo l’eliminazione della siberiana ai quarti contro la sua bestia nera Serena Williams (da lei battuta solo due volte nel lontano 2004). La Sharapova ha infatti espresso molte perplessità sul suo impegno in Fed Cup, a causa di un fastidioso problema all’avambraccio che non vuole sottovalutare: “Prima di tutto è fondamentale che mi prenda cura del mio fisico, a Febbraio sarò a Mosca con la squadra e la sosterrò, ma devo preservarmi per una lunga stagione e non credo giocherò altri match prima di Indian Wells”. Ad oggi comunque l’attuale n. 5 del mondo risulta regolarmente convocata e tutto porta a pensare che risponderà presente: perdere l’opportunità di vincere l’oro olimpico dopo aver conquistato l’argento a Londra 2012 (dopo la finale persa contro Serena Williams) è una prospettiva decisamente peggiore del rischio di aggravare le condizioni del suo avambraccio.
NOTA DELLA REDAZIONE
Crediamo sia il caso di fare ulteriore chiarezza a seguito delle dichiarazioni del presidente della Federazione Russa Tarpischev a proposito della eleggibilità olimpica di Maria Sharapova.
In base alle norme definite dalla ITF, per poter giocare le Olimpiadi di Rio 2016 ogni giocatore deve “far parte della squadra definitiva (ovvero quella nominata al momento del sorteggio) di Coppa Davis o di Fed Cup in almeno tre occasioni nel quadriennio olimpico (ovvero a partire dalla conclusione del torneo olimpico di Londra 2012 fino all’inizio del torneo olimpico di Rio 2016), a patto che una di quelle occasioni sia nel 2015 o nel 2016”.
Ci sono varie eccezioni a questa regola, come abbiamo spiegato in precedenza su questo sito, che però non si applicano al caso specifico di Maria Sharapova. La russa ha partecipato a due incontri di Fed Cup nel 2015 (al primo turno contro la Polonia ed in finale contro la Repubblica Ceca), di conseguenza ha bisogno di un altro gettone di presenza nel 2016. Tuttavia, per conseguire questo gettone di presenza non è necessario scendere in campo, ma basta far parte delle quattro persone che vengono dichiarate nella squadra al momento del sorteggio: poi il capitano può eseguire le scelte tecniche o tattiche che crede opportune per quel che concerne chi far giocare o meno. Quindi se la Sharapova venisse convocata, messa in rosa al sorteggio ma non selezionata per i singolari il primo giorno (o anche il secondo) in quanto non in perfette condizioni fisiche, la sua presenza conterebbe ugualmente come gettone di presenza ai fini della eleggibilità olimpica.
Inoltre, se anche Maria non dovesse prendere parte all’incontro di febbraio contro l’Olanda, avrebbe comunque la possibilità di guadagnarsi il gettone mancante in occasione del secondo match che la Russia inevitabilmente giocherà il prossimo aprile. Infatti in caso di vittoria, la compagine russa dovrà disputare la semifinale contro la vincente della sfida di Marsiglia tra Italia e Francia; se invece dovessero essere battute dall’Olanda, per le ragazze di Anastasia Myskina ci sarebbe lo spareggio per rimanere nel World Group I contro una delle vincenti degli incontri del World Group II. In entrambi i casi questo match sarà computato tra quelli potenzialmente validi per la “qualificazione olimpica”, in quanto compreso nel quadriennio tra la fine di Londra 2012 ed il cut-off del tabellone olimpico, che terrà valida per l’accesso diretto la classifica pubblicata il 6 giugno prossimo, appena dopo la fine del Roland Garros.