Giornata pienissima nel Premier 5 di Doha, Qatar. Fra le italiane tornano in campo la nuova top 10 Roberta Vinci, e la fresca vincitrice di Dubai, Sara Errani. Roberta ha iniziato bene il torneo lasciando tre games a Tsurenko. La partita contro Kasatkina presenta tuttavia le sue difficoltà. La russa, solo diciottenne, è già fra le prime 50, ha appena raggiunto la semifinale a Mosca ed il terzo turno in Australia, perso in una quarantina di minuti contro una Serena perfetta, mostrando una timidezza quasi commovente.
La partita inizia in salita per Roberta, che si vede Kasatkina scappare sul 4-1. La russa gioca bene, ha un gioco più maturo di quanto non faccia trasparire il volto da bambina. Applica delle belle geometrie, usa bene il campo e sa fare un po’ di tutto, per quanto alle volte regali qualcosa nell’impostazione dello scambio. Il primo set vola via in mezz’ora, perso 6-2 dopo due errori al volo inusuali da parte di Vinci, che è evidentemente seccata dall’incapacità di riuscire a trovare soluzioni che scardinino la russa. Sotto 2-1 nel secondo, viene invocato l’aiuto di Francesco Cinà, che prova a spingere, spronare, svegliare la tarantina. “Devi essere pronta con il cervello, aggredisci, non aspettare la palla.” Roberta sembra però scarica, pare quasi non crederci. Sarà il forte vento, sarà la solidità russa o magari sarà solo una brutta giornata, ma i colpi sono inefficaci e gli errori molteplici. Roberta, sotto 3-2, manifesta un principio di problema fisico, probabilmente al polpaccio destro. Il game al servizio lo vince bene però, forse perché più libera mentalmente, prodigandosi in splendidi vincenti. Nel successivo arriva il primo break per Vinci, grazie ad una fulminante risposta di dritto. Roberta va a servire per il set sul 5-4, quando il vento imperversa sempre più forte, cambiando le traiettorie e rendendo ancor più difficoltoso il gioco leggero della pugliese. Vinci gioca meravigliosamente sulle palle break e terribilmente sui set point. Un ace però le assicura il game ed il set, 6-4. Cinà al cambio campo è magnifico. “Basta lamentarsi, tifa per te. Giochi male, fa niente ma vai convinta. Ce la fai, attacca, credici”. Ci vorrebbe un Cinà per ognuno di noi. Kasatkina scappa subito nel terzo sul 2-0, prima di essere immediatamente riagganciata sul 2-2. Giocano entrambe a sprazzi e la partita sembra essere dominata più da aspetti agonistici che non da strategie di gioco. Il set segue i servizi fino al 4-3 Kasatkina, quando Vinci offre tre palle break dopo altrettanti errori di dritto. La seconda è quella buona, grazie ad un rovescio destinato al corridoio e riportato gentilmente dal vento su un pezzetto di riga. La russa spreca tre match point e cede il servizio con un errore di rovescio. Vinci, con un parziale di undici punti di fila, aggancia e sorpassa: 6-5. Arrivano subito due match point, con Kasatkina in totale confusione. Roberta però non riesce a chiudere e dopo altri due match point regala un insperato tiebreak alla russa con un doppio fallo da sinistra. Le giocatrici cambiano campo sul 4-2 per Vinci. Arrivano altri quattro match point, questa volta consecutivi, per la tarantina. Il secondo è quello buono. Roberta vince una partita già persa, poi già vinta e poi ancora in discussione. Brava Kasatkina ma ancora più brava Vinci a conquistare una partita in cui tutto andava per il verso sbagliato.
Sul centrale intanto, Radwanska faceva il suo esordio contro la meno nobile delle sorelle Bondarenko, Kateryina. La polacca, che viene da un periodo positivo di forma e che potrebbe probabilmente rappresentare anche la favorita per il titolo, ha sbrigato la pratica con due 6-4 in un’ora e mezzo di gioco. Eugenie Bouchard, ora al numero 61, continua il suo percorso di rinascita professionale, vincendo un’altra partita lottata contro Denisa Allertova, in due set 7-6 7-5. Vincono anche Suarez Navarro contro Donna Vekic e Kvitova contro Strycova, entrambe in due set.
Si presentava come una partita combattuta anche quella tra Sara Errani e l’ungherese Timea Babos, numero 48 al mondo. La giovane ungherese è da tempo una di quelle tenute d’occhio, una delle indiziate per l’ingresso fra quelle che contano. I risultati non hanno però ancora dato ragione alle aspettative. Cosa ha dato ragione alle aspettative è stato invece il primo set. I primi due game durano infatti dieci minuti ciascuno. La partita non vive di particolari strappi fino al 4-4, nonostante due break per parte che vanno però tenuti in conto quando in campo c’è Errani. Sara, chiamata a servire per restare nel set sul 5-4, cede il servizio alla prima opportunità per Babos, che porta a casa il primo parziale dopo 50 minuti di gioco. Nel secondo set, dopo un equilibrio iniziale, l’ungherese conquista il break in un combattutissimo quinto gioco, alla seconda occasione e dopo aver annullato cinque palle del 2-2 a Errani. Da lì in avanti c’è solo una giocatrice in campo. Sara perde la bussola e con essa anche undici punti consecutivi, che portano Babos a servire per il match sul 5-1. L’ungherese chiude a quindici, 6-4 6-1, e conquista la sua seconda partita in quattro incontri contro l’italiana. Affronterà al terzo turno la vincente di Muguruza-Hibino. Battuta d’arresto dunque per Errani che ha pagato, va detto, lo sforzo accumulatosi dalle lotte della scorsa settimana e di ieri contro Pironkova.
Angelique Kerber era chiamata contro Saisai Zheng, cinese numero 72 del mondo, ad invertire il trend degli ultimi anni che ha visto le vincitrici a sorpresa di Slam fallire clamorosamente i tornei successivi. Francesca Schiavone perse le prime due partite dopo Parigi, Na Li vinse sette partite in tutta la stagione dopo il Roland Garros del 2011 e Samantha Stosur perse due delle tre partite successive all’incredibile vittoria degli US Open contro Serena Williams. Il primo set della tedesca, neo numero 2 del mondo, sembra non dissimile dalle sventure vissute dalle sue compagne campionesse. La partita è lottata fin da subito, la Kerber non riesce ad avere la stessa profondità di colpi mostrata in Australia, né tantomeno ad esibirsi in quella magnifica macchina esente da errori in cui si era trasformata in quella storica finale. Il primo set lo perde 7-5 e le sue impressioni sono eloquenti: “Mi sento vuota, non ho niente da dare”. Il secondo va anche peggio. Per Kerber è una Caporetto e la partita finisce 7-5 6-1 in favore della Zheng che affronterà ora Eugenie Bouchard.
Ma le eliminazioni eccellenti non finiscono con Kerber. Saranno infatti Bencic e Halep a far compagnia alla tedesca nella strada per l’aeroporto. La svizzera, che ha appena conquistato il best ranking alla posizione numero 7, subisce la seconda sconfitta di fila dopo quella di settimana scorsa a Dubai, questa volta ad opera di Coco Vandeweghe. La partita è stata piuttosto rapida, 6-4 6-2 per la numero 43 del mondo, che sfrutta un’eccellente giornata al servizio (10 aces) ed una terribile nello stesso fondamentale da parte di Bencic, 7 doppi falli.
Halep, a differenza di Bencic, ha avuto poco da festeggiare nelle ultime settimane. Ha perso nove delle ultime tredici partite e con esse ha perso anche buona parte della fiducia che l’aveva condotta al numero 2 della classifica. Pare ci sia confusione anche nel suo team che ha dapprima annunciato un intervento al setto nasale che avrebbe costretto la rumena a saltare tutto il mese di Febbraio, tranne poi ripensarci in seguito all’isolata vittoria contro Kvitova in Fed Cup. Oggi contro Vesnina, scesa al numero 118 ma con un potenziale di gran lunga superiore, ha giocato un set e mezzo a livelli discreti, per poi spegnersi completamente all’avvicinarsi delle due ore di gioco. Il primo set, durato un’ora e 13 minuti, ha visto Halep sciupare la bellezza di undici palle break su tredici conquistate, prima di riuscire finalmente a chiudere nel tiebreak. Scappata sul 4-1 nel secondo set, la rumena subisce un parziale di undici giochi a uno, perdendo la partita per 6-7 6-4 6-1. Fuori dunque le prime due teste di serie del torneo.
A chiusura di una giornata intensissima, arriva finalmente una vittoria convincente per una testa di serie. Muguruza, numero 4 del seeding, ha infatti sconfitto la nipponica Nao Hibino, numero 60, per 6-0 6-2 in meno di un’ora. Eliminata invece Lucie Safarova, settima testa di serie, alla prima uscita stagionale in seguito all’infezione batterica che l’ha tenuta mesi fuori dal campo. La ceca ha lottato ma ha dovuto cedere il passo alla qualificata turca Cagla Buyukakcay, numero 161, per 7-6 7-5. La turca sarà la prossima avversaria di Roberta Vinci (nessun precedente fra le due giocatrici). Vittoria anche per Niculescu su Jankovic dopo 2 ore e 50 di battaglia e per Caroline Wozniacki contro Daria Gavrilova.
Risultati:
[3] A. Radwanska b. [Q] K. Bondarenko 6-4 6-4
[WC] E. Bouchard b. D. Allertova 7-6(0) 7-5
A. Petkovic b. M. Gasparyan 6-3 6-3
[8] C. Suarez Navarro b. [Q] D. Vekic 7-6(5) 6-4
[5] P. Kvitova b. B. Strycova 7-6(2) 6-4
[9] R. Vinci b. D. Kasatkina 2-6 6-4 7-6(3)
T. Babos b. S. Errani 6-4 6-1
[11] T. Bacszinsky b. Y. Putintseva 6-2 7-6(0)
J. Ostapenko b. [12] S. Kuznetsova 7-6(5) 6-0
S. Zheng b. [1] A. Kerber 7-5 6-1
M. Niculescu b. [14] J. Jankovic 3-6 6-4 7-5
C. Vandeweghe b. [6] B. Bencic 6-4 6-2
[Q] E. Vesnina b. [2] S. Halep 6-7(1) 6-4 6-1
[WC] C. Buyukackay b. [7] L. Safarova 7-6(6) 7-5
[4] G. Muguruza b. N. Hibino 6-2 6-0
[13] C. Wozniacki b. D. Gavrilova 6-3 6-3
Lorenzo Dicandia