A. Seppi b. D. Young 4-6 6-4 6-3 (da Indian Wells, Vanni Gibertini)
Esordio tra luci ed ombre quello di Andreas Seppi nel BNP Paribas Open di Indian Wells, un torneo che non è mai andato particolarmente a genio al nostro portacolori. Nonostante una prestazione abbastanza altalenante, condizionata anche dalla temperatura molto rigida (14 gradi) e dalla prolungata attesa provocata dalla pioggia, il tennista di Caldaro è comunque riuscito a portare a casa il match contro un avversario talentuoso ed imprevedibile come Donald Young, che nonostante sia oltre 30 posti indietro rispetto a Seppi nella classifica ATP, sulle superfici rapide riesce a farsi rispettare, ed era riuscito a sconfiggere Andreas nel match che i due avevano disputato (su erba) alle Olimpiadi di Londra del 2012.
Nel primo parziale Seppi prova subito a spingere per prendere il comando delle operazioni, ma paga eccessivamente un balbettante inizio alla risposta. “Qui la palla salta molto alta, poi oggi si è giocato in condizioni molto diverse rispetto a quelle nelle quali mi sono allenato in questi giorni, ed in più lui è mancino, per cui mi ci è voluto un po’ di tempo per abituarmi al suo servizio” ha analizzato l’azzurro dopo la partita, quando ormai si stava avvicinando la mezzanotte.
Proprio con il servizio Young salva quattro palle break sul 2-2, per poi strappare lui stesso la battuta all’avversario nel game seguente, grazie a due grandi punti ottenuti in difesa. Seppi sembra subire molto il gioco, anche se cerca di spingere più che può, ma in questo frangente finisce per porgere il fianco troppo stesso alle soluzioni conclusive di Young. Salva tre set point sul 2-5, poi riceve in dono il controbreak da parte di Young, che commette ben tre doppi falli nello stesso game, ma sul 4-5 perde un game di 16 punti chiudendo con tre errori.
Anche il primo game del secondo set dura 16 punti, ed anche questo viene vinto da Young, che ha due palle del 2-0 subito dopo, salvate entrambe da servizi vincenti. “Nel primo set mi sono un po’ innervosito perché vedevo che se comandavo il gioco riuscivo a fargli male – ha raccontato Seppi – ma ciononostante ho perso il parziale”. Nel secondo set la difesa di Young appare affievolirsi, fino a che un diritto a metà campo in rete non sigla il break per l’italiano, sempre più con il pallino del gioco in mano, anche se comunque ancora falloso, soprattutto di diritto. È il break che decide il set, nonostante un pericoloso doppio fallo di Seppi sul 5-4 30-30 che concede a Young una chance per il 5-5, mancata con un diritto in slice finito lungo.
Dopo un’ora e tre quarti l’americano inizia il set decisivo cedendo i suoi primi turni di battuta a zero. Ma se dopo il primo game Seppi concede immediatamente il controbreak, l’alto-atesino non ripete l’errore dopo il secondo break, e con una serie di 11 punti a tre scava il solco che risulta decisivo, nonostante tre ulteriori break nei tre game finali che fissano il punteggio del set sul 6-3.
Al prossimo turno Seppi dovrà affrontare l’americano John Isner, testa di serie n.9 del tabellone, finalista in questo torneo nel 2012 ma soprattutto uno dei più potenti battitori di tutto il circuito.
G. Garcia-Lopez b. E. Gulbis 6-2 7-6(2) (Raoul Ruberti)
Una tempesta di pioggia, incredibile per il deserto californiano. E una tempesta di errori gratuiti (53 in totale) di Gulbis, questa ben più facile da immaginare. Garcia-Lopez vince un incontro tenuto insieme dal suo piano tattico, ovvero la pressione lungo il corridoio centrale – ottenuta spostandosi il minimo indispensabile, spesso quasi togliendosi la palla dalla pancia con l’elegante rovescio monomane – nell’attesa che sia il suo avversario a regalargli il punto. Garcia-Lopez difatti, incamerato il break di vantaggio in apertura in entrambi i set, si limita in risposta a contenere e sperare che l’alternanza di vincente-gratuito, ace-doppio fallo dell’avversario lo premi una seconda volta. In battuta, al contrario, pur non realizzando neppure un ace in tutto il match l’iberico appare quasi un dominatore. Il vento porta spazzatura in mezzo al campo e anche il match sembra star volando via rapido. La prima occasione per invertire il senso di marcia dell’incontro per Gulbis arriva sull’1-1, 30 pari in risposta: se la prepara con una splendida accelerazione di rovescio e la sciupa con uno smash giocato a un metro dalla rete e spedito largo di due metri. Strano ma vero, tuttavia, il lettone non esce mentalmente dall’incontro e continua a provare. Gli errori si fanno per un momento più sporadici, il suo tennis prende quota e infine un nastro, una risposta profonda e un doppio fallo di uno spiazzato Garcia-Lopez gli concedono il break del 3-3. Il set prosegue senza nuovi sussulti, crescendo fin quando sul 5-4 viene sospeso dalla pioggia. È necessaria un’ora per tornare in campo, riscaldarsi di nuovo, arrivare al tie-break e scoprire che non è cambiato nulla: sotto le grandi nuvole violacee Gulbis sbaglia tutto, e Garcia-Lopez va avanti.
