Una vera “strage sportiva”, come sottolinea l’attenta columnist Courtney Nguyen sul sito ufficiale WTA. Non era mai avvenuto prima che ogni singola testa di serie nel tabellone di un torneo del circuito femminile venisse sconfitta all’incontro d’esordio, che fosse il primo o il secondo turno, questo dipendendo dai “bye”. Altre tre volte (2014 Bastad, 2012 Bogota, 2009 Hobart) erano uscite tutte le favorite prima dei quarti di finale. Molti dei risultati contro-pronostico di questa settimana, però, sono venuti fuori anche a causa di una serie di circostanze più o meno fortuite che spiegano almeno in parte l’anomalia statistica che si è verificata. Vediamo brevemente gli otto “upset”, caso per caso.
Premessa: prima dell’inizio del torneo, hanno dato forfait Serena Williams, Angelique Kerber e Agnieszka Radwanska, le tre giocatrici che attualmente sono in testa alla “Race to Singapore”, il che ha rimescolato un po’ le carte nel tabellone. Oltre a questo, la superficie dei campi è stata rifatta quest’anno, e a detta delle tenniste le palle tendono un po’ a sfuggire al controllo: condizioni non semplici insomma, che possono aver contribuito anch’esse ai tanti risultati inaspettati.
Roberta Vinci (tds 7) e Belinda Bencic (tds 5) sono arrivate a Dubai meno di 24 ore dopo aver giocato la finale a S.Pietroburgo, e come spesso avviene, erano entrambe scariche fisicamente e mentalmente. Sconfitta Roberta dalla qualificata Yaroslava Shvedova, Belinda da Jelena Jankovic, che comunque è pur sempre una ex numero uno.
Simona Halep (tds 1) ha perso con Ana Ivanovic, ma la serba sta attraversando un buon periodo di forma, fermata a S.Pietroburgo solo da una Vinci in stato di grazia, e vittoriosa al primo turno a Dubai su Daria Gavrilova lasciandole solo un game.
Garbine Muguruza (tds 2) ha a sua volta dovuto affrontare una “brutta cliente”, ovvero Elina Svitolina, che ha appena assunto Justine Henin come coach aggiunto e consigliere e sembra voler provare a fare un salto di qualità definitivo. Oltre a questo, la spagnola non è nelle migliori condizioni fisiche in questo inizio di stagione, e ha commesso ben 68 gratuiti in due set.
Carla Suarez Navarro (tds 3), in un match lungamente interrotto per pioggia, ha perso con Caroline Garcia (facendo felice Roberta Vinci), ma la giovane francese – e lo sappiamo purtroppo molto bene dopo l’ultimo turno di Fed Cup, soprattutto Sara Errani e Camila Giorgi – sta di nuovo giocando ad alto livello ed è in fiducia. Le sue potenzialità rimangono enormi.
Petra Kvitova (tds 4) ha avuto un pessimo inizio di stagione, compreso di cambio di allenatore, e ha vinto un solo match a Melbourne contro la Khumkhum (143 WTA) a fronte di 5 sconfitte in questo 2016. Madison Brengle, nonostante il primo set perso a zero, è stata brava a rimontare e approfittarne.
Karolina Pliskova (tds 6) ha perso con CoCo Wanderwege, con cui però stava 1-1 nei precedenti. La discontinuità di risultati della ceca in questa stagione, a parte la bella prestazione in Fed Cup, è in ogni caso preoccupante, non ha ancora vinto più di due match di fila.
Infine, Svetlana Kuznetsova (tds 8) è incappata in una delle classiche “giornate in stato di grazia” della sua avversaria, Julia Goerges, e non poteva davvero fare molto contro i 28 vincenti a fronte di soli 15 errori della tedesca, che le ha lasciato solo un game.
Concludendo, nella maggior parte dei casi abbiamo avuto sì risultati contro-pronostico, ma a ben vedere quasi nessuno davvero inaspettato: la cosa rara è che le circostanze sfavorevoli alle tenniste con classifica più alta si sono verificate contemporaneamente e sono state probabilmente decisive in tutte e otto queste partite.