In mattinata si registra la sorprendente vittoria del coreano Chung contro un vecchio marpione come Garcia-Lopez. Il giovane asiatico che solo poco meno di tre anni fa perdeva la finale di Wimbledon junior contro Gianluigi Quinzi (che ora perde al primo turno delle quali del Challenger di Dallas) dimostra ancora una volta di essere un giocatore pronto per questi livelli. Chung aggiunge al salto di qualità dal punto di vista fisico anche un notevole miglioramento tecnico essendo ormai in possesso di un rovescio molto solido e di un servizio più che discreto. Nel primo set il coreano va avanti di un break ma sul più bello si fa rimontare da Garcia-Lopez che addirittura piazza l’allungo andando a chiudere il primo set 7-5. Potrebbe essere una mazzata decisiva per la psiche di un giovane giocatore ma Chung non si scompone e continua a mostrare grande solidità nel suo gioco aggiudicandosi i successivi parziali ed il match con un doppio 6-4 .
Nel match successivo Kohlschreiber regola il convalescente veterano Benneteau, che sta usufruendo del protected ranking, con un doppio 6-4 mostrando le solite ottime qualità tecniche ed una condizione psico-fisica in netto miglioramento dopo un periodo piuttosto difficile anche per lui.
Molto bello il match del primo pomeriggio in cui il torneo vede evaporare l’ennesima testa di serie, la numero quattro David Goffin che da vita ad una partita dal notevole contenuto tecnico ed emotivo con il cipriota ed ex top ten Marcos Baghdatis. Nel primo set Baghdatis parte alla grande imponendo il suo tennis di qualità fatto di variazioni ed angoli notevoli mentre Goffin fatica ad entrare nel match commettendo qualche gratuito di troppo nel cercare la soluzione vincente. Il cipriota vola avanti di due break 5-0 annullando giusto un paio di break point sul 4-0 in suo favore e chiude facilmente 6-1. Nel secondo la partita si fa più serrata con Goffin che comincia a limitare il numero di errori ed entrambe i giocatori mostrano di sapere giocare a tennis veramente bene. Il belga dopo aver annullato due pericolose palle break sul 4 pari che avevano il sapore di match point, si scuote e sul 6-5 in suo favore piazza il break decisivo alla seconda chance con un fantascientifico passante di rovescio lungolinea su un ottimo dritto d’attacco di Baghdatis, aggiudicandosi il parziale 7-5. Si va quindi al terzo ed è Baghdatis a piazzare il break per primo nel quinto gioco salvo poi restituirlo immediatamente nel game successivo, merito anche di un Goffin piuttosto brillante. Si arriva al tie break con i giocatori che tengono i propri turni di servizio e qui comincia l’ennesima altalena di emozioni; i primi 9 punti sono 8 minibreak con Goffin che vola 5-2 con due servizi a disposizione dopo due straordinarie risposte vincenti su due seconde di Baghdatis che ha ormai smarrito la prima di servizio. A questo punto succede l’imponderabile: Baghdatis, seppur alle corde, vince i due successivi punti remando in difesa come uno spagnolo qualsiasi costringendo all’errore Goffin e sul 4-5, dopo aver servito solo seconde per tutto il tie break, piazza due ace consecutivi e va a match point. L’ultimo punto è il manifesto del match con Goffin che spinge come un ossesso ma Baghdatis si difende con le unghie e dopo uno scambio da 40 colpi va a vincere una partita straordinaria, con il belga che mette lungo l’ultimo dritto in spinta. Grande prestazione del cipriota che oltre alle note qualità tecniche mostra una invidiabile condizione fisica.
L’incontro del tardo pomeriggio, forse il più atteso di giornata, vede di fronte due tra i giocatori più istrionici e imprevedibili del circuito, il francese Gael Monfils testa di serie numero cinque ed il lettone Ernst Gulbis. Ha la meglio il francese con un doppio 6-4, in due parziali dall’andamento speculare; basta infatti un solo break per set a Monfils per portare a casa un match deludente contro un Gulbis ancora lontano dall’esprimere un tennis sufficiente ad avere la meglio di giocatori della caratura del francese. Il lettone infatti non può pretendere di tornare ai livelli che gli competono senza compiere i giusti sacrifici con continuità, considerando la tipologia di tennis ad alto rischio che caratterizza il suo gioco. Monfils dal canto suo è parso in buona forma, confermando quanto di buono fatto agli Australian Open dove si è issato fino ai quarti di finale.
Nell’incontro serale si sono invece sfidati lo spagnolo Tommy Robredo e lo slovacco Martin Klizan; parte forte Klizan che breakka subito l’avversario ma nel game successivo è costretto ad annullare ben 4 palle break per portarsi 2 a 0 e confermare il break. Lo slovacco conferma il suo ottimo momento di forma dopo la semifinale della scorsa settimana a Sofia, e strappa nuovamente il servizio allo spagnolo volando 4 a 0 e chiudendo facilmente il parziale per 6 giochi a 2. Robredo non demorde e rientra in partita vincendo il secondo set al tie break ma la palla di Klizan è nettamente più pesante e lo slovacco torna a comandare nel terzo piazzando subito il break decisivo che manterrà fino al termine dell’incontro vincendo il terzo 6-3. Affronterà negli ottavi di finale il cipriota Marcos Baghdatis.
Risultati:
H. Chung b. G. Garcia-Lopez 5-7 6-4 6-4
G. Muller b. A. Seppi 4-6 7-6(2) 6-4
P. Kohlschreiber b. J. Benneteau 6-4 6-4
M. Baghdatis b. [4] D. Goffin 6-1 5-7 7-6(5)
[5] G. Monfils b. (Q) E. Gulbis 6-4 6-4
M. Klizan b. T. Robredo 6-2 6-7(5) 6-3
Francesco Scurci