(da Rotterdam Roberto Dell’Olivo)
A Rotterdam un incontro speciale, quello con Stephane Houdet. Il quarantacinquenne campione francese di tennis in sedia a rotelle, l’ultimo giocatore transalpino a vincere il Roland Garros dopo Yannick Noah, oltre ad essere il campione paraolimpico in carica.
Sei pronto per Rio de Janeiro ?
“E’ un anno molto importante per noi , ma c’è comunque ancora diverso tempo prima di Rio. Sto preparandomi, abituandomi al mio nuovo stile di gioco. Ho cambiato qualche cosa sulla mia sedia a rotelle (Houdet ha subito l’amputazione della sua gamba sinistra, ndr ). Mentre tutti gli altri atleti giocano seduti, io ho trovato una posizione che mi permette di giocare in ginocchio. Ecco qualche foto.
Stephane mi mostra sul suo telefonino con orgoglio cosa riesce a fare. Ma è dal vivo che si può apprezzare tutta la sua arte del tennis.
Hai vinto di tutto, ti manca solo Wimbledon.
“A Londra ho fin’ora giocato e vinto qualche doppio, ma quest’anno per la prima volta farò anche il singolare.”
Ti paragonano spesso a Roger Federer
“Amo molto questo confronto anche perché tutti e due siamo tra i giocatori più anziani dei nostri circuiti e dobbiamo continuamente confrontarci con i più giovani. Per me c’è sempre molto da imparare e per Roger è più o meno lo stesso. L ho incontrato molte volte durante gli Slam ed anche qui a Rotterdam dove lui viene spesso volentieri. Peccato per la sua defezione all’ultimo momento quest’anno. Proprio qui abbiamo fatto una bella foto insieme ai miei figli. Quattro gemelli proprio come Roger. A New York Federer è venuto apposta a cercarmi.
“ Sei la prima persona cui ho pensato quando ho saputo che mia moglie avrebbe avuto un ‘altra coppia di gemelli. Sei l’unico che conosco con quattro gemelli.”
C’è molto rispetto tra noi, ho la fortuna di potermi avvicinare a lui durante i nostri tornei.”
A 45 anni ci sono ancora degli obiettivi nella tua vita sportiva?
“Appena mi abituerò alla mia nuova posizione sulla nuova sedia a rotelle beh allora penso riuscirò ad ottenere anche nuovi risultati. nuove soddisfazioni.Ma è soprattutto il piacere di giocare che mi fa continuare a prescindere dal vincere qualche torneo”
Chi ama davvero il tennis è avvisato, c’è ancora tempo per poter vedere in azione Stephane. Un vero atleta e soprattutto un grande uomo.