Next week, next tournaments. Archiviata (o quasi) la prima settimana di febbraio è tempo di focalizzarci su altri tre tornei in programma nel circuito ATP: Rotterdam, Buenos Aires e Memphis. Febbraio, come scritto anche sette giorni fa, è un mese ricchissimo con ben dodici tornei da giocare, il mese con più tornei di tutto l’anno. In questa seconda settimana però non tutto sarà uguale alla precedente, avremo infatti l’esordio in questo 2016 di un torneo 500 (fin’ora il circuito maggiore ha giocato solo 250 e lo slam australiano).
Doveroso dunque partire proprio da qui, dal 500 di Rotterdam, torneo che quest’anno ha avuto la grande sfortuna di perdere Roger Federer (che sarebbe tornato dopo la sconfitta ai quarti di finale da Benneteau del 2013) e Nick Kyrgios. L’organizzazione ha cercato in tutti i modi di rimpiazzare la stella svizzera ma ha dovuto incassare un serie di secche risposte negative. Perso Federer, dunque, il 500 olandese dovrà accontentarsi di avere un solo semifinalista su quattro della passata stagione, per la precisione Gilles Simon. Ovvio è che a guardare proprio i nomi dei quattro semifinalisti del 2015, Wawrinka, Raonic, Berdych e appunto Simon, vien da pensare che la competizione abbia fatto un passo indietro rispetto all’anno precedente. Ma chiudiamo, per ora, il discorso Rotterdam ricordando che comunque ci sarà un top ten in gara: Richard Gasquet.
Se siete delusi da Rotterdam potete decisamente consolarvi con il 250 di Buenos Aires che quest’anno vanta un parco tennisti di tutto rispetto: Nadal, Ferrer e Tsonga i primi tre nomi del seeding ma una menzione particolare va fatta per Fognini, Isner e Thiem. Al contrario di Rotterdam il torneo della capitale argentina ha fatto passi da gigante per quanto riguarda lo spettacolo, o quantomeno sembrano esserci tutte le premesse.
Chiude infine la giostra un altro 250, quello di Memphis. In America Kei Nishikori dovrà difendere il titolo dagli attacchi di Kevin Anderson e delle varie mine vaganti americane pronte a far proprio il torneo a stelle e strisce. Dal 2011 (Roddick) infatti uno statunitense non trionfa sul cemento del Tennesse, qualcuno ricorderà di certo lo spettacolare match point in tuffo!
Terminate le premesse è tempo di analizzare nel dettaglio l’entry list di ogni competizione alla ricerca dei favoriti torneo per torneo.
Seguendo lo schema della piccola presentazione fatta qualche riga più su partiamo da Rotterdam. Gasquet come detto guida il seeding ma il suo miglior risultato in Olanda è il quarto di finale raggiunto e perso da Davidenko nel 2012. Tra i tennisti in gara meglio di lui ha fatto di certo Cilic che due anni fa perse la finale da Berdych e nel 2011 raggiunse i quarti di finale. Il croato inoltre, vedendola sotto l’aspetto positivo, sarà alla ricerca del riscatto dopo la sconfitta ricevuta da Zverev a Montpellier. In gara ci saranno anche i delusi francesi Simon e Monfils, reduci dalle premature sconfitte subite a Montpellier. I tennisti invece reduci da una settimana sopra le righe saranno Zverev, Muller, Troicki e Bautista Agut. Tutti almeno semifinalisti nella prima settimana di febbraio. Ultimo nome da citare assolutamente è quello di David Goffin, il belga però ancora deve superare gli ottavi in torneo di questa stagione e soprattutto a Rotterdam, in due apparizioni, ha sempre perso al primo turno; statistica non proprio incoraggiante.
Percentuali:
Cilic 20%
Gasquet 20%
Altri 30%
Goffin 10%
Simon 10%
Monfils 10%
Ed eccoci arrivati a quello che sarà “Il torneo” dei prossimi sette giorni. Un Nadal alla ricerca della forma perduta, e del bis in Argentina, potrebbe bastare a far puntare tutte le attenzioni sul torneo di Buenos Aires ma come se non bastasse ci saranno altri due top ten a dargli battaglia. Ferrer ovviamente sembra più attrezzato di Tsonga considerata la superficie, inoltre il valenciano nella capitale argentina vanta ben tre titoli e una finale, mica pizza e fichi! Tsonga invece esordirà sulla terra dell’Argentina Open. Prima di vedere i precedenti di Fognini con il torneo citazione speciale per Juan Monaco che rientrerà dopo sei mesi di inattività e che può vantare un’ottima tradizione sulla terra della capitale argentina, difficile comunque che possa fare tanta strada con tutta questa concorrenza. Sotto con Fognini allora… Fabio nel 2014 fu fermato in finale solo da Ferrer ma la passata stagione fu eliminato all’esordio da Carlos Berlocq. Questa comunque sarà la sua nona apparizione in Argentina. Ricapitolando dopo il nome di Nadal, favorito numero uno nonostante il pessimo Australian Open, c’è quello di Ferrer seguito da Tsonga mentre Fognini è chiamato a ritagliarsi un posto in semifinale perché gli altri nomi in lista (Isner, Thiem e Dolgopolov per farne qualcuno), considerata superficie e tradizione, hanno meno chance del ligure.
Percentuali:
Nadal 40%
Ferrer 30%
Tsonga 15%
Fognini 10%
Altri 5%
Prima di arrivare in stazione l’ultima fermata recita Memphis. Il palmares delle ultime tre stagioni e l’entry list 2016 aprono ad un facile pronostico, ovvero la vittoria di Kei Nishikori per il quarto anno consecutivo. L’alternativa al talento nipponico è Kevin Anderson che però non ha iniziato alla grande la stagione ma che comunque è chiamato quantomeno a confermare la finale di dodici mesi fa. Per il resto occhio agli americani che cercheranno senza dubbio un piazzamento di prestigio, sperare in qualcosa di più infatti sembra eccessivo.
Percentuali:
Nishikori 50%
Anderson 25%
Altri 25%
Come sempre chiudiamo con i numeri della settimana:
3 tornei, un 500 e due 250;
88 tennisti in gara (32 a Rotterdam e 28 a Buenos Aires e Memphis);
montepremi complessivo di circa 3.013.000$ (1.722.000$ a Rotterdam, 693.000$ a Memphis e 598.000$ a Buenos Aires);
5 top ten in gara (Nadal, Ferrer, Tsonga, Gasquet e Nishikori);
3 italiani in tabellone (Fognini e Lorenzi in Argentina, Seppi in Olanda).