Ra’anana – Ha vinto da favorito, il russo Donskoy, nel challenger che lo avvicina sensibilmente al suo best-ranking. Accreditato della testa di serie n°1, Evgeny è tornato alla vittoria otto mesi dopo l’ultimo titolo, conquistato nello scorso agosto a Segovia. I maggiori pericoli per Donskoy sono arrivati al secondo turno da Daniil Medvedev e, soprattutto, nei quarti dallo svizzero Chiudinelli, battuto 4-6 7-5 6-2. In semifinale Evgeny ha battuto l’italiano Thomas Fabbiano, terzo giocatore dall’inizio del 2016 a conquistare per la prima volta in carriera la Top-100 dopo Fritz e Sugita. Vittorioso a Zhuhai e semifinalista la scorsa settimana a Shenzhen, Thomas si è brillantemente ripetuto a spese di Bar, Marcora e Chen prima di raccogliere appena cinque giochi contro Donskoy.
Nella parte bassa del tabellone, semifinale tra i favoriti Sela (2) e Berankis (3), con quest’ultimo che ha impedito all’israeliano di proseguire la striscia positiva giunta a quota otto dopo la vittoria a Shenzhen. Sela ha vinto il primo set 6-3 ma il lituano l’ha ripagato con la stessa moneta nel secondo e ha chiuso nel terzo per 6-4.
“Oggi ero un po’ nervoso perché con Ricardas siamo ottimi amici e non è mai facile. Spero che vi siate divertiti e di poter tornare anche l’anno prossimo” così Donskoy al termine della finale, vinta con un doppio 6-4.
Risultato finale:
Evgeny Donskoy b. Ricardas Berankis 6-4 6-4
Leon – Il torneo dei “vecchietti”. La vittoria in singolare è andata al tedesco Michael Berrer, secondo 35enne in stagione capace di aggiudicarsi un challenger dopo Stephane Robert a New Delhi. Dopo essersi quasi ritirato l’anno scorso, Berrer si è concesso un’altra possibilità e ha messo in bacheca l’11° challenger in carriera, traguardo al quale mancava da quasi tre anni. Sei delle otto teste di serie sono uscite al primo turno; tra queste Sam Groth (1), eliminato dal brasiliano Andre Ghem, e Taylor Fritz (2), battuto dal qualificato argentino Agustin Velotti. I sopravvissuti sono stati Jaziri (3), poi costretto al ritiro nei quarti quando ormai era sotto 5-0 nel terzo contro Souza, e lo stesso Berrer (6), che invece è stato costretto a cedere il set centrale a Lucas Gomez, Andre Ghem e Daniel Nguyen ma in finale ha impiegato poco più di un’ora per avere ragione di Souza.
L’altro “vecchietto” è Leander Paes, tornato a giocare un torneo in doppio insieme a Sam Groth e giunto due volte a un punto dal titolo prima di perdere 13-11 al super tie-break contro la coppia composta da Santiago Gonzalez e Mate Pavic.
Risultato finale:
Michael Berrer b. Joao Souza 6-3 6-2
St.Brieuc – Il sogno di Alexandre Sidorenko, n°379 del mondo, si è realizzato. Il francese ha fatto suo l’Open Harmonie Mutuelle dopo aver beneficiato di una wild-card dagli organizzatori. Il torneo ha perso sei degli otto favoriti nei primi due turni e i restanti si sono sfidati nei quarti di finale; qui, l’olandese Sijsling ha avuto la meglio in tre set su Daniel Evans e sempre al terzo ha sconfitto il transalpino Gleb Sakharov, altra wild-card che ha fatto la gioia del pubblico battendo nell’ordine Vanni, Gigounon e Barrere. Nella finale Sidorenko, secondo tennista con classifica più bassa a vincere un challenger quest’anno dopo l’impresa di Mott a Launceston, è partito contratto, ha perso malamente il set d’avvio ma con il passare dei minuti si è sciolto e, pur non avendo sfruttato la possibilità di servire per il titolo sul 5-4 del terzo, nel tie-break ha dominato per sette punti a tre. Dopo Herbert, Robert e Mannarino, Sidorenko è il quarto francese a vincere un challenger nel 2016, primo per lui che grazie ai punti conquistati salirà di circa cento posizioni nel ranking ATP.
Risultato finale:
Alexandre Sidorenko b. Igor Sijsling 2-6 6-3 7-6