Dall’eliminazione della nostra Roberta Vinci la finale tra la n. 19 WTA Elina Svitolina e la n. 52 WTA Eugenie Bouchard sembrava l’epilogo più scontato per questa edizione dei BMW Malaysian Open. Le due giovani tenniste si sono già affrontate tre volte nel corso della loro carriera con la Svitolina in vantaggio per tre vittoria a zero. La prima vittoria ucraina si è sviluppata nel 2013 a Indian Wells (7-6(2) 5-7 6-2); l’anno successivo a Miami sempre al secondo turno altra vittoria in tre set (1-6 6-1 6-2) mentre è storia recente la sconfitta della canadese nell’ultimo Cincinnati in due set (7-6(6) 7-5). Al di fuori del circuito WTA una vittoria della Bouchard durante la finale di Wimbledon juniores del 2013.
Nel corso del torneo della bellissima capitale malesiana la canadese ha spazzato via qualsiasi ostacolo gli si parasse davanti: difatti non ha concesso neanche un set (aiutata anche da un tabellone aperto dalla prematura uscita di scena della Vinci) a ciascuna della proprie avversarie battendo in rapida successione la wild card Ling Zhang, Kurumi Nara, Cagla Buyukakcay e Naomi Broady.
Percorso leggermente più complicato quello dell’ucraina che al primo turno e in semifinale giocando un tennis solido ha avuto facilmente la meglio delle qualificate Miyu Kato e Lin Zhu mentre sia al secondo turno che ai quarti di finale Risa Ozaki e Kristina Kucova sono riuscite ad allungare il match prima di venire letteralmente demolite nel terzo set.
Per l’ex numero 5 al mondo è la seconda finale stagionale dopo quella di Hobart persa dalla Cornet mentre l’ultima e unica vittoria nel circuito risale a Norimberga nel 2014. Prima finale stagionale per l’allieva di Justine Henin che ha vinto la sua ultima finale giocata lo scorso anno a Marrakech.
Il primo set comincia con la canadese alla battuta, ma già dal primo scambio si può capire come il match sarà un’autentica battaglia, con il pubblico di Kuala Lumpur che si scalda subito le mani (da segnalare un passante di rovescio della Bouchard e un gran dritto della Svitolina, entrambi da applausi). Sul due pari l’ucraina strappa il servizio alla sesta occasione grazie a un rovescio lungo linea vincente. Da lì in poi i quattro turni di servizio vengono mantenuti da entrambe le atlete che continuano a sfoggiare un gran tennis fino a quando la Svitolina che serve per il set vacilla leggermente e la Bouchard converte il terzo break point a suo favore sfoderando una gran risposta sulla seconda dell’ucraina che recupera come può, ma non può nulla sulla volèe della canadese. Si vola al tie-break dove il servizio di entrambe cominciare a venire a meno (tre mini break consecutivi), ma sul tre a due per l’ucraina il match viene interrotto per pioggia. Si riprende dopo una mezzora abbondante e la Bouchard strappa immediatamente due punti dalla battuta dell’avversaria e tenendo il proprio servizio si procura tre set point. Il terzo è quello decisivo grazie un gran rovescio favorito dal rimbalzo della palla sulla rete. Dopo sessantasette minuti di gioco si chiude il primo parziale.
Durante la pausa coach Iain Hughes cerca di dare qualche dritta alla propria assistita, ma il risultato non è quello sperato visto che l’ucraina viene immediatamente brekkata a trenta. La Bouchard riesce a portare il turno di servizio successivo a casa nonostante un’enorme sofferenza causata da una Svitolina tornata indemoniata e il forcing di quest’ultima si concretizza nel quarto gioco dove strappa il servizio a zero alla canadese (due errori non forzati regalano il break). L’intensità e il livello del tennis messo in campo dalle due continua a salire e arriva l’immediato contro break grazie a due rovesci che si stampano sulla riga esterna del campo (a nulla è valso il gran punto intermedio dell’ucraina con un poderoso passante di dritto). Nel game successivo si va ai vantaggi confermato dalla numero 52 al mondo con un fantastico dritto vincente. Giunti all’ottavo gioco l’ucraina strappa nuovamente il servizio grazie a un errore di rovescio dell’avversaria e sposta l’inerzia del set a suo favore tenendo il servizio a zero. Una Bouchard frastornata si presenta alla battuta e con quattro non forzati regala il break e perde il suo primo set del torneo. La finale si deciderà nel terzo e decisivo parziale.
La canadese accusa dolori al polso destro e soprattutto al collo e chiama un medical time-out mentre sull’impianto del Kuala Lumpur Golf & Country Club i nuvoloni inizia nuovamente a scendere una leggera pioviggine. Si prova lo stesso a far proseguire il match ma una forte pioggia si abbatte sull’arena e costringe il giudice di sedia a interrompere il match per la seconda volta. Dopo quasi un’ora d’attesa riprendono le ostilità e i primi tre game vanno secondo il servizio dove si segnala una demi-volée da applausi della Bouchard, proprio quest’ultima però si fa brekkare affossando un comodo dritto a rete e sparando un rovescio ben al di fondo della linea di fondo, ma il contro break è immediato grazie a un game disastroso giocato dall’ucraina che sbaglia tutto quello che c’è da sbagliare. Il match torna a infiammarsi, ma la pioggia oggi vuole essere protagonista e quindi la terza interruzione della partita causa maltempo è inevitabile. Si riprende dopo un’ora abbondante di pausa forzata e dopo aver tenuto a zero il proprio turno di servizio la Bouchard porta ai vantaggi la Svitolina che ne esce vincitrice con qualche apprensione di troppo. La canadese sembra averne di più e infatti si procura un break point e con un rovescio fulmineo mette la testa avanti per la prima volta in questo set e si appresta a servire per il titolo, ma il braccino tira un brutto scherzo alla n. 52 WTA che si fa contro brekkare a zero. Sul cinque pari è ancora la Bouchard a sprecare malamente una palla break, affossando in rete una facile volè e consentendo alla Svitolina di ribaltare il match ai vantaggi. Il servizio non fa ancora una volta il gioco della canadese, che perde il terzo game consecutivo e consente alla Svitolina di alzare il primo trofeo stagionale.