Un reportage esclusivo della testata britannica “The Guardian” getta ulteriori ombre sul mondo delle scommesse nel tennis, dopo il polverone sollevato dall’inchiesta della BBC sul “matchfixing”. Tuttavia questa volta ad essere sotto l’occhio del ciclone non sono dei giocatori ma bensì, e in maniera persino più grave, degli arbitri.
Il giornalista Sean Ingle ha infatti scoperto che 4 arbitri sono attualmente indagati dalla International Tennis Federation (ITF) per “courtsiding”.
In breve il “courtsiding” consiste nel ritardare l’aggiornamento del punteggio (fino a sessanta secondi pare) per permettere agli scommettitori di sfruttare quote più favorevoli. Sembra che addirittura in alcuni casi gli arbitri abbiano direttamente inviato messaggi agli scommettitori. Secondo regolamento un arbitro deve immediatamente aggiornare il punteggio sul proprio tablet. Lo score viene poi inviato alla compagnia Sportradar, con la quale la ITF ha stipulato un accordo da 70 milioni di dollari in 5 anni, che li distribuisce a siti di scommesse e di live-score.
Gli episodi si sarebbero verificati in tornei Futures nell’est Europa, dove i giudici di sedia sono malpagati o addirittura sono volontari e la copertura televisiva è pressoché assente.
Inoltre altri due giudici di sedia, il kazako Kirill Parfenov e il croato Denis Pitner, sono stati sospesi a vita per pratiche illecite. Parfenov avrebbe mandato messaggi tramite la chat di Facebook ad un suo collega per manipolare il punteggio di un match. Pitner invece si sarebbe collegato in maniera regolare ad un account dal quale sono state fatte scommesse su match di tennis
La ITF avrebbe cercato di non rendere note tutte queste vicende per evitare situazioni di imbarazzo e avrebbe ammesso che l’inchiesta sui 4 giudici di sedia è in corso solo dopo che il giornale ha fatto pressione in tal senso. In una dichiarazione ufficiale la ITF si rifiuta di commentare o fornire altri dettagli, essendo le indagini ancora in corso di svolgimento. “Per assicurare che non ci siano pregiudizi nelle future udienze non possiamo rivelare la natura o i dettagli delle indagini”, è scritto nel comunicato, “In caso un giudice fosse dichiarato colpevole, la notizia sarà annunciata pubblicamente. […] Il nostro accordo con Sportradar, come quelli della ATP e WTA, creando dati ufficiali, precisi e immediati, funge da deterrente per chiunque provi a mettere in atto attività di scommesse non regolari e per utilizzi impropri di dati ufficiali per scopi illegali”