[22] M.Keys b. [9] R.Vinci 6-4 6-4
Il terzo match di giornata sul centrale di Miami vede in campo la nostra Roberta Vinci, numero 9 WTA, giocarsi l’accesso agli ottavi di finale contro l’americana Madison Keys, ventunenne numero 24 del mondo. 2-0 i precedenti in favore dell’azzurra, entrambi sul cemento all’aperto (Cincinnati 2012, Indian Wells 2014, stesso punteggio di 6-3 6-3), ma la giovane tennista dell’Illinois è una giocatrice in crescita, è già stata semifinalista Slam (Australian Open 2015) ha già sfiorato la top-15 (best ranking 16 WTA a maggio dell’anno scorso), e ha recentemente assunto come coach nientemeno che Mats Wilander. Si preannuncia una bella sfida tra la potenza di Madison (un servizio a livello di Serena Williams, e un dritto esplosivo) e le variazioni, i tagli e le volée di Roberta.
Inizia la Vinci al servizio, subito aggressiva la Keys in risposta che si porta a palla break sul 30-40, ma la fallisce affondando un rovescio. Alterna botte vincenti ed errori l’americana, Roberta è da subito costretta in difesa, concede la seconda palla break, che Madison realizza con un gran cross anticipato di rovescio. 1-0 Keys, che va alla battuta, e continua a spingere a tutto braccio ogni colpo, trovando spesso il campo e tenendo il game a 30. Avvio decisamente shock per Roberta, che deve resistere e aspettare che passi la sfuriata dell’avversaria. Madison non sembra intenzionata a mollare la presa, spara uno sventaglio di dritto spaventoso sul 15 pari, pressa e anticipa, e arriva di nuovo a break point, annullato dalla Vinci con una buona combinazione dritto-volée. Ancora il dritto in cross consente a Roberta di tenere la battuta, 1-2, e di rimanere in scia.
Doppio fallo Keys in avvio di quarto game, ma poi un nastro fortunato (già due a suo favore), il secondo ace e un’accelerazione lungolinea dell’americana decretano il 3-1. Roberta comincia a borbottare ad alta voce, sbaglia anche qualcosa di troppo, e una botta di rovescio della Keys la costringe ad affrontare la quarta palla break, annullata, poi arriva la quinta opportunità per Madison ancora sprecata di dritto, poi missile di rovescio dell’americana, sesta palla break, errore Madison, e alla fine Vinci si porta sotto 2-3. Che rischi, giusto il coaching di Francesco Cinà, che consiglia a Roberta di entrare lungolinea con lo slice e di spingere a tutti i costi, per sfuggire al bombardamento. La Vinci dice frustrata “non mi cammina la palla, non mi esce!”, Cinà replica “devi giocarti aggressiva i punti che puoi, lei tira troppo forte se no”.
Madison è davvero centrata, e servendo alla grandissima (2 ace nel game, sono già 4) e tirando gran fucilate anche e soprattutto di rovescio fa suo il 4-2 in un attimo. Di nuovo ai vantaggi Roberta sulla sua battuta nel settimo game, ma per la prima volta tiene senza concedere palle break, 3-4. Al servizio la Keys sbaglia un paio di accelerazioni, ma il quinto ace e una buona pressione con il dritto la mandano 5-3, Vinci ora serve per rimanere nel set, e finalmente tiene a zero con autorità: 4-5. Tocca a Madison andare alla battuta per chiudere il parziale, e non trema, continuando a tirare vincenti con dritto e servizio, e conquistando il primo set 6-4. Impeccabile l’americana che ha capitalizzato il break ottenuto in avvio, e ha avuto sempre il controllo del gioco. 23 vincenti a 2 per lei è la statistica che meglio rappresenta l’andamento della partita finora.
Parte ancora al servizio Roberta nel secondo set, tiene a 15, e va 1-0. Il problema è dare fastidio alla Keys sui suoi game di battuta, che l’americana continua a conquistare senza difficoltà, è 1 pari in pochi secondi. Fortunatamente per Vinci nel terzo game la Keys fallisce di poco un lungolinea di dritto che l’avrebbe portata all’ennesima palla break, e l’italiana sale 2-1. Continua imperterrita Madison a picchiare ogni palla, concedendosi anche buone soluzioni di tocco, 2-2, che livello la giovane americana oggi. Brava però anche Roberta a non scomporsi, e a salire 3-2 senza correre altri rischi. Il colpo che sta tradendo l’azzurra è il dritto, e senza la spinta da quel lato non è possibile fare match di ritmo reggendo una picchiatrice in palla come la Keys, per quanto buono possa essere lo slice da sinistra. E infatti, dopo aver pareggiato sul 3-3, Madison vola 0-40 e tre palle break sul servizio Vinci, potenzialmente definitive, Roberta le annulla con la battuta, ne affronta una quarta, Keys affonda in rete un dritto, parità, errore Vinci, break point numero 5, volée sulla riga Vinci, parità, commento ad alta voce dell’italiana “questo tennis è senza senso”, errore Keys, poi due vincenti e palla break numero 6, che Madison realizza con l’ennesima accelerazione esterna dal centro del campo, 4-3 per lei, il match rischia di aver già preso una strada ben definita. Cinà interviene di nuovo, “devi andare avanti per forza, rischiare a tutti i costi”, ma l’impressione è che non dipenda da Roberta, di là c’è un’avversaria che serve ad altissima velocità con percentuali mostruose (86% di prime palle fino qui).
Un paio di leggerezze della Keys, inaspettate, e un buon attacco, portano quasi a sorpresa la Vinci sopra 0-40, sono le prime palle break della partita per lei. Madison annulla le prime due, sulla terza all’azzurra scappa appena lungo l’ennesimo dritto, e quando due punti dopo l’americana trova il 5-3 il timore è che sia scappato l’ultimo treno utile. Al servizio per rimanere nella partita, Roberta continua a subire il pressing della Keys, che arriva sul 30-40 al match-point, sprecato di dritto. Poi ancora un errore di dritto della Vinci concede il secondo match point a Madison, fallito con un gratuito, poi risposta in rete, e un clamoroso smash steccato di Roberta che diventa una palla corta salvano l’italiana, 4-5. Al servizio per il match, la Keys non scende di intensità, va subito 40-15 con altri due match point, e il primo è quello buono, 6-4 6-4.
Pochi rimpianti per Roberta oggi, che ha trovato un’avversaria in ottima forma, decisamente Madison (41 vincenti) sembra tornata ai livelli dei primi mesi del 2015. Per la Keys ora la rumena Irina Camelia Begu (35 WTA) in ottavi, primo incontro tra le due.