Probabilmente, così come tanti altri atleti, hai avuto molte vittorie e molte sfide, così tanti capitoli della tua storia. Venus ha perso stanotte, ma è stata lo stesso una grande serata. Pensi che il suo ritorno è servito in qualche modo per chiudere un capitolo? È tempo di andare avanti?
Sì, certamente. Penso che non riguardava la vittoria. Quando vengo qui, persino oggi, non si tratta di vincere. Si tratta soltanto di chiudere quel capitolo nella mia e nella sua vita e provare ad andare avanti a testa alta come abbiamo sempre fatto. Continuiamo a farlo.
Pensi di essere soddisfatta del modo in cui tu e Venus avete attraversato tutto questo? Pensi che possa essere d’esempio per altri?
Sì, spero di sì. Proviamo sempre ad essere d’esempio, un modello positivo, ed un esempio positivo per i nostri colleghi, per le persone al di fuori del mondo del tennis e per chiunque incontriamo nella nostra vita.
Ti va di paragonare la partita di stasera con il primo match qui lo scorso anno?
Beh, è stato molto meno stressante oggi. Ero veramente agitata lo scorso anno ed ero molto emozionata. Quest’anno è stato molto più facile. Voglio dire, senza dubbio c’è ancora qualcosa qui, ma è molto più facile da gestire.
Questa sera sembravi molto concentrata. È stato più un semplice lavoro per te rispetto all’anno scorso?
Sì, lo scorso anno è stato decisamente super emozionante per me. Penso che quest’anno lo sia stato per Venus. Quest’anno ero solo concentrata a vincere qualche punto e qualche game.
Come è stato per te vedere prima il match di Venus? Presumo che tu lo abbia guardato.
No, in realtà no. Ho visto un po’ lo score ma non molto il suo match.
Troppo nervosa?
Sì, e dovevo giocare subito dopo. Pensavo di dover giocare dopo e non mi ero resa conto che ci fosse un match in mezzo.
Primo match dall’Australia. Come ti senti?
Mi sento bene. Penso che giocare al Madison Square Garden mi ha aiutato. Si, è stato veramente buono. Mi sento bene.
Qualcosa riguardo tua madre e tuo padre? Quale è stata la conversazione con tuo padre? Lui era al centro di quello che era successo 14, 15 anni fa.
Sì, gli ho parlato quando sono venuta qui l’anno scorso. Non sarei mai venuta se loro non fossero stati d’accordo o non mi avessero supportato.
Parlaci di come è giocare al MSG, New York, l’esperienza completa.
Non lo so . È una grande esperienza. Ho parlato molto di questo. Ci ho giocato un paio di volte. La prima volta è stata memorabile. Non cambia molto, perché ogni volta che vai lì è fantastico esserci. Le persone sono lì per te e per il tuo avversario ed è una sensazione meravigliosa.
Hai rilasciato la tua schedule di recente. Non c’è Cincinnati e ci sono alcuni cambiamenti. Mi chiedo quando attenzione hai fatto per questa stagione che è anno di Olimpiadi, se i cambiamenti che hai fatto sono in questo senso.
Sì. È una decisione difficile perché ho vinto Cincinnati due anni di fila. Vedremo come andrà. Magari accetterò una wildcard, ma ci saranno Montreal, le Olimpiadi, Cincinnati, vedremo.
New Haven?
New Haven e gli US Open. Quindi andare a Montreal, o dovrei fare Rio e Cincinnati. Vorrei fare la settimana prima e poi Rio e avere un paio di settimane di riposo prima dello Slam per prepararmi.
Dove ti vedi tra 2 o 3 anni?
Questa è una bella domanda. Non so dove sarò la prossima settimana. Probabilmente sarò qui ma non penso così in avanti. Vivo il momento. Questo è tutto quello che posso fare. Se me lo avessi chiesto tre anni fa ti avrei detto che non mi sarei vista a giocare Indian Wells o a giocare a tennis.
Traduzione di Alessandra Montenero