Pare arrivata alla conclusione della prima fase il procedimento penale (non sportivo: penale) a carico di Bracciali e Starace curato dalla Procura di Cremona. Secondo quanto riportato da Francesco Ceniti in un articolo sulla Gazzetta dello Sport (“Il PM: ecco come Bracciali e Starace truccavano i match”), il 18 maggio prossimo, davanti al GUP Letizia Platè, Bracciali e Starace dovranno rispondere di un’accusa molto grave: associazione a delinquere finalizzata alla truffa sportiva. Se mai venisse dimostrato il teorema del Pubblico Ministero Roberto Di Martino per i due non sarebbe più un problema di carriera rovinata ma si aprirebbero addirittura le porte del carcere.
Secondo la Gazzetta soltanto un problema di competenza territoriale non ha consentito l’allargamento dell’inchiesta a nomi di ben altra notorietà. Si rifà il nome di Novak Djokovic e della famosa partita a Bercy persa contro Fabrice Santoro nel 2007. Sconfitta anticipata, sembra, da Mario Ancic a Nydhal (uno dei terminali del giro di scommesse clandestine, secondo Di Martino). Ancic avrebbe anche detto a Nydhal che la partita del 2008 a Marsiglia contro Tsonga l’avrebbe vinta lui, cosa effettivamente accaduta.
Tennis scommesse, La Gazzetta dello Sport rilancia: non solo Bracciali e Starace
L'inchiesta della procura di Cremona sembra poter scoperchiare un vero e proprio vaso di Pandora. Oltre ai nomi che circolano da un po' - Bracciali e Starace - anche Djokovic, Ancic, Tsonga e Volandri nel mirino del PM Di Martino
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