Terminati i primi due grandi appuntamenti del circuito ATP, la settimana prossima ci aspettano due tornei 250 in contemporanea: Houston e Marrakech. I due 250 apriranno non solo il mese di Aprile ma tutta la stagione su terra rossa che si chiuderà il 5 Giugno con la finale del Roland Garros. Spazio dunque a tutta gli specialisti, una volta ce n’erano di più, pronti a sfruttare questa parte di calendario.
Ma veniamo alle premesse, ovvero alla presentazione delle due competizioni. Entrambi i tornei godono di una grande tradizione, Houston si gioca dal lontano 1970 mentre in Marocco la prima edizione risale solo, si fa per dire, al 1990. A Marrakech inoltre ben tre volte un italiano è stato capace di trionfare alla fine della settimana, Furlan nel 1994, Gaudenzi nel 1998 e Bracciali nel 2006. Numeri di buon auspicio per Simone Bolelli iscritto nel main draw marocchino. “Simo” non sarà l’unico italiano in gara la prossima settimana visto che Paolino Lorenzi sarà di scena a Houston. L’allievo di Galoppini proseguirà dagli Stati Uniti la sua miglior stagione di sempre che lo vede, in questo 2016, miglior italiano grazie alla 33esima posizione nella race. A Houston la lunga lista di ex vincitori può vantare nomi di assoluta caratura come quelli di Andre Agassi, Andy Roddick, Michael Chung, Mats Wilander, Jimmy Connors tra gli altri.
Guardando la storia recente, nel 2015 a Houston il trofeo finì nelle mani di Jack Sock mentre in Marocco fu Martin Klizan, altro protagonista di questo 2016 (16esimo della race), a trionfare. Solo il primo sarà ai nastri di partenza pronto a difendere i 250 punti portati a casa la passata stagione. Guardando le due entry list inoltre spicca chiaramente all’occhio la folta rappresentanza di americani presenti a Houston, in tutto 10 su 28 totali del main draw. In Marocco invece guiderà la ciurma Guillermo Garcia Lopez, testa di serie numero uno, seguiranno Joao Sousa, e Borna Coric. Non ci sarà appunto Martin Klizan, vincitore dell’ultima edizione.
Veniamo adesso alla ricerca dei principali indiziati alla vittoria finale. Come detto in America saranno molti gli americani pronti a bissare il successo a stelle e strisce di Sock del 2015. John Isner guiderà il tabellone ed inoltre il lungo di Tampa vanta già un titolo in Texas, nel 2013. L’americano però in questa stagione ha raggiunto i quarti di finale solo ad Auckland, all’alba di questo 2016. Meglio di lui hanno fatto, ad esempio, Querrey, vincitore a Delray Beach e Sock, finalista proprio ad Auckland. Per il resto occhio ai nomi di Verdasco (vincitore nel 2014), anche se nel 2016 – vittoria contro Nadal a parte – non ha concluso molto di buono; Baghdatis, finalista a Dubai; Feliciano Lopez e altri veterani, e specialisti del rosso, come Estrella Burgos e appunto il già citato Lorenzi. Da sottolineare anche nomi nuovi come Chung e le wild card Tiafoe e Paul, giovani sempre pronti all’exploit. Identificare un vero e proprio favorito risulta davvero impresa ardua, per le statistiche la vittoria di un americano, per numero di rappresentanza, risulta senza dubbio più facile da pronosticare ma sarebbe un errore darla per scontata. Quindi va bene pensare ad un successo statunitense ma comunque attenzione ai tanti nomi già citati pronti alla vittoria finale.
Lasciamo a questo punto l’America per trasferirci in Marocco. L’entry list del Gran Prix Hassan II è molto meno ricca di quella americana. Solo cinque i tennisti all’interno della top 50 ATP. Tante a questo punto le chance di ottenere punti importanti per molti tennisti che potrebbero sfruttare lo scarno main draw per regalarsi una bella soddisfazione. Chiaramente noi italiani speriamo in Bolelli ma i nomi che potrebbero far bene sono davvero molti. Coric su tutti, ma anche Vesely o Almagro che se in forma può far vedere i sorci verdi sulla terra a chiunque. L’unico tennista in gara già vincitore in Marocco però è la testa di serie numero uno Garcia Lopez, che nel 2014 superò in finale la testa di serie numero 4 Marcel Granollers.
Chiudiamo infine con l’analisi del tabellone degli italiani. Partiamo da Houston dove Paolino Lorenzi esordirà con la wild card Tommy Paul, non ci sono precedenti. In caso di vittoria arriverebbe alla sfida contro il vincitore di Chung – Estrella Burgos. Il senese è inoltre nella zona di tabellone presidiata da John Isner che sarebbe l’ipotetico avversario della sua terza sfida (quarti di finale) ma evitiamo di andare troppo lontano con la fantasia. Più ostico il cammino di Simone Bolelli a Marakkech. L’italiano esordirà con il giapponese Taro Daniel e ad aspettare il vincitore ci sarà la testa di serie numero tre Borna Coric che sembra già un grande scoglio da superare. Dunque meno fortunato Simone che comunque ha tutte le carte in regola per andare avanti nel tabellone.
Ultima menzione per i numeri della settimana:
0 i top 10 in gara, solo 1 top 20 John Isner;
su 56 tennisti in gara (28 a tabellone) solo 12 sono top 50 (7 a Houston e 5 a Marrakech);
2 italiani in gara (Bolelli in Marocco e Lorenzi a Houston);
577,860 $ di montepremi a Houston e 520,070 a Marrakech.