Il marzo da incorniciare di Thomas Fabbiano termina con la sconfitta in semifinale nel Challenger di Raanana ($125.000) contro Evgeny Donskoy. Sul cemento israeliano il tennista pugliese nei primi tre match del torneo ha lasciato le briciole ai suoi avversari: 6-0 7-5 alla wild card Dekel Bar, 7-5 6-1 a Roberto Marcora e 6-3 6-1 a Ti Chen. Contro la testa di serie numero 1 del torneo (poi vincitore del torneo) però Fabbiano si è dovuto arrendere. Brutto soprattutto l’approccio al match: non passa un quarto d’ora che Fabbiano compie il suo terzo doppio fallo e va sotto 4-1. Il russo non si fa impietosire e chiude il set 6-1 strappando nuovamente il servizio all’avversario. Fabbiano reagisce in avvio di secondo set ottenendo un break al primo gioco e confermandolo nel game successivo. Non è una vera svolta però, perché Donskoy recupera immediatamente lo svantaggio. Il punteggio segue il servizio fino al 5-4 per Donskoy che al primo match point si aggiudica la semifinale: ciononostante, Fabbiano ha di che festeggiare, perché con questo risultato abbatte per la prima volta in carriera il muro della top100.
A Raanana c’è da registrare la prima vittoria in un match di tabellone nel tour minore del 2016 per Gianluigi Quinzi. Dopo tanti tentativi nelle qualificazioni, finalmente Quinzi riesce ad arrivare nel main draw e a vincere un match. Contro la testa di serie numero 4 del torneo Lukas Lacko il giovane italiano disputa una buona partita e vince 6-4 2-6 6-2, ottenendo il suo primo successo in carriera su un top 100. Contro Ti Chen non si è ripetuto e ha perso facendosi rimontare un set 4-6 6-3 6-4. Sempre a Raanana Andrea Arnaboldi supera il primo turno prima di perdere contro Konstantin Kravchuk 7-6(12) 6-3, mentre Matteo Viola perde all’esordio turno contro il qualificato Frederik Nielsen 6-3 2-6 6-2.
A St. Brieuc (E42.500 +H) continua il periodo no di Luca Vanni. Il numero 143 del mondo era testa di serie numero 4 del torneo e all’esordio sul cemento francese aveva un turno agevole. Contro la wild card Gleb Sakharov, numero 343 del mondo, Vanni perde in due set con il punteggio di 6-4 7-6(5). Il toscano non vince un match di tabellone dal primo turno del Challenger di Manila di gennaio. Eliminati al primo turno anche Salvatore Caruso e Lorenzo Giustino. Caruso si è dovuto arrendere alla testa di serie numero 2 del seeding Daniel Evans dopo aver giocato un buon primo set, perso solo 7-4 al tiebreak. Nel secondo parziale il britannico ha chiuso i conti 6-2. Per Giustino invece sconfitta più netta (6-2 6-4) e dolorosa perché avvenuta contro un giocatore alla sua portata, il belga Germain Gigounon. Federico Gaio invece si è fatto strada fino ai quarti di finale. Al primo turno è stato agevolato dal ritiro di Andreas Beck dopo appena undici minuti, mentre al secondo turno ha eliminato soffrendo il qualificato Remi Boutillier 6-4 3-6 7-6(4). Ai quarti contro il kazako Aleksandr Nedovyesov, Gaio perde il primo set 6-3 senza impensierire l’avversario. Nella seconda partita il tennista italiano sembra poter invertire le sorti dell’incontro ma sull’1-1 non sfrutta tre palle break. Persa l’occasione di portarsi avanti nel set, Gaio cede di schianto perdendo 6-1.
Nel Challenger di Leon ($75.000 +H) in Messico, l’unico italiano presente è stato Alessandro Motti. Il trentacinquenne di Correggio ha perso subito al primo turno di qualificazione contro la wild card messicana Alfredo Moreno in tre set 6-4 5-7 6-3.
Giorgio Laurenti