[5] D. Thiem b. [1/WC] R. Nadal 6-4 4-6 7-6(4)
Ventisette gradi di temperatura e il 72% di umidità accolgono sul campo i primi due semifinalisti dell’Argentina Open 250 di Buenos Aires. Rafael Nadal, testa di serie n°1, è giunto fin qui senza perdere un set ma destando perplessità sia contro Monaco che contro Paolo Lorenzi. È un avvio di stagione problematico per il campione maiorchino, alle prese con un fisico che fa i capricci e scottato dall’eliminazione al primo turno degli Australian Open per mano di Fernando Verdasco.
L’austriaco Dominic Thiem invece è uno dei giovani leoni del circuito e la sua diciannovesima posizione mondiale gli vale qui la quinta testa di serie. Nel 2016 ha raggiunto la semi a Brisbane prima di perdere subito a Sydney da Muller e al terzo turno da Goffin a Melbourne ma l’anno scorso è stato devastante conquistando i suoi primi tre titoli in carriera ad Umago, Gstaad e Nizza.
Unico precedente sempre sulla terra al Roland Garros 2014, vinse Nadal facile ma oggi può essere un’altra storia. Nadal serve e spara sui teloni il primo dritto del match. Qualche altro errore non da lui lo trascina subito ai vantaggi ma un altro dritto stavolta sulla riga gli dà il game iniziale e nel gioco seguente Thiem commette a sua volta tre errori non forzati che lo condannano al break. Non sembra un incontro bellissimo, le imprecisioni sono numerose e quando Rafa restituisce il break con due dritti consecutivi in rete, il primo sul nastro e il secondo scentrato, la sensazione si rafforza. L’austriaco tira fortissimo dal fondo e comincia a fare qualche danno con il lungolinea ma Rafa risponde subito con un impressionante cross stretto di rovescio e finalmente si inizia a vedere del tennis. Lo spagnolo va 3-2 con il primo turno tranquillo al servizio ma non è ancora centrato nei colpi, non riesce a dare continuità alla sua azione mentre Thiem gioca abbastanza libero e usa molto il kick in battuta per poi chiudere. Il momento no continua ma Rafa lotta in modo indomito, annulla una palla break nel settimo game con un dritto d’annata prima di difendere la battuta e la sua grinta potrebbe forse incrinare qualcosa nel braccio dorato di Dominic, ma non succede. L’austriaco serve sotto 3-4, una situazione mai facile, stecca per il 15-30 e concede una palla break ma si salva da campione, spingendo lui per primo e pareggiando a quattro. Ora è Thiem a sovrastare improvvisamente Rafa comandando il gioco e portandosi sul 15-40 con un rovescio in controbalzo d’attacco di rara difficoltà. La seconda occasione è quella buona perché Nadal mette largo un normale rovescio lungolinea. Sono onestamente troppi gli errori dello spagnolo e l’emorragia continua in un facile decimo game che consegna il primo set all’austriaco.
Ventidue errori non forzati del maiorchino e un parziale subìto di sei giochi a due dopo il 2-0 iniziale spiegano molto dello sviluppo di questo incontro.
Il secondo set comincia con Thiem che annulla subito una palla break e difendere poi il game con un rovescio piatto anticipato che è una bellezza. Dominic tiene ottimamente anche di testa, reagisce sempre ai momenti difficili con classe e coraggio ed è sempre lui a prendere l’iniziativa del gioco. Rafa è però un campione che non si arrende mai, a prescindere dalle condizioni fisiche, e la sua sovrumana forza di volontà lo tiene a galla. Comunque sia entrambi difendono i propri turni di battuta e nel settimo game tocca a Nadal annullare una ghiotta occasione all’austriaco con un dritto vincente prima di salire sul 4-3. Ma Dominic continua a soffrire molto poco in battuta e pareggia a zero riproponendo la situazione del primo set. E poco ci manca che non finisca allo stesso modo perché Rafa si fa rimontare da 40-0 ma è bravo a resistere e ad andare 5-4. E adesso è l’austriaco ad avere un passaggio a vuoto fatale. Dopo aver quasi sempre difeso i propri turni senza problemi ora nel decimo game le cose si complicano. Dominic gioca male, sbaglia la scelta di una smorzata, subisce un vincente e sul 30 pari commette due errori consecutivi, il primo incomprensibile, che lo condannano al terzo set.
Che inizia col botto. Dal 30-15 Nadal, Thiem spara due passanti consecutivi di dritto da fuori campo e va a palla break, Rafa annulla a rete ma subito dopo un altro errore riporta avanti il suo avversario che però mette in rete un rovescio in palleggio. Ma oggi lo spagnolo è come Cimabue, fa una cosa e ne sbaglia due. E sono proprio due suoi errori consecutivi che lo costringono alla resa. Ormai è una battaglia e l’austriaco fatica a confermare il break ai vantaggi. 2-0 e tensione altissima in campo. Le amnesie si alternano e adesso è Thiem a sbagliare un facile smash e a cedere la battuta con due errori consecutivi. Rafa azzanna il momento, pareggia e va 3-2 d’impeto. È sopravvissuto ed è pericoloso, tiene un servizio a zero per il 4-3. Thiem appare stanco ma ha comunque la forza di salire sul quattro pari. Rafa tiene il suo turno a 30 e il decimo game è splendido. L’austriaco va 40-30 ma l’altro porta tutto ai vantaggi con un vincente. Nella lotta che ne segue Nadal va a match point ma è troppo timido, Thiem annulla con un drittone e si procura poi altre quattro occasioni prima di riuscire finalmente mettere fuori la testa e pareggiare. Due games dopo inizia il tie-break e il destino del vecchio campione si compie. Rafa inizia alla battuta e commette doppio fallo, l’altro replica con due vincenti e vola tre a zero, altri due erroracci dello spagnolo seguiti da uno smash portano il punteggio su un irreale 6-1 Thiem. Saranno passati forse due minuti dal momento del sei pari…
L’austriaco si distrae con tre colpi lunghi ma al quarto match point va a prendersi l’incontro a rete.
Poco meno di tre ore di battaglia hanno raccontato una storia.
Rafael Nadal è ancora un enorme campione, lo è per forza, mentalità, volontà di sacrificio e sportività. Resiste sempre fino all’ultima stilla di energia ma le sue traiettorie non sono incisive come un tempo c’è poco da fare. Fisicamente ha i suoi guai ma è proprio adesso che mostra tutta la sua grandezza, lottando e sudando per ottenere cose che prima venivano facili. E onorando così il vero spirito dello sport, che è prima di tutto leale competizione. Onore a Rafa e finale meritata a Thiem dunque.
Il suo avversario sarà Nico Almagro, vincitore per la prima volta su Ferrer,
David ha pagato certamente il duro match contro Cuevas interrotto ieri.
Alla ripresa infatti David aveva chiuso abbastanza agevolmente il primo set mantenendo il break di vantaggio. Nel primo game del secondo poi Ferrer ha sprecato ben sei palle break e da quel momento è virtualmente uscito dal campo per qualche tempo. Cuevas non ha sbagliato nulla, Ferrer tutto, affondando in rete o mandando lunghi anche i colpi più banali. Risultato 6-1. Lo spagnolo subisce ancora un break ad inizio terzo set prima di svegliarsi. Pareggia lo sgarbo nel quarto gioco e l’incontro si trasforma in una battaglia di posizione con i giocatori che si sudano ogni singolo punto. David tiene un settimo game fondamentale che lo vede ben due volte a rete a chiudere lo scambio. Nel gioco successivo è Cuevas a non cogliere l’opportunità di tenere la battuta sul 40-30 e ai vantaggi Ferrer lo punisce presentandosi a servire per l’incontro e chiudendo al terzo match point non prima di aver dovuto annullare una palla break.
N. Almagro b. [2] D. Ferrer 6-4 7-5
Il numero due del seeding David Ferrer gioca il suo secondo incontro di giornata affrontando in semifinale il connazionale Nico Almagro.
È già sceso in campo infatti a mezzogiorno ora locale per completare l’incontro con Cuevas interrotto ieri per pioggia e ha dovuto lottare fino al terzo mentre Nico se ne stava placido in tribuna e questo avrà un peso. David parte bene senza soffrire sul suo servizio e si procura subito due palle break nel secondo game ma Almagro è bravo e solido a salvarsi e da quel momento inizia una partita diversa. Il gioco sul ritmo di Ferrer esalta la maggior potenza di Nico che pian piano avanza nel campo e prende il comando delle operazioni. È lui a sorpresa a concretizzare la sua occasione prendendosi il servizio dell’avversario nel settimo game con un dritto lungo linea atomico e difendendo il vantaggio subito dopo quando Ferru si procura due occasioni per pareggiare senza riuscire nell’intento. Nel decimo game il nativo di Murcia si prende il set tenendo un tranquillo turno di battuta con urlo finale. Sta giocando molto bene, Ferrer fatica a gestire la sua palla pesante e si trova troppo spesso metri fuori dal campo a pedalare.
Nel secondo set la lotta continua, la testa di serie n°2 difetta in freschezza e alcune scelte non sono lucide, alcuni colpi finiscono out di poco e deve annullare palle break sia nel terzo che nel quinto game. Almagro appare in ottima forma fisica, gioca a sprazzi e in quei momenti dà spettacolo colpendo anche duro col servizio ma non riesce a staccarsi nel punteggio. Accade così che David rimanga attaccato alla partita e arrivi a palla break sul 4-3 in suo favore. Sarebbe il momento giusto per rientrare ma sulla timida seconda di Nico la sua risposta si spegne in rete. Almagro tiene bene di testa e pareggia ma Ferrer è in un buon momento e conserva la sua battuta rimanendo in testa nel punteggio. Il murciano ora fatica di più a spingere quindi si aggrappa al servizio e nel decimo game quattro prime vincenti lo salvano da due errori in palleggio. Si prosegue sul filo dell’equilibrio ma è il coraggio di Nico a fare la differenza nell’undicesimo game. Spinge a tutto braccio e spazzola le righe del campo procurandosi solo con vincenti altre tre palle break. L’ultima è quella buona, quando David mette in corridoio un rovescio lungolinea al termine di uno scambio durissimo retto perfettamente dal suo avversario. Nico sa bene chi ha di fronte, rimane concentrato e appoggiandosi ancora al servizio, efficace anche con la seconda palla, si issa al 40-15 e chiude.
La prima vittoria per lui dopo 15 sconfitte contro Ferrer vale la finale che non ti aspetti contro Dominic Thiem.