Tony Roche, ex numero 8 mondiale e finalista sia a Wimbledon che agli U.S. Open (2 volte), nonché ex allenatore prima di Ivan Lendl e poi di Roger Federer tra il 2005 ed il 2007, crede che il numero 2 di Svizzera Stan Wawrinka possa mettere più pressione a Novak Djokovic rispetto al suo più celebre connazionale: “Wawrinka ha un po’più di potenza sul campo e con i suoi colpi può mettere un po’di fretta a Novak. Roger Federer, due (set, n.d.r) su tre, ha avuto abbastanza successo contro di lui ma chiedergli di vincere tre su cinque sarebbe troppo. Nell’ultimo anno Nole ha fatto più miglioramenti degli altri fab four, in maniera particolare sul servizio e con le volée. Non è che loro siano calati, ma è lui che è migliorato molto. Djokovic è anche uno dei giocatori che si muove meglio, che mette pressione agli avversari per farli giocare forse colpi migliori rispetto a quanto non vogliano loro. Nessuno può fermarlo in questa forma, non tre su cinque”.
Infine il settantenne australiano ha pronosticato un continuo miglioramento di forma per il tennista serbo almeno durante i prossimi due o tre anni; per gli avversari di Nole l’unico consiglio per sonfiggerlo è…batterlo e basta: “Novak ha 28 anni, perciò per i prossimi due o tre anni, migliorerà. Questi ragazzi, se vogliono batterlo, direi che debbono iniziare a farlo e, forse fra due o tre anni, otterranno buoni risultati contro di lui”.
Carlo Soldati