Protagonista inatteso della settimana è stato Juan Monaco che, in un’epica finale contro Jack Sock, ha impedito all’americano, più dolorante di lui, di bissare il successo del 2015. I 250 punti guadagnati si sono tradotti in classifica in un salto di 62 posizioni in classifica ed il ritorno al n. 86, dopo che nell’ultimo mese e mezzo ne aveva perse 80, precipitando al n 148, non riuscendo al rientro dall’infortunio a confermare la finale di Buenos Aires ed i quarti di Miami del 2015. Una discesa all’inferno ed immediata risalita di un generoso campione che, tormentato dal polso come il suo più titolato concittadino, ha trovato gli stimoli per dare un senso al suo rientro, lui che è gia stato top ten e di titoli ne aveva vinti 8, tutti su terra battuta tranne uno, e l’ultimo a Dusseldorf nel 2013: un esempio. Al momento, grazie al ranking protetto dove figura al numero 47, è in tabellone ad Istanbul e Nizza; per Barcellona e Madrid non ha voluto usufruirne ed è fuori dai main draw (di molti posti a Madrid), come è fuori anche dal tabellone di Roma, di 6 posizioni, pur avendo fatto richiesta di usufruire del ranking protetto. Con la vittoria a Houston ha invece guadagnato di diritto e sul campo la partecipazione allo Slam Parigino, dove non ha mai fatto meglio degli ottavi di finale in un paio di occasioni, le cui entry list verranno diramate in base alla classifica di questa settimana. A Barcellona non parteciperà alle qualificazioni e non sono ancora usciti gli elenchi dei qualificandi di Madrid e Roma. In attesa di eventuali wild card, sempre che Roma non voglia boicottare a priori i nostri futuri avversari di Davis, non deve comunque preoccuparsi, avendo pochi punti da difendere: nel 2015 tra Montecarlo e Parigi aveva collezionato sei uscite consecutive al secondo turno, per un totale di 245 punti, gli basta vincere in Turchia!
Il bottino pieno dell’Argentina nella settimana appena trascorsa porta 11 posizioni guadagnate in classifica a Federico Delbonis, fino al n. 36, a due sole posizioni dal suo best ranking. Tra i giovani Borna Coric, con la finale di Marrakech, risale fino al n. 42 mentre Taylor Fritz, con la semifinale nel Challenger di Guadalupe, migliora il suo best ranking arrivando al n. 69.
Nessun movimento tra i primi 15, soltanto come promemoria ve li ricordiamo e, come potete vedere dalla penultima colonna, vi ricordiamo che la classifica di Berdych balla, con i 600 punti della finale di Montecarlo 2015 in uscita.
ATP TOP 15
E vogliamo ricordare anche la top 15 della Race. Djokovic ha 4340 punti e teoricamente non è ancora qualificato di diritto per le Finals di Londra. È vero, è un po’ presto per parlarne, ma lo storico degli ultimi anni dice che dal 2009, quando sono stati riformati i punteggi dei ranking, soltanto in un’occasione, nel 2014 , Raonic come ottavo ha avuto bisogno di più punti, 4.440 (ad oggi, il taglio per la matematica qualificazione è di poco sotto i 7000 punti, nell’ipotesi che i punti residui possano distribuirsi in maniera piuttosto equa). Nella Race occhio a Pablo Cuevas, nr. 10, che nel preludio su terra rossa sudamericana, una terra non frequentata da tutti gli alti vertici ma comunque indicativa, ha fatto quasi l’en plein con due titoli, Rio e San Paolo, ed un quarto di finale a Buenos Aires, eliminato da David Ferrer.
ATP RACE
E veniamo alle dolenti note di casa, dove cambia poco, quel tanto che basta a Fabbiano per essere temporaneamente di poco fuori dall’elenco dei qualificati di diritto al Roland Garros. Lo avevamo detto già la settimana scorsa, l’ingresso in top 100 poteva essere temporaneo, causa i punti che Fabbiano difendeva a Napoli, semifinale 2015, e così, purtroppo, è stato: eliminato al primo turno ha perso 8 posizioni ed è numero 106. Nello Slam Parigino entrano di diritto i primi 104 del tabellone, al netto dei giocatori che usufruiscono del ranking protetto. Quest’anno sono 3 i giocatori ad avere i requisiti per beneficiare del ranking protetto, Del Potro, Benneateau e Haas (con Monaco che ha già maturato il diritto all’ingresso diretto in tabellone) per cui il taglio dovrebbe essere al n. 101, occupato da Thiemo de Bakker che ha recuperato in extremis quattro posizioni con il secondo turno in Marocco. Di poco fuori, per il momento, Montanes, al quale non sono bastate le 21 posizioni recuperate con la semifinale sempre in Marocco: si è fermato al n. 102. Fabbiano è preceduto inoltre da Nishioka, Brown e Janowicz, anche se il polacco potrebbe non essere della partita. Per scongiurare le qualificazioni toccherà dunque aspettare i ritiri: lo scorso anno ce ne furono due prima dell’inizio delle qualificazioni e 3 a qualificazioni iniziate che, però, dànno diritto di partecipazione ai lucky loser delle qualificazioni. Indolori in quest’ottica i punti persi da Cecchinato, assente a Napoli dove era giunto anche lui in semifinale lo scorso anno: numero 98 che lo porterà per la prima volta nel main draw di Parigi, in attesa di vincere il primo match nel circuito maggiore.
Nemmeno l’aria di Napoli riesce a dare una svolta al 2016 di Matteo Donati che, uscendo al primo turno per mano di Stefano Napolitano, perde i 75 punti della finale dello scorso anno e 64 posizioni. Dando un’occhiata ai giovanissimi italiani, il primo italiano classe 1997, la stessa di Fritz e Zverev per intenderci, è Julian Ocleppo, n. 1066. Fa di poco meglio il classe 1998 Andrea Guerrieri che con 3 punti in più è numero 985.
ITALIANI TOP 300