A. Zverev b. I. Dodig 3-6 7-5 6-3 (Giovanni Vianello)
Sfida per affrontare Grigor Dimitrov (testa di serie n. 23) tra Alexander Zverev, n.58 ATP e giovane promessa tedesca (compirà 19 anni ad Aprile), ed Ivan Dodig, n.79 della classifica mondiale. Vittoria più complicata del previsto per il teutonico, che ha mostrato un gioco a corrente alternata e soprattutto nei primi due set scarso acume tattico. La partita si apre con un break a favore di Zverev, che sfrutta in più occasioni la mancanza di reattività di Dodig in uscita dal servizio. Zverev conferma il break e si porta avanti 2-0, ma segue poi un parziale di sei giochi a uno per il croato, che capisce di non avere molte possibilità contro la potenza da fondo di Zverev ed allora anticipa la risposta e varia molto il ritmo, con palle alte alternate a palle tagliate in backspin. Il primo parziale termina quindi 6-3. Il secondo set inizia sulla falsariga della conclusione del primo e Dodig si porta avanti di un break (3-2 in suo favore). A questo punto, Zverev ricomincia piano piano a trovare regolarità da fondo e opera un immediato contro-break. Zverev ha due palle del set sul 5-4 in suo favore sul servizio di Dodig, ma il croato annulla con un ottimo servizio ad uscire ed un altrettanto buon serve and volley. Sul 6-5 in favore di Zverev, però, Dodig concede altre tre palle break, e questa volta il n.79 del mondo non si salva. Si va così al terzo. Il primo game vede subito Zverev in estrema difficoltà, infatti il tedesco va sotto 0-40 con due gratuiti di dritto ed un doppio fallo, ma poi tiene il servizio ai vantaggi. Il gioco segue poi i servizi fino al 4-3 in favore di Zverev, quando quest’ultimo ha una palla break, che viene sfruttata grazie ad un rovescio appena sotto il nastro di Dodig. Nel nono ed ultimo game, Zverev va sotto 15-30, ma poi vince tre quindici consecutivi e si aggiudica così la partita. Da segnalare uno sfortunato episodio per Dodig, il quale in avvio di secondo set è scivolato ed è caduto con la testa sulla racchetta, procurandosi una lieve ferita al volto e provocando una pausa al gioco di circa sette minuti.
Altri match (Brunetto Apicella)
Negli altri match di primo turno del tabellone maschile il russo Mikhail Youzhny ha battuto al terzo set il tennista sloveno naturalizzato britannico Aljaz Bedene. Vittoria anche per il kakazo Mikhail Kukushkin pur soffrendo nel primo set, nel quale è riuscito a recuperare da una situazione di difficoltà aggiudicandosi il parziale al tie break, e ha avuto la meglio in due set sullo spagnolo Daniel Munoz De la Nava. Sono bastati due set anche al lussemburghese Gilles Muller per battere Victor Estrella Burgos. Ha faticato e non poco il francese Adrian Mannarino che ha sconfitto in rimonta al terzo set il ceco Lukas Rosol. Mentre è stata una vera e propria battaglia, invece, il match che ha visto contrapposti il canadese Vasek Pospisil e la wild card statunitense Jared Donaldson. I primi due parziali si sono conclusi al tie break, ma nel terzo set ha prevalso la maggiore esperienza del tennista canadase. Sconfitta in tre set per il tennista uzbeko Denis Istomin nel suo match contro lo statunitense Denis Kudla. Convincente anche la vittoria del ventiduenne statunitense proveniente dalle qualificazioni Bjorn Fratangelo che ha battuto in due set il russo Teymuraz Gabashvili. Avanza al secondo turno lo spagnolo Fernando Verdasco vittorioso in due set (il primo vinto al tie break) sul canadese Peter Polansky. L’altra battaglia di giornata è stata quella tra il francese Pierre Hugues Herbert e lo slovacco Jozef Kovalik concluso solo al tie – break del terzo set e vinto dallo slovacco numero 182 del ranking Atp, dopo aver mancato tre match point già nel tie break del secondo set. Successo anche per l’olandese Thiemo de Bakker che ha sconfitto al terzo il ceco Jiri Vesely. Nell’ultimo match, invece, l’argentino Juan Monaco da poco rientrano nelle competizioni dopo il problema al polso è stato sconfitto in tre set dal tedesco Michale Berrer.
Risultati:
A. Zverev b. I. Dodig 3-6 7-5 6-3
V. Pospisil b. [WC] J. Donaldson 7-6(5) 6-7(2) 6-3
A. Seppi b. D. Young 4-6 6-4 6-3
G. Garcia-Lopez b. E. Gulbis 6-2 7-6(2)
D. Istomin b. D. Kudla 6-3 2-6 6-1
[Q] M. Berrer b. J. Monaco 7-6(5) 5-7 6-4
M. Youzhny b. A. Bedene 7-5 2-6 6-3
[Q] B. Fratangelo b. T. Gabashvili 6-4 6-4
F. Verdasco b. [Q] P. Polansky 7-6(4) 6-3
[Q] V. Millot b. [WC] M. McDonald 6-1 6-3
G. Muller b. V. Estrella Burgos 7-5 6-3
J. Millman b. [Q] A. Sarkissian 6-2 6-0
A. Mannarino b. L. Rosol 4-6 6-3 6-4
M. Kukushkin b. D. Munoz de la Nava 7-6(1) 6-2
[Q] J. Kovalik b. [Q] P.H. Herbert 6-4 6-7(9) 7-6(5)
T. de Bakker b. J. Vesely 6-4 4-6 6-2