A Palm Beach County, in Florida, dove è di scena il 250 di Delray Beach si è chiuso il quadro degli ottavi di finale. Quattro erano le partite che mancavano all’appello disputate tutte tra il pomeriggio e la notte italiana.
Il primo match in programma era il derby a stelle e strisce tra la testa di serie numero sette Donald Young e il qualificato Smyczek. A sorpresa la vittoria, in rimonta, é andata al secondo che dopo aver incassato un secco 6-1 nel primo parziale è venuto fuori alla distanza vincendo prima il tiebreak del secondo sette punti a due e poi chiudendo con doppio break, 6-2 il parziale decisivo. Tanto rammarico per Young che nel secondo set non ha sfruttato il break di vantaggio che l’aveva visto portarsi sul 2-0. Smyczek tornerà nei quarti di un evento ATP dopo il 2011 quando in Nuova Zelanda, all’Heineken Cup di Auckland, perse da Gael Monfils.
Vita abbastanza facile invece per la testa di serie numero cinque Jeremy Chardy che supera un altro qualificato, Noah Rubin, 6-4 6-2 in un’ora e dieci minuti di gioco. Il francese dopo un primo set equilibrato, dove tutto sommato Rubin ha avuto le stesse chance per brekkare del suo avversario, gioca in maggiore sicurezza il secondo dove concede davvero poco con la prima, solo due punti su dieci, ma la percentuale di prime in campo è solo del 50%. Con questa vittoria Chardy raggiunge per la terza volta nel 2016 i quarti di finale di un torneo del circuito maggiore, i precedenti erano arrivati a Doha e Sydney. In Florida invece il francese eguaglia il risultato minimo nelle precedenti due apparizioni, quarti nel 2010 e semifinale nel 2009.
Gli ultimi due match in programma erano l’altro derby americano tra Krajicek e Querrey e l’attesissimo ritorno in campo di Juan Martin Del Potro dopo la vittoria con Kudla al rientro. Nel primo vittoria per Querrey che torna nei quarti di Delray Beach dopo l’edizione del 2008 dove si spinse fino alle semi per poi perdere da Kei Nishikori, all’epoca numero 244 del ranking.
Chiaramente attenzione maggiore al match di Del Potro che non giocava due partite consecutive in un torneo da Gennaio 2015 quando a Sydney superò Stakhovsky e Fognini prima di perdere da Kukushkin. L’inizio del match non è dei migliori per Del Potro che nel primo game, dopo essere stato in vantaggio, si fa brekkare da Smith che nel gioco successivo concretizza il break e sale 2-0. Da sottolineare come il mancino australiano in questi primi game dia l’impressione di voler giocare molto sul rovescio di DelPo. Nel sesto gioco arriva il controbreak. Palito, che fino a quel punto non aveva ancora vinto punti sul servizio di Smith si ritrova 15-40. Il break arriva alla prima occasione in un game giocato quasi sempre con il rovescio coperto e vinto soprattutto grazie alla pressione con il dritto. 3-3. Equilibrio, quest’ultimo, che verrà spezzato nel decimo game dal nuovo break di Del Potro che chiude così il parziale 6-4 in suo favore. Nel secondo parziale dopo un break per parte arriva la zampata vincente di Del Potro che sale 5-3 garantendosi la chance di servire per la partita. L’argentino però non la sfrutta concedendo il secondo break del set a Smith. Siamo dunque 5-4 per l’argentino con l’australiano chiamato a servire per riequilibrare il parziale, cosa che però non gli riesce visto che si ritrova subito 0-40 dando alla torre di Tandil tre match point tutti d’un fiato. Il secondo è quello buono, Smith mette in rete il dritto e Del Potro vola così nei quarti di finale. I numeri della partita dicono che Del Potro deve migliorare l’attitudine con il servizio, solo il 59% di palle in campo, e soprattutto deve raccogliere di più con la seconda, oggi solo 48%. Quello che non c’è scritto è che se tutti si aspettavano risposte sullo stato del rovescio oggi hanno avuto la conferma che l’argentino può giocarlo a lunghi tratti coperto, a differenza del rientro del 2015. Con il dritto, invece, neanche a dirlo partita ottima. Centrata, potente e precisa. Unica pecca, a trovarla, la mobilità in qualche punto nel quale forse più che fisico il problema è sembrato essere di abitudine allo scambio.
In quarti di finale, dunque, saranno tra: Dimitrov e Mannarino, nessun precedente; Becker e Ram, anche qui nessuna sfida in passato; Querrey e Smyczek, uno pari i precedenti, e Del Potro e Chardy per quello che sarà il vero banco di prova per il tennista argentino. Due i precedenti, una vittoria per testa, l’ultima di Chardy nel 2013 agli Australian Open.
Risultati:
[WC] T. Smyczek b. [7] D. Young 1-6 7-6(2) 6-2
[5] J. Chardy b. [WC] N. Rubin 6-4 6-2
S. Querrey b. A. Krajicek 6-4 6-3
J. M. Del Potro b. [Q] J.P. Smith 6-4 6-4