dal nostro inviato a Sofia, Ivan Mrankov
Avvertenza per i lettori: lo sforzo che questi formidabili tennisti mettono nei loro gesti atletici li porta a volte a prodursi in smorfie ed espressioni che potrebbero turbare i lettori più sensibili. Si sconsiglia pertanto la visione di questo foto-racconto ai deboli di stomaco e agli esteti più esigenti.
[1] R. Bautista Agut b. [6] G. Muller 7-6(5) 6-4
La testa di serie numero uno Bautista Agut cerca punti e la seconda finale dell’anno dopo la vittoria ad Auckland il mese scorso. L’iberico ha confermato in conferenza stampa di voler assolutamente far parte della spedizione spagnola alle Olimpiadi di Rio de Janeiro, sogno secondo lui di ogni atleta che si rispetti.
Sulla sua strada il veterano Gilles Muller, 32enne specialista dei campi veloci e sopratutto esemplare ormai rarissimo di giocatore di serve & volley, specie praticamente ormai estinta nella più imbelle indifferenza di ATP, ITF e WTA.
Bautista Augut non ha difficoltà a tenere la sua battuta mentre Muller concede subito una palla break con un doppio fallo, ma si ravvede prontamente con un paio di buone prime per poi chiudere il game con un ace.
Nei successivi 3 game si segue la regola del servizio; nel quinto gioco Muller concede altre 2 palle break che salva coraggiosamente con delle pregevoli discese a rete e il classico schema servizio-dritto.
La partita è piacevole grazie alla buona vena dei due contendenti e alla contrapposizione di stili. Non bisogna credere che Bautista Augut sia il solito terraiolo spagnolo che rema costantemente 2 metri dietro la riga di fondo. È l’evoluzione della specie capace ovviamente di tenere agevolmente gli scambi da fondo, ma anche di venire a rete per chiudere il punto se l’avversario gioca corto ed è dotato di un servizio molto efficace considerata l’altezza di 1,83 m.; la sua prima viaggia sui 190 Km/h e anche la seconda è sempre molto efficace.
Non per niente Muller si procura la prima palla break solo sul 5-5 con una straordinaria volée smorzata di rovescio che appena tocca terra torna indietro e manda in visibilio il pubblico.
Bautista Augut non si scompone e annulla per poi chiudere il game giocando lui in serve & volley.
Si arriva al tie break. Il lussemburghese sbaglia una difficile volée e concede un mini-break ma è lesto a riprenderselo. I due cambiano campo sul 3-3, poi Muller concede subito un altro mini-break che gli sarà fatale visto che a quel punto lo spagnolo diventa ingiocabile al servizio e chiude con un ace e 2 servizi vincenti a oltre 190 Km/h.
Nel primo game del secondo set il lussemburghese concede subito una palla break che annulla con due vincenti ed un ace ma è il preludio del break che arriva nel terzo game. Lo spagnolo è salito di livello negli ultimi giochi e ormai prevale negli scambi da fondo appena il punto si prolunga. Muller scende appena può a rete ma quando la seconda di servizio non glielo consente va in sofferenza. Salva due palle break ma la terza gli è fatale.
Bautista Augut non concede più nulla durante i suoi turni di battuta e nonostante il lussemburghese riesca a mantenere il servizio non riesce ad ottenere palle break, anzi è lo spagnolo che chiude il gioco decisivo con un ace e un serve & volley.
[2] V. Troicki b.[7] M. Klizan 4-6 6-3 7-5
Uno scontro tra atleti dell’Est caratterizza la seconda partita del torneo. Da una parte il serbo Viktor Troicki che ha iniziato l’anno alla grande vincendo il torneo di Sydney e raggiungendo il terzo turno dell’Australian Open; dall’altra lo slovacco Martin Klizan che ha iniziato l’anno con tre sconfitte e che vanta il curioso record di aver vinto i suoi primi 2 tornei sconfiggendo in finale sempre lo stesso avversario: Fabio Fognini (2012, San Pietroburgo, indoor e 2014 Monaco di Baviera, terra).
Il primo set sembra quasi un match su terra battuta caratterizzato da scambi lunghi molto combattuti. Klizan prende il controllo della partita e fa e disfa alternando colpi di grande effetto a errori madornali. Troicki non riesce assolutamente a trovare il bandolo dalla matassa. Spiegherà dopo in conferenza stampa che Klizan è un giocatore mancino del tutto atipico con il suo dritto caratterizzato da uno spin molto accentuato e che questo ha fatto sì che il primo set fosse costellato di errori. Errori che favoriscono lo slovacco che in una trentina di minuti si porta sul 5-2.
Troicki riesce ad ottenere un contro break e quando Klizan va a servire di nuovo per il match il gioco si fa incandescente: il serbo si procura la bellezza di 4 palle break ma non riesce a capitalizzarne neanche una e Klizan porta a casa il primo set.
Troicki inizia il secondo set nervosissimo. Si lamenta delle chiamate dei giudici, fa sceneggiate. È sull’orlo di una crisi di nervi e le cose peggiorano quando nel secondo game ottiene ben tre palle break che Klizan gli annulla per poi strapparli subito il servizio nel game successivo.
Il serbo sembra in un baratro, ma improvvisamente lo slovacco ha un calo d’intensità: si fa strappare la battuta a 15 nel quarto game e fa lo stesso nel sesto game; poi strappa di nuovo la battuta a Troicki e infine cede il terzo turno di servizio consecutivo.
Sul 5-3 il serbo non indugia ulteriormente e con un buon turno di servizio si aggiudica il game e il secondo set.
Dopo la bellezza di tre turni di battuta persi Klizan riesce a tenere il servizio, nel terzo game è costretto ad annullare una palla break e subito dopo nel game successivo ottiene lui un break point che Troicki annulla a suon di servizi vincenti.
Il quinto game è uno dei più lunghi: il serbo si procura 2 palle break ma lo slovacco le annulla entrambe chiamando l’avversario a rete e passandolo. Ci vogliono ben 16 punti per chiudere il game.
Sul 4-3 per Klizan, questi si procura una palla break ma sembra cominciare ad accusare la stanchezza di un gioco fatto di pressione continua molto dispendioso e perde tutti gli scambi da fondo.
Lo slovacco cerca spesso di accorciare gli scambi con dei drop shot non sempre azzeccati, ma continua a tenere fino al 5-5.
Klizan sbaglia un facile smash e Troicki azzecca una gran risposta che gli porta un break point che il serbo trasforma subito.
Poi serve molto bene e vince il set e il match mentre un Klizan furioso disintegra la propria racchetta